Un gruppo di professionisti e sportivi sta per intraprendere un’avventura in Bolivia, nell’ambito del progetto “Ad un passo dal cielo“. Questo viaggio ha come obiettivo la raccolta di fondi destinati a una missione umanitaria in Perù, specificamente nella città di Pucallpa. Qui, le Suore di Madre Rubatto offrono supporto vitale a bambini e giovani madri, attraverso servizi essenziali come assistenza sanitaria, programmi educativi e supporto psicologico.
Un progetto solidale e umano
Il progetto “Ad un passo dal cielo” si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la situazione critica di Pucallpa. Nella regione, le Suore di Madre Rubatto operano instancabilmente per aiutare le famiglie in difficoltà. Attraverso la loro missione, forniscono non solo assistenza materiale, ma anche programmi educativi, servizi sanitari e cibo. Questo intervento risulta fondamentale per garantire un futuro migliore a bambini e giovani in difficoltà, che spesso devono affrontare condizioni di vita precarie.
Il team che partirà per la Bolivia è composto da un mix di professionisti e atleti, ciascuno con una storia unica e un forte impegno per la causa umanitaria. I membri del gruppo non solo portano il proprio sostegno materiale, ma anche storie personali di resilienza e perseveranza, simbolici di un’unione tra sport e solidarietà.
La partenza da Fabriano e l’accoglienza
Il gruppo è partito nella mattinata dal piazzale della Stazione ferroviaria di Fabriano. Prima della partenza, il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha incontrato i membri del team per augurare loro successo in questa impresa impegnativa. Anche il Dirigente della Polfer Michele De Tullio e il Presidente dell’Anps di Ancona, Giovanni Aguzzi, hanno dato il loro supporto all’iniziativa.
Il team è composto da figure di spicco, tra cui la campionessa italiana di nuoto paralimpico Federica Stroppa, il maratoneta Simone Giglietti, il fotoreporter e operatore soccorso alpino Massimo Ilari, e la nutrizionista Camilla Zuccaro. Accanto a loro, anche Sandra Stroppa, madre di Federica, ha voluto essere parte di questa esperienza. La partenza è stata caratterizzata dalla presenza di amici e colleghi della Polfer, ai quali si è unita anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Una sfida sportiva: attraversare il lago salato di Uyuni
Una delle imprese più impegnative che il team dovrà affrontare è l’attraversamento del Lago Salar de Uyuni, il più grande lago salato del mondo. Questo vasto deserto salato si estende per oltre 10.000 km quadrati e si trova a un’altitudine di 3.700 metri sul livello del mare. Le condizioni climatiche, incluse forti escursioni termiche e la scarsità di risorse, rendono l’attraversamento una vera sfida fisica e mentale.
Ogni membro del team ha preparato un piano specifico per affrontare queste difficoltà. L’esperienza pregressa degli atleti, in particolare, si rivelerà utile nell’affrontare le insidie del percorso. L’attraversamento richiederà un impegno notevole, frutto di preparazione e determinazione. Il team rappresenta un esempio tangibile di come lo sport possa intrecciarsi con la solidarietà per portare un impatto positivo alle comunità bisognose.
Il viaggio verso la Bolivia non è solo un’avventura esplorativa, ma un’opportunità concreta per aiutare coloro che vivono in difficoltà. Le esperienze e le storie raccolte durante questo percorso arricchiranno senza dubbio sia i partecipanti che la comunità che li sostiene.
Ultimo aggiornamento il 10 Novembre 2024 da Sara Gatti