Il 2024 segna una svolta significativa per la sanità del Friuli Venezia Giulia con il trasferimento di reparti al nuovo ospedale di Santa Maria degli Angeli, a Pordenone. Questo processo, che avverrà in diverse fasi, coinvolgerà diversi reparti cruciali per le cure sanitarie nella regione. Le autorità locali hanno reso nota la notizia durante un sopralluogo ufficiale, sottolineando l’importanza del nuovo complesso ospedaliero e della sua realizzazione.
Il trasferimento dei reparti
Il trasferimento dei reparti è un passo fondamentale nella modernizzazione della struttura sanitaria di Pordenone. Nella prima fase, dopo il collaudo, è previsto il trasferimento di medicina interna, pronto soccorso, radiologia d’urgenza, medicina d’urgenza, spogliatoi, magazzini, lavanolo e servizi di pulizia. Queste aree sono tra le più impattanti nel garantire un servizio sanitario efficiente e tempestivo per i cittadini. Il direttore dell’ASFO, Giuseppe Tonutti, ha spiegato che il trasferimento dei reparti rappresenta il primo grande passo verso l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria, essenziale per far fronte alle esigenze crescenti della popolazione.
Successivamente, entro febbraio 2025, si procederà con il trasferimento di terapie intensive, blocchi operatori, recovery room, reparti chirurgici e altre aree specializzate. Questi settori sono vitali in eventuali emergenze sanitarie e sono parte integrante della strategia per il miglioramento della salute pubblica. Un’attenzione particolare è rivolta ai servizi di cardiologia e nefrologia, che verranno trasferiti entro aprile dello stesso anno. Infine, a fine giugno 2025, le operazioni si espanderanno per includere molti altri reparti e servizi, come la portineria e la piastra ambulatoriale. Questo piano strategico è pensato per assicurare una continuità nel servizio per i pazienti durante la transizione.
Leggi anche:
La tempistica e i costi della realizzazione
L’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi, ha specificato il cronoprogramma dettagliato e i costi previsti per questa imponente opera di ristrutturazione. Nonostante le sfide legate alla pandemia di Covid-19, i lavori hanno proseguito a ritmo sostenuto. Il progetto finale rappresenta un investimento notevole per la Regione, con un costo complessivo di 272 milioni di euro, di cui 202,5 milioni provengono dalla Regione, 65,7 milioni dallo Stato e 3,8 milioni dall’Unione Europea. A questi si aggiungono ulteriori 71,5 milioni per la riqualificazione dell’intero comprensorio, i quali comprendono risorse regionali e statali.
L’analisi dei costi ha mostrato un aumento rispetto alla previsione iniziale, passando da 178 a 272 milioni di euro. Tale incremento è giustificato da elementi essenziali non previsti inizialmente, come le spese per le sale operatorie e terapie intensive, nonché per l’arredo delle nuove strutture. Questo riesame della progettazione mostra l’intenzione dell’ente regionale di prioritizzare la qualità degli spazi e dei servizi forniti.
Futuri sviluppi e demolizioni
Dopo il completamento dei trasferimenti, l’obiettivo è procedere con la demolizione dei vecchi padiglioni, eccezion fatta per il padiglione H, destinato a essere ristrutturato. Questo intervento mira a liberare spazio per nuove costruzioni, incluse aree dedicate alle cure primarie e al post-acuzie, con un’enfasi particolare sulla logistica e sui laboratori di analisi. Saranno creati nuovi parcheggi e spazi per i membri del personale, mentre verrà curata la viabilità interna e il verde circostante.
Entro il 2027, la realizzazione è prevista per il trasferimento completo ad ulteriori reparti come psichiatria e riabilitazione. La riqualificazione del parco e la realizzazione di parcheggi interrati rappresentano ulteriori passi verso la creazione di un ambiente di cura moderno e accessibile. La sanità friulana punta quindi a una reimpostazione totale dell’offerta sanitaria, con l’ambizione di rendere il nuovo ospedale un punto di riferimento per i servizi di salute nella regione.