L’incidente mortale avvenuto a Ercolano ha avuto un impatto devastante sulla comunità locale, richiamando l’attenzione delle autorità competenti sulla necessità di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Tre giovani operai, costretti a lavorare “in nero” in una fabbrica abusiva, hanno perso la vita in un episodio che solleva interrogativi sul rispetto delle normative di sicurezza e sull’abusivismo nel settore pirotecnico. Come risposta a questa tragedia, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha disposto misure straordinarie, con l’intento di prevenire ulteriori incidenti.
Attività ispettiva e violazioni gravi
L’attività di controllo avviata dalla Commissione Tecnica Territoriale Esplosivi ha portato a risultati allarmanti. Tra i 13 opifici ispezionati, sei sono stati denunciati per gravi trasgressioni delle norme di sicurezza. La Prefettura ha fatto sapere che sono stati avviati procedimenti per sospendere le licenze delle attività coinvolte, molte delle quali già avevano ricevuto sanzioni in passato per comportamenti illeciti. Questi dati evidenziano la necessità di un monitoraggio più rigoroso nel settore, in particolare per quei locali che operano senza rispettare le leggi, mettendo a rischio non solo i dipendenti, ma anche l’intera comunità.
Nell’ambito di queste ispezioni, sono state riscontrate irregolarità significative legate alla gestione delle sostanze esplosive, costringendo le autorità a un intervento immediato. La Prefettura ha sottolineato come molti di questi opifici, sebbene autorizzati, presentino gravi lacune in materia di sicurezza. Le misure intraprese rappresentano un passo cruciale verso la salvaguardia della vita dei lavoratori e della cittadinanza.
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Provvedimenti per la sospensione delle licenze
Nel 2024, sono già stati emessi diversi provvedimenti di sospensione dalle attività, con durate variabili che oscillano tra i 5 giorni e i 3 mesi. Queste sospensioni riguardano in particolare sei fabbriche di fuochi d’artificio, che, nonostante avessero ricevuto l’autorizzazione, sono state costrette a interrompere temporaneamente la loro operatività. La Prefettura sta dimostrando un chiaro intento di rafforzare la sicurezza e la legalità nel settore, dato che già in passato queste attività erano state oggetto di sanzioni.
Per quanto riguarda la vendita diretta di prodotti pirotecnici, il Prefetto Michele di Bari ha emesso una circolare destinata alle Forze dell’Ordine, facendo un appello a potenziare i controlli per combattere il mercato illecito di articoli pirotecnici. La lotta alla vendita dei materiali vietati diventa prioritaria, anche in vista delle festività di fine anno, periodo in cui si registra un aumento della richiesta di fuochi d’artificio. Questo fenomeno è frequentemente influenzato dalla criminalità organizzata, rendendo le operazioni di controllo ancora più necessarie ed urgenti.
Appello ai sindaci e coordinazione con le Polizie Locali
Il Prefetto ha rivolto un appello ai sindaci del territorio per promuovere azioni incisive nella lotta contro la produzione e il commercio illegale di fuochi d’artificio. L’invito è a lavorare in sinergia con le Polizie Locali, attivando ispezioni coordinate e garantendo un livello adeguato di sicurezza pubblica. Le autorità devono rispondere sia alle esigenze di sicurezza della popolazione che alle necessità del settore economico, evidenziando un impegno collettivo per un futuro più sicuro.
La situazione attuale richiede una risposta compatta e strategica da parte delle amministrazioni comunali e delle forze dell’ordine. L’incidente di Ercolano funge da monito: la sicurezza dei lavoratori e la legalità delle attività imprenditoriali devono essere priorità assolute, per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.