Un forte terremoto ha scosso la regione di Kyushu, in Giappone, il 13 gennaio 2025, causando paura tra la popolazione. Con una magnitudo di 6.7, l’evento è stato registrato alle 12:19 UTC, corrispondenti alle 13:19 ora italiana. Il sisma, a una profondità di 37 chilometri, ha avuto il suo epicentro a pochi chilometri dalla città di Miyazaki, che ospita oltre 311.000 abitanti. Già nei momenti immediatamente successivi, notizie di panico e disagi si sono propagate, sottolineando l’impatto di questo evento naturale in una zona densamente popolata.
Epicentro e conseguenze immediate
Il terremoto ha avuto il suo epicentro a soli 8 chilometri a est-sudest di Miyazaki e a 96 chilometri a est-nordest di Kagoshima, città con circa 555.000 residenti. La prossimità dell’epicentro a centri abitati ha innescato momenti di apprensione tra i cittadini, che hanno reagito tempestivamente. Molti residenti sono fuggiti all’aperto, cercando rifugio in spazi aperti mentre gli edifici e i grattacieli oscillavano per diversi secondi, creando una scena di grande tensione nei quartieri più affollati.
Attimi di panico si sono registrati, con persone spaventate che si sono affrettate a uscire dalle loro case e a lasciare i luoghi affollati. Le prime testimonianze indicano che il terremoto è stato avvertito con intensità in tutta la regione, portando a interruzioni temporanee sia della rete elettrica che delle comunicazioni. Ad oggi, le autorità non hanno rilasciato rapporti ufficiali su eventuali danni o vittime, anche se la prossimità dell’epicentro alla città di Miyazaki solleva preoccupazioni sulle possibili conseguenze per edifici e infrastrutture.
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Preparazione antisismica in Giappone
Una caratteristica fondamentale del Giappone è la sua storica preparazione agli eventi sismici, dovuta alla sua posizione geologica. Il paese ha sviluppato nel tempo standard edilizi rigorosi, progettati per garantire la sicurezza degli edifici anche in caso di forti scosse. Questa preparazione si traduce in un’elevata resistenza alle conseguenze dei terremoti, con la maggior parte delle strutture, inclusi i grattacieli, costruiti per assorbire le vibrazioni e prevenire crolli.
Un altro elemento cruciale è il sofisticato sistema di allerta precoce. Le tecnologie avanzate consentono di avvisare la popolazione pochi secondi prima dell’arrivo delle onde sismiche, creando una finestra di tempo che può fare la differenza. Questo sistema fornisce alle persone l’opportunità di adottare misure immediate per la propria sicurezza, come rifugiarsi sotto arredi stabili o evacuare gli edifici. Grazie a queste pratiche consolidate, la vulnerabilità della popolazione giapponese a eventi sismici severi è stata significativamente ridotta, anche se il rischio rimane sempre presente.
L’episodio del 13 gennaio mette in luce l’importanza di rimanere vigili e pronti. Anche in un paese che ha fatto della resilienza di fronte ai terremoti una delle sue caratteristiche distintive, gli eventi naturali possono sempre riservare sorprese e la preparazione rimane una priorità assoluta.