Tornano in piazza per i diritti alla salute mentale: protesta a Galantara il 15 marzo

Tornano in piazza per i diritti alla salute mentale: protesta a Galantara il 15 marzo

Il 15 marzo a Galantara si svolgerà una mobilitazione per chiedere un potenziamento dei servizi per i disturbi del comportamento, evidenziando l’emergenza nella salute mentale e la necessità di interventi urgenti.
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Tornano in piazza per i diritti alla salute mentale: protesta a Galantara il 15 marzo - Gaeta.it

Il 15 marzo segnerà un’importante mobilitazione a Galantara, dove associazioni, attivisti e cittadini si riuniranno per chiedere un potenziamento dei servizi dedicati ai disturbi del comportamento. Questa manifestazione non è semplicemente una manifestazione di protesta, ma un grido di aiuto per chi vive in prima persona le difficoltà legate a questi disturbi e per i familiari che si trovano ad affrontare una situazione critica. La situazione attuale nei centri di cura, in particolare al Centro di Galantara, è diventata insostenibile, lasciando molte persone senza le cure adeguate.

La drammatica situazione del Centro di Galantara

Un anno fa, le proteste erano già iniziate per sottolineare la grave crisi che affligge il Centro di Galantara, dovuta alla fuga di medici e alla carenza di professionisti qualificati. Oggi, a distanza di un anno, la regione è rimasta sostanzialmente immobile, lasciando i pazienti abbandonati a se stessi. Al momento, la struttura dispone di un’unica psichiatra e una nutrizionista, rendendo di fatto impossibile fornire un supporto completo e adeguato a chi soffre di disturbi alimentari. Questa mancanza di risorse umane e professionali si traduce in un servizio insufficiente che non riesce a far fronte alle esigenze crescenti della popolazione.

La consigliera regionale Micaela Vitri ha espresso preoccupazione per la situazione che continua a deteriorarsi. In questo contesto, è diventata insostenibile la realtà di dover chiedere aiuto a strutture lontane, come il Salesi, per ricevere cure adeguate. È evidente che un approccio sistematico e risorse adeguate sono essenziali per invertire questa rotta. Le famiglie coinvolte si vedono costrette a cercare soluzioni alternative, allontanandosi da un sistema di assistenza che dovrebbe essere vicino e accessibile.

La mobilitazione del 15 marzo e il significato del Fiocchetto Lilla

La data del 15 marzo non è stata scelta a caso. Questo giorno coincide con la celebrazione del Fiocchetto Lilla, un evento nazionale volto a sensibilizzare il pubblico sui Disturbi del Comportamento Alimentare. La mobilitazione rispecchia un impegno reale a fare luce su un tema spesso trascurato e stigmatizzato, sottolineando l’importanza di una presa di coscienza collettiva.

Il Fiocchetto Lilla rappresenta un’occasione fondamentale per evidenziare l’urgenza di risposte concrete e tempestive da parte delle istituzioni. La scarsa risposta della Regione e la mancanza di investimenti nelle strutture dedicate alla salute mentale non sono più tollerabili. Dopo la pandemia, le richieste di aiuto sono aumentate di oltre il 30%. Questa emergenza non solo richiede di essere riconosciuta, ma necessita anche di un’azione immediata per garantire il benessere dei cittadini e il diritto a ricevere un’assistenza adeguata.

Un futuro incerto e la richiesta di un impegno concreto

Le famiglie e le persone che si ritrovano a dover affrontare i disturbi alimentari hanno lanciato un appello chiaro: è il momento di dare priorità alla salute mentale e di creare strutture di supporto accessibili e efficienti. Le richieste per un potenziamento del Centro di Galantara stanno diventando sempre più forti e urgenti, chiarendo che non è accettabile continuare a rimandare.

La speranza è che la mobilitazione del 15 marzo riesca a smuovere le istituzioni, spingendo per un impegno chiaro e misurabile nel contrasto ai disturbi del comportamento. La salute mentale deve tornare al centro delle politiche sanitarie regionali, con un investimento che non solo soddisfi le necessità immediate ma che costruisca un futuro migliore per tutti coloro che si trovano a combattere contro queste sfide quotidiane.

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