Tavares di Stellantis a Montecitorio: richieste chiare a politica italiana per sostenere l'industria auto

Tavares di Stellantis a Montecitorio: richieste chiare a politica italiana per sostenere l’industria auto

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, evidenzia le sfide dell’industria automobilistica italiana in audizione al Parlamento, sottolineando l’importanza di stabilità normativa e incentivi per la transizione verso l’elettrico.
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Tavares di Stellantis a Montecitorio: richieste chiare a politica italiana per sostenere l'industria auto - Gaeta.it

Il confronto tra il mondo dell’industria automobilistica e quello della politica è stato al centro dell’audizione di Carlos Tavares, ceo di Stellantis, presso Montecitorio. Durante un’ampia sessione che è durata oltre due ore, Tavares ha esposto in modo incisivo le sfide che il settore automobilistico italiano sta affrontando. La sua audizione ha avuto luogo di fronte alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, e ha evidenziato la necessità di un dialogo costruttivo per affrontare questioni di vitale importanza. L’Ad di Stellantis ha sottolineato chiaramente che il futuro dell’industria non può prescindere da un intervento decisivo della politica.

Le posizioni di Stellantis sul mercato italiano

Durante l’incontro, Tavares ha evidenziato come Stellantis non abbia in programma di lasciare l’Italia, anzi, l’Ad ha affermato che l’azienda “lotterà come dannati” per mantenere la propria leadership nel Paese. Nonostante le preoccupazioni emerse, ha garantito che Maserati non è sul mercato ed ha confermato l’importanza dello stabilimento di Termoli nei piani futuri del gruppo. Queste affermazioni intendono rassicurare lavoratori e sindacati, poiché l’azienda ha un piano industriale strategico che è già stato illustrato e condiviso con i rappresentanti dei dipendenti. Tavares ha esortato a considerare la preparazione di Stellantis per la transizione verso l’elettrico.

L’intervento ha rivelato una certa frustrazione nel gestire l’incertezza normativa che caratterizza il settore automobilistico italiano. “Abbiamo fatto i compiti”, ha affermato Tavares, evidenziando la necessità di stabilità per poter programmare con certezza, sottolineando che non si tratta di chiedere modifiche, ma piuttosto di avere garanzie su decisioni già prese. Questo è stato il primo punto critico lanciato all’attenzione dei rappresentanti politici.

Costi di produzione e sfide del mercato elettrico

Un altro tema trattato con fermezza riguarda i costi legati alla produzione di veicoli elettrici. Tavares ha messo in evidenza che per vendere automobili elettriche al prezzo di quelle a combustione interna, è necessario affrontare un aumento dei costi pari al 40%. “Questa situazione genera enormi attriti all’interno della filiera e deve essere spiegata ai leader politici”, ha detto Tavares, richiamando l’attenzione sul fatto che senza interventi diretti, le auto elettriche potrebbero rimanere proibitive per molti italiani.

Tavares ha anche enfatizzato l’importanza di incentivi e sussidi per rendere i veicoli elettrici accessibili al pubblico. Ha messo in discussione il ruolo della politica nella definizione dei mezzi finanziari che potrebbero dare impulso al mercato dei veicoli a zero emissioni, chiedendo chiaramente come si intenda procedere. “Per sostenere la domanda in Italia servono notevoli iniezioni di incentivi”, ha ribadito, avvertendo che senza tali misure, il settore potrebbe trovarsi in difficoltà.

La pressione della concorrenza esterna e l’alto costo dell’energia

Tavares ha inoltre avvertito riguardo alla crescente concorrenza delle aziende automobilistiche cinesi che, avendo tariffe di produzione inferiori, riescono a piazzare le loro auto a prezzi significativamente più bassi rispetto ai competitor europei. Ha menzionato che i veicoli cinesi costano circa il 30% in meno, rendendo ancora più difficile la situazione per Stellantis e altri produttori europei.

In aggiunta a ciò, il tema del costo dell’energia in Italia è stato sottolineato come un fattore limitante. Tavares ha fatto notare che l’energia nel nostro Paese costa il doppio rispetto alla Spagna, un dato che rappresenta un ulteriore svantaggio competitivo per l’industria italiana. “Perché qui l’energia costa così tanto? Non lo so, ma sicuramente è un problema da risolvere”, ha detto, evidenziando la necessità di azioni concrete per affrontare questo tema.

Le reazioni politiche e le sfide del futuro

L’audizione non si è limitata a un’unica voce; anche i politici, sia della maggioranza che dell’opposizione, hanno espresso preoccupazioni e presentato domande, chiedendo rassicurazioni sul futuro. Tavares, con tono pacato ma deciso, ha notato un clima di tensione tra i politici: “Mi sembra di vedere un certo livore. Vorrei solo sottolineare che le normative in vigore non le ha volute Stellantis, ma sono state decise a livello europeo”, ha affermato, richiamando alla responsabilità collettiva nel trovare soluzioni.

La presenza di figure politiche di rilievo, come Elly Schlein e Giuseppe Conte, suggerisce come la questione dell’automotive sia al centro del dibattito socio-economico del Paese. Tavares ha esortato i politici a definire chiaramente le regole del gioco, affinché le aziende possano operare in un contesto di stabilità. La mancanza di chiarezza, ha avvertito, rallenta la possibilità di investire nel futuro che tutti desiderano.

La giornata di audizione ha messo in evidenza quanto sia cruciale la collaborazione fra il mondo della politica e l’industria per affrontare le sfide del settore automobilistico, in particolare in un momento di rapida transizione e cambiamento.

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