Il panorama energetico italiano è in un momento di trasformazione, con sempre più comuni che si affacciano al modello delle comunità energetiche. Dopo il primo esempio a Lignano Sabbiadoro, un altro comune friulano, Tarvisio, ha fatto un passo significativo costituendo la prima Comunità Energetica Idroelettrica del Paese. Questa iniziativa non solo rappresenta un importante traguardo per la sostenibilità, ma segna anche un momento di innovazione per la partecipazione pubblica nella produzione di energia.
La sinergia tra Tarvisio e Premariacco
A rendere realizzabile questo progetto sono stati i comuni di Tarvisio e Premariacco, in collaborazione con la cooperativa Benefit Part-Energy di Udine, affiancata da Legacoop Fvg. Assieme hanno dato vita a una comunità energetica che si distingue per l’uso delle risorse idroelettriche, una rarità nel contesto delle comunità energetiche già esistenti in Italia. Grazie all’approvazione da parte della Corte dei Conti Fvg e all’adesione di entrambi i comuni, il progetto ha preso forma permettendo di avviare questo nuovo modello cooperativo a partecipazione pubblica.
La cooperativa Part-Energy, che si occupa della gestione tecnica, è un attore fondamentale in questo processo. Con il supporto di Tarvisio e Premariacco, la cooperativa è pronta a lanciare due nuove comunità energetiche che si sommano alle dodici già operative. Questo porta Benefit Part-Energy a detenere quasi il 20% del mercato nazionale nel settore delle Comunità Energetiche Rinnovabili . Degno di nota è il fatto che delle circa 360 richieste per nuove CER in Italia, ben 57 provengono da Part-Energy, programmando di attivare i progetti entro la scadenza del 31 marzo 2025.
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La produzione di energia idroelettrica continua
La caratteristica distintiva della Comunità Energetica di Tarvisio è la scelta di produrre energia attraverso corsi d’acqua, diversamente dall’uso predominante dell’energia solare nelle altre comunità italiane. Questo approccio garantisce una produzione costante e continua di energia 24 ore su 24, aumentando l’affidabilità del sistema e contribuendo a una rete più stabile. L’energia prodotta sarà condivisa tra i membri della comunità, garantendo risparmi e benefici economici ai cittadini coinvolti, oltre a promuovere l’uso di fonti rinnovabili nell’economia locale.
La presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative considerate come un’opportunità per famiglie e imprese. Le comunità energetiche non sono solo un modo per generare energia, ma anche per rafforzare il tessuto sociale e sviluppare pratiche di sviluppo sostenibile. Data la crescente rilevanza dell’argomento, nei mesi a venire Legacoop Fvg intende concludere il lavoro su temi strategici legati alle energie rinnovabili, approfondendo il modello cooperativo.
Il percorso di Fontanafredda
Non si può dimenticare che solo pochi mesi fa, nel giugno 2023, il Comune di Fontanafredda in provincia di Pordenone ha aperto la strada a questo tipo di iniziative, essendo il primo in Italia a ricevere l’approvazione della Corte dei Conti Fvg per la creazione di una comunità energetica. Questo precedente ha chiaramente dimostrato che il modello di comunità energetica non è solo praticabile, ma può anche essere replicato con successo in diverse località, stimolando l’interesse di altri comuni e cooperative.
Un’iniziativa come questa, quindi, non rappresenta solo un passo in avanti per i comuni friulani, ma è anche un esempio da seguire per altre realtà italiane che desiderano investire nel futuro dell’energia sostenibile. Il supporto della cooperazione tra enti pubblici e privati può fare la differenza nella transizione energetica del paese, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere una gestione più responsabile delle risorse naturali. La Comunità Energetica Idroelettrica di Tarvisio potrebbe ben rappresentare la campagna per un futuro energetico più verde e partecipato.