La recente decisione del Presidente della II sezione del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche segna un importante passo nel contesto politico di Osimo, un comune in provincia di Ancona. La controversia ruota attorno alla delibera del Consiglio comunale del 13 settembre, che ha proceduto alla surroga di diversi consiglieri dimissionari. Questa situazione non solo ha sollevato dibattiti all’interno del consiglio stesso, ma ha anche portato le opposizioni a contestare la validità delle procedure adottate, decidendo di ricorrere al TAR per un possibile annullamento dell’atto.
Decisione del tar: dettagli sulla delibera del 13 settembre
Il 13 settembre, il Consiglio comunale di Osimo ha adottato una delibera che ha portato alla surroga dei consiglieri Fabiola Martini, Francesco Sallustio e Lanfranco Migliozzi, tutti dimissionari. La peculiarità della seduta consiste nel fatto che, secondo il Regio decreto del 1915, la riunione è stata considerata come una seconda convocazione. Questo significa che, contrariamente a quanto avviene in una prima convocazione, non era necessario raggiungere il numero legale di consiglieri per validare le decisioni. Di conseguenza, per poter procedere alla seduta era sufficiente la presenza di soli quattro membri del consiglio.
L’applicazione di questa regola ha suscitato preoccupazioni tra le forze di opposizione, le quali hanno ritenuto illegittima la modalità di surrogazione. Nonostante ciò, il TAR ha deciso di non sospendere l’efficacia della delibera, confermando quindi la validità degli atti compiuti e dando pieno supporto ai nuovi consiglieri, che potranno partecipare alle imminenti consultazioni elettorali.
Ricorso delle opposizioni e esito della richiesta di sospensiva
Immediatamente dopo la delibera del 13 settembre, le forze di opposizione hanno presentato ricorso al TAR delle Marche richiedendo l’annullamento della delibera stessa e la sospensione della sua efficacia. Questo ricorso mira a contestare non solo la legittimità della surroga dei consiglieri, ma anche a mettere in discussione le modalità con cui il Consiglio comunale ha operato in questa occasione.
Tuttavia, il giudice ha deliberato di non concedere la sospensiva, permettendo così ai tre consiglieri surrogati di prendere pienamente parte al voto previsto per domenica 29 settembre, in occasione delle elezioni per il rinnovo della Provincia di Ancona. Questo significa che la seduta del Consiglio e le successive elezioni si sono svolte senza ulteriori intoppi legati alla validità della delibera impugnata.
L’udienza di merito è stata programmata per il 10 ottobre, dove il TAR si pronuncerà sulla validità del ricorso presentato dalle opposizioni, aprendo la strada a un eventuale confronto più approfondito su questioni di legittimità e correttezza amministrativa.
Prossimi sviluppi e implicazioni politiche
La decisione del TAR ha già iniziato a influenzare l’ambito politico locale. La partecipazione dei nuovi consiglieri alle imminenti elezioni provinciali non solo rafforza la loro posizione all’interno del Consiglio comunale di Osimo, ma potrebbe anche avere ripercussioni sulle dinamiche politiche regionali. Le elezioni provinciali rappresentano un momento cruciale per testare gli equilibri di potere e le alleanze politiche nel territorio, in un periodo in cui le forze di opposizione cercano di far sentire la loro voce in un contesto che considerano giuridicamente contestabile.
L’udienza del 10 ottobre sarà fondamentale per determinare se ci saranno ulteriori sviluppi nelle controversie legate alla delibera di surroga e se il ricorso delle opposizioni avrà successo, contribuendo così a definire con maggiore chiarezza i confini delle responsabilità amministrative in un contesto comunale sempre più attivo e dinamico.
Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 da Sara Gatti