Il teatro sannazaro di napoli si prepara a inaugurare la stagione 2025/2026 con un progetto che mira a fondere passato e presente, dando vita a un’offerta artistica che unisce classico e contemporaneo. Il titolo scelto, “comporre visioni”, definisce un percorso creativo che attraversa linguaggi diversi, spaziando tra vari stili ed epoche. Questo cartellone vuole essere una vera e propria palestra di immaginazione, offrendo uno spazio dove artisti e pubblico si incontrano in un dialogo continuo tra memoria e innovazione.
Un laboratorio itinerante di creatività e trasformazione
La direttrice artistica lara sansone ha presentato il progetto come un laboratorio vivo, capace di trasformare la scena in un luogo di confronto e di tensione creativa. “comporre visioni non è solo un claim, ma rappresenta un gesto che raccoglie e connette tempi diversi.” Il teatro diventa così uno spazio dove ribadire il valore del presente osservato con la consapevolezza del passato e l’attenzione al futuro.
In questo contesto la stagione si configura come un viaggio attraverso epoche e storie che dialogano tra loro, proponendo spettacoli in cui drammaturgie classiche si intrecciano con nuove scritture e sguardi originali sulla realtà contemporanea. La scelta artistica punta a sollecitare il pubblico con esperienze diverse, che stimolano riflessioni e emozioni in continuità e rottura con il passato.
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Il cartellone 2025/2026 tra classico e teatro contemporaneo
Il programma prevede dieci spettacoli che portano sul palco grandi nomi del teatro tradizionale e sei lavori originali appartenenti al teatro contemporaneo. Questa scelta consente un confronto diretto tra linguaggi differenti e una molteplicità di stili. Il teatro sannazaro propone così un percorso articolato e completo, pensato per coinvolgere diversi tipi di spettatore, dallo appassionato di classici a chi ricerca nuove forme di espressione.
Tra gli appuntamenti più rilevanti la riproposizione in prima assoluta di “sposalizio” di raffaele viviani e una nuova versione del cafè chantant dal titolo “my word” con la partecipazione diretta di lara sansone. Il progetto include anche la rassegna “prime di settimana”, dove debuttano lavori freschi e originali, oltre al “cantiere sartoria” che ospita sperimentazioni e attività di ricerca su nuovi codici teatrali.
Una stagione dedicata ai giovani e ai più piccoli
Il sannazaro continua la sua attenzione per le nuove generazioni. Il programma per under 35 ospita artisti come andra cioffi, ettore nigro, piera russo e nicola maiello, presentando progetti pensati per dare voce a nuove idee e sensibilità. Questa attenzione si estende anche a un pubblico in tenera età con la rassegna “sannazaro xxS”, dedicata ai bambini attraverso spettacoli e laboratori creativi. Il teatro si affida a collaborazioni con realtà come teatri di carta e magazzini di fine millennio, per proporre appuntamenti che stimolano la fantasia e l’educazione artistica sin dalla prima infanzia.
Nomi, date e spazi del cartellone in via chiaia
La stagione si svolgerà tra ottobre 2025 e maggio 2026 nel teatro di via chiaia a napoli. Sul palco si alterneranno interpreti di lungo corso come isa danieli, lina sastri, peppe barra, francesco paolantoni, biagio izzo, carlo buccirosso e benedetto casillo. Saranno protagonisti anche gli interpreti contemporanei come michele sinisi, marcello cotugno, nadia carlomagno, filippo gentile, luisa amatucci e miriam candurro.
Particolare rilievo assume il cantiere sartoria che vede il coinvolgimento di artisti quali orlando cinque, luca cedrola, anna chiara senatore, nadia carlomagno e marcello cotugno, chiamati a sviluppare progetti sperimentali e a esplorare nuove tecniche di racconto scenico. L’offerta culturale del sannazaro mantiene così uno sguardo aperto verso il futuro, offrendo un mosaico di esperienze teatrali variegato e articolato.
La stagione si presenta come un’occasione per rinnovare il rapporto tra teatro e società, mantenendo attiva la funzione del palcoscenico come spazio di riflessione e immaginazione. Il sannazaro di napoli si conferma così un punto di riferimento per chi considera il teatro un luogo dove si costruiscono visioni capaci di attraversare i tempi.