Torino, la stabilità dell'edificio occupato da Askatasuna sotto esame: la procura avvia indagini

Torino, la stabilità dell’edificio occupato da Askatasuna sotto esame: la procura avvia indagini

La procura di Torino indaga sulla palazzina occupata da Askatasuna per possibili violazioni delle normative antincendio, sollevando interrogativi sulla sicurezza e le responsabilità legate all’occupazione.
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Torino, la stabilità dell'edificio occupato da Askatasuna sotto esame: la procura avvia indagini - Gaeta.it

A Torino, la stabilità della palazzina occupata quasi da trent’anni dagli attivisti di Askatasuna è finita sotto la lente d’ingrandimento della procura. La questione è strettamente legata a un’inchiesta, attualmente a carico di ignoti, in merito a possibili violazioni delle normative antincendio. Questo provvedimento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dell’immobile e sulle responsabilità legate all’occupazione.

consulenza tecnica e primi accertamenti

Recentemente, la procura ha ricevuto una consulenza tecnica da parte di un esperto ingegnere di Genova, il quale aveva già effettuato una prima ispezione dell’edificio. Dalla valutazione iniziale non erano emerse situazioni di pericolo tali da richiedere interventi immediati. Tuttavia, l’ingegnere ha raccomandato di proseguire in ulteriori accertamenti per garantire che non vi fossero problematiche strutturali che potessero compromettere la sicurezza degli occupanti e dei residenti della zona.

È importante sottolineare che la consulenza si è concentrata non solo sull’integrità strutturale dell’edificio, ma anche sulla conformità alle normative antincendio. Queste disposizioni sono fondamentali per la tutela della salute pubblica e per prevenire incidenti gravi, specialmente in edifici che ospitano numerosi abitanti.

responsabilità e inchiesta in corso

Il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo ha seguito le indagini fino alla sua pensione, avvenuta alla fine dello scorso anno. Pacileo era responsabile del pool “tutela ambienti di lavoro”, che ha messo in evidenza l’importanza di garantire la sicurezza degli ambienti occupati. Con la sua partenza, il coordinamento dell’inchiesta è stato temporaneamente affidato a Giovanni Bombardieri, capo della procura di Torino.

La nuova gestione delle indagini potrebbe portare a un’accelerazione delle verifiche e a un maggiore approfondimento delle responsabilità, sia da parte dei membri del centro sociale che da parte di eventuali proprietari o gestori dell’edificio. La procura sta cercando di stabilire se ci siano stati abusi o negligenze in relazione alla normativa vigente.

le implicazioni dell’occupazione di edifici storici

L’occupazione di immobili storici come quello di Askatasuna solleva questioni complesse. Da un lato, queste realtà sociali possono offrire spazi alternativi per la cultura e l’attivismo, dall’altro possono presentare sfide significative in termini di sicurezza e di legalità. La situazione di Torino è emblematica delle tensioni tra le esigenze di preservazione degli edifici e l’interesse per l’uso di spazi pubblici in modo diverso.

L’occupazione di questi edifici può portare a discussioni approfondite su come si possano gestire i patrimoni urbani, specialmente in contesti di crisi abitativa o sociale. I risultati delle indagini potrebbero avere un impatto non solo sul futuro di Askatasuna, ma sul dibattito più ampio riguardante l’uso degli spazi pubblici in città.

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