Tradizioni scaramantiche: dove la fortuna si trova tra i monumenti italiani

Tradizioni scaramantiche: dove la fortuna si trova tra i monumenti italiani

Scopri le tradizioni italiane legate alla fortuna, dai riti scaramantici di Torino e Milano ai simboli di speranza a Treviso, Ravenna, Firenze e Roma.
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Tradizioni scaramantiche: dove la fortuna si trova tra i monumenti italiani - Gaeta.it

In diverse città italiane, la questione della fortuna trova espressione in iconiche tradizioni legate a monumenti e statue. Questi luoghi non solo sono testimonianza della cultura e dell’arte locale, ma fungono anche da simboli di speranza e prosperità per i cittadini. Da Torino a Roma, scopriamo insieme quali sono le tradizioni più usate per invocare la buona sorte.

Il medaglione di Cristoforo Colombo a Torino

A Torino, nella suggestiva Piazza Castello, si può ammirare un medaglione in altorilievo che ritrae Cristoforo Colombo, situato sotto i portici della Prefettura, non lontano dalla famosa Mole Antonelliana. I torinesi sono particolarmente legati a questo luogo e una delle tradizioni più diffuse è quella di toccare il mignolo che sporge dal medaglione. Si crede che così facendo si possa trovare la giusta rotta verso la fortuna, rendendo questo gesto un vero e proprio rito scaramantico.

Non è raro vedere studenti e universitari avvicinarsi per sfiorarne il dito prima degli esami, come segno di buon auspicio. Col passare degli anni, l’usura del dito ha reso necessario un intervento di restauro, tanto che il mignolo è stato assottigliato e dovrà essere sostituito. Questa tradizione offre un’interessante prospettiva sulla cultura torinese, dove il simbolismo e la fede nel soprannaturale si uniscono, creando un legame profondo con la storia locale.

Il toro rampante della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

Nel cuore di Milano, all’interno della storica Galleria Vittorio Emanuele II, si trova uno dei simboli di fortuna più noti d’Italia: un mosaico di un toro rampante. Questo mosaico, situato sotto la cupola centrale, è diventato negli anni un vero e proprio rituale per coloro che sperano in un po’ di buona sorte. Per accrescere le probabilità di successo, si consiglia di calpestare i testicoli del toro con il piede destro, mentre si compiono almeno tre giravolte su se stessi.

Questa pratica è diventata parte integrante della storia milanese e tantissimi turisti si fermano a partecipare a questo rito scaramantico, convinti di assicurarsi un futuro prospero. Oltre al significato simbolico, il mosaico del toro rappresenta anche il dinamismo e l’energia della città, un richiamo ad affrontare le sfide quotidiane con determinazione.

Il busto della fortuna a Treviso

A Treviso, nel grazioso Palazzo Zignoli, il busto di una donna marmorea dalla quale zampilla acqua da entrambi i seni è un altro esempio di scaramanzia. Creata nel 1559 dal Podestà Alvise da Ponte, l’opera ha subito diverse vicissitudini, tra cui danni causati dalle truppe napoleoniche. Solo nel 1989 il busto è stato restaurato dallo scultore peruviano Miguel Miranda Quinones.

La tradizione vuole che accarezzare i seni del busto possa portare fortuna. I visitatori sono attratti da quest’opera unica, che oltre al suo valore artistico, offre un momento di folklore locale. Il gesto di toccare i seni non è solo un rito di buon auspicio, ma crea un legame simbolico tra il passato e il presente, riflettendo la cultura e le credenze dei trevigiani.

Il cavaliere Guidarello Guidarelli a Ravenna

Nella Loggetta Lombardesca di Ravenna riposa Guidarello Guidarelli, un cavaliere immortalato su pietra. La scultura presenta un aspetto gentile e romantico, così affascinante che molti giovani e promesse spose lo avvicinano per baciarlo. Questo gesto, un simbolo di speranza in un amore eterno, è diffuso tra le donne, che vedono nel bacio alla statua un modo per coronare i propri sogni d’amore.

Il monumento non è solo un’opera d’arte, ma è anche carico di significati storici e romantici che attraggono visitatori da ogni parte d’Italia. Le leggende che circondano Guidarello non fanno altro che sottolineare il fascino duraturo della sua figura, rendendolo un punto di riferimento non solo artistico ma anche emotivo per la comunità.

Il porcellino della Fontana a Firenze

Non si può parlare di scaramanzia senza menzionare la Fontana del Porcellino di Firenze, un’altra icona di tradizione fortemente radicata. Situata al margine della Loggia del Mercato Nuovo, questa statua rappresenta un cinghiale e funge da vero e proprio talismano di fortuna. La tradizione vuole che per ottenere prosperità si debba accarezzare il muso dell’animale, ma il rituale assume maggiore efficacia se si inserisce una moneta in bocca al porcellino e si fa in modo che questa cada nella grata sottostante.

Questo gesto è diventato nel tempo una tradizione turistica, attirando visitatori da ogni parte del mondo. La leggenda narra che chi riesce a lanciare la moneta con successo non solo avrà fortuna, ma tornerà a Firenze. Con il passare degli anni, la Fontana del Porcellino è diventata un simbolo vivente della cultura fiorentina e delle sue tradizioni, immortalata in innumerevoli fotografie e racconti.

La Fontana di Trevi a Roma

Infine, non si può ignorare la Fontana di Trevi a Roma, il luogo di scaramanzia più famoso del mondo. Resa celebre da Federico Fellini nel film “La dolce vita”, questa fontana è diventata il fulcro di un rituale di buona sorte ben noto: chi desidera raccogliere fortuna deve voltare le spalle alla fontana, chiudere gli occhi e lanciare una moneta con la mano destra, facendola cadere nel lato sinistro.

La fontana non è solo una meraviglia architettonica, ma rappresenta un legame tra passato e presente, un luogo dove sogni e speranze si incontrano. Le leggende legate al lancio delle monete hanno creato un’atmosfera di aspettativa e magia, attirando milioni di turisti ogni anno. Riti e tradizioni come questi continuano a far parte della vita quotidiana di molte persone, riflettendo un desiderio collettivo di prosperità e fortuna in ogni angolo d’Italia.

Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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