Corso Buenos Aires a milano ha visto un intervento della polizia di stato che ha bloccato tre uomini intenti a derubare un anziano di 85 anni. L’azione si è svolta in una delle vie più frequentate per lo shopping, con i ladri che agivano con cuffie wifi e gesti per coordinarsi. La prontezza degli agenti della sesta sezione della squadra mobile ha permesso di fermare tre persone, già sotto osservazione per movimenti sospetti.
Sorveglianza e movimenti sospetti vicino corso buenos aires
Gli agenti della polizia di stato, appartenenti alla squadra mobile, hanno tenuto sotto controllo un gruppo composto da un uomo cubano di 24 anni e due cileni di 33 e 44 anni. La scelta del luogo non è stata casuale: corso buenos aires è un punto di passaggio molto affollato, ideale per chi cerca di agire senza destare troppi sospetti. Con cuffie wifi, i tre comunicavano senza farsi notare, accompagnando il dialogo con gesti veloci per scambiarsi informazioni in tempo reale. Questo sistema faceva sì che prestassero attenzione alle borse e alle giacche dei passanti, cercando vittime facili da derubare.
Il lavoro degli agenti è diventato più semplice nel momento in cui hanno riconosciuto il cubano. Si tratta di un uomo già arrestato due mesi prima per furto aggravato, quindi con precedenti diretti collegati. Ciò ha imposto agli agenti di intensificare i controlli attorno al gruppo, sospettando che potessero essere coinvolti in nuovi tentativi di furto.
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Mentre i poliziotti osservavano, il gruppo si è spostato nei pressi di un supermercato. Qui hanno individuato la vittima anziana, un uomo di 85 anni, intento a conversare con una donna. I tre si sono posizionati in modo da coprire più angoli e lasciare libero campo d’azione sul bersaglio prescelto. In quel frangente, il cubano di 44 anni, apparentemente il più esperto, si è avvicinato all’anziano e ha simulato un urto.
Con un gesto rapido ha strappato il portafoglio dalla giacca dell’uomo, al cui interno c’erano documenti personali e carte di pagamento. Tuttavia, non tutto è andato come previsto: l’85enne ha subito percepito la manovra sospetta e ha chiesto spiegazioni al ladro. Quest’ultimo ha cercato di screditare il sospetto facendo cadere il portafoglio a terra, provando a far credere che fosse caduto dalla tasca stessa.
L’intervento della polizia e le denunce per ricettazione
Nel momento in cui il ladro ha tentato questa mossa, gli agenti hanno colto l’occasione per intervenire immediatamente. Hanno fermato i tre uomini e successivamente li hanno arrestati per tentato furto. Durante la perquisizione sul posto sono stati trovati anche uno smartphone rubato e un portafoglio appartenuto a una donna, elementi che hanno indicato come fossero coinvolti in un giro più ampio di ricettazione.
Tutti e tre sono stati denunciati per ricettazione, un reato che implica il possesso di beni provenienti da attività illegali. Questo dettaglio fa pensare che il gruppo non si limitasse a piccoli furti isolati, ma avesse alle spalle una catena di reati collegati. L’arresto di queste persone rappresenta una risposta netta della polizia nelle zone di centro città , dove il rischio di rapine e borseggi resta alto, specie nelle aree più frequentate dai turisti e dai residenti.