Traffici commerciali in crescita nel sistema portuale del mare Adriatico centrale nel primo trimestre 2025

Traffici commerciali in crescita nel sistema portuale del mare Adriatico centrale nel primo trimestre 2025

Nel primo trimestre 2025 i porti di Ancona, Ortona e Vasto nel mare Adriatico centrale mostrano andamenti differenziati: crescita complessiva del 3%, con aumento merci solide e variazioni significative tra i singoli porti.
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Nel primo trimestre 2025, i porti di Ancona, Ortona e Vasto hanno registrato una crescita complessiva del 3% nelle merci movimentate, con aumenti nelle rinfuse solide e variazioni significative tra i singoli porti. - Gaeta.it

Il primo trimestre 2025 ha visto una crescita nei volumi di merci movimentate nei porti di Ancona, Ortona e Vasto, punti chiave del sistema portuale del mare Adriatico centrale. I dati forniti dall’Autorità di sistema portuale mostrano variazioni significative tra le tipologie di merci, con un aumento generale a fronte di qualche flessione specifica. Questi risultati riflettono le dinamiche attuali del commercio marittimo nella regione e segnano una tendenza importante per le attività portuali italiane.

Incremento complessivo e variazioni nei tipi di merci movimentate

Nei primi tre mesi del 2025, i porti di Ancona, Ortona e Vasto hanno registrato un aumento complessivo delle merci movimentate pari al 3%, passando da 2.418.068 tonnellate del periodo gennaio-marzo 2024 a 2.493.033 dello stesso periodo di quest’anno. L’Autorità ha evidenziato che la crescita è stata guidata principalmente dall’aumento delle merci solide, salite dell’11%. Al contrario, le merci liquide hanno subito un calo dell’8%.

Il riequilibrio tra questi due comparti mostra un cambiamento nelle preferenze di movimentazione e nelle condizioni di mercato regionali. Le merci solide includono prodotti come minerali e materiali metallurgici, mentre le merci liquide spesso riguardano prodotti petroliferi e derivati. Questi dati suggeriscono una domanda crescente per alcune categorie mentre altre hanno incontrato difficoltà.

Andamento del porto di ancona: crescita nei traffici e nel traffico container

Il porto di Ancona ha segnato un incremento rilevante a marzo 2025, con una movimentazione di merci cresciuta del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il volume è passato da 656.240 tonnellate nel marzo 2024 a 755.930 tonnellate. Di conseguenza, nel primo trimestre 2025 il totale complessivo delle merci movimentate ha raggiunto 2.120.063 tonnellate, registrando un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.

Questa crescita interessa diverse categorie di traffico. Lo sbarco di merci alla rinfusa e general cargo è aumentato del 149%, da 56.918 a 141.867 tonnellate. Tale aumento è strettamente legato ai minerali e ai prodotti metallurgici. Le merci trasportate con navi traghetto sono cresciute del 7%, mentre il traffico container ha evidenziato un miglioramento del 15%.

Le merci liquide alla rinfusa, pur mostrando una ripresa a marzo con un +24%, hanno chiuso il trimestre con una diminuzione dell’11%. A marzo 2025, la movimentazione di Teus è salita dell’8%, passando da 12.192 del 2024 a 13.174, ma su base trimestrale si segnala un calo complessivo dell’1,5%. Anche il traffico di tir e trailer sulle autostrade del mare è risultato in aumento del 6% sia nel trimestre che nel mese di marzo.

Sul fronte passeggeri, il traffico traghetti è rimasto stabile in confronto al 2024, con circa 87.491 transiti. Le rotte verso Grecia e Albania hanno mostrato incrementi del 3% e 7% rispettivamente.

Contesto negativo al porto di ortona nel primo trimestre 2025

Contrariamente ad Ancona, il porto di Ortona ha subito un calo del traffico merci nei primi tre mesi del 2025. Il volume totale si è ridotto del 9,3% passando dalle 280.740 tonnellate del gennaio-marzo 2024 a 254.723 tonnellate nel 2025. Il mese di marzo ha confermato e aggravato questa tendenza, con una flessione del 28%.

La riduzione riguarda sia le merci liquide che le rinfuse solide. Le merci liquide sono diminuite del 30%, in particolare lo sbarco di prodotti petroliferi raffinati che ha segnato un -14% nel trimestre. Per le rinfuse solide, il calo del 27% in marzo ha coinvolto tutte le principali categorie merceologiche. La diminuzione generale evidenzia un momento di difficoltà per il porto, probabilmente legato a fattori di mercato ma anche a dinamiche strutturali del traffico.

Segni positivi nel porto di vasto grazie alle rinfuse liquide

Il porto di Vasto ha registrato invece una crescita complessiva delle merci movimentate pari al 14% nei primi tre mesi del 2025, salendo da 103.889 tonnellate a 118.247. Questo risultato è trainato da un’impennata delle rinfuse liquide . Qui, lo sbarco di derivati di prodotti alimentari e l’imbarco di petroliferi raffinati hanno contribuito in modo rilevante.

Al contrario, le rinfuse solide sono diminuite del 20%, a causa principalmente della riduzione nello sbarco di prodotti metallurgici e derrate alimentari. Nei mesi di febbraio e marzo si è registrata la ripresa dell’export di veicoli commerciali, ma con cifre molto più basse rispetto al 2024 . Nel primo trimestre 2025 sono stati trasportati 552 veicoli rispetto ai 2.979 dello stesso periodo dell’anno precedente.

Questi dati mostrano come il porto di Vasto stia compensando le contrazioni in alcuni settori con l’aumento di altri, principalmente legati alle merci liquide, risultando un nodo importante per questo tipo di traffico.

Considerazioni sull’andamento del sistema portuale del mare adriatico centrale

Il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Vincenzo Garofalo, ha commentato i dati evidenziando alcuni segnali positivi nel complesso. “Nonostante le difficoltà globali che continuano a pesare sull’economia, i porti del mare Adriatico centrale mostrano capacità di adattamento grazie alla diversa composizione dei traffici.”

Garofalo ha sottolineato che questa diversità nel tipo di merci movimentate rappresenta un punto di forza. L’ente intende mantenere l’impegno per sostenere e valorizzare la portualità nazionale. “Questi numeri rappresentano un’indicazione sull’andamento delle attività portuali e sulle sfide che i porti dovranno ancora affrontare nei prossimi mesi.” La variabilità tra i tre porti indica inoltre che strategie specifiche per ogni realtà risultano necessarie per migliorare i risultati complessivi.

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