Tar Lazio conferma riapertura flusso idrico a Furbara dopo rinuncia sospensiva di RFI

Tar Lazio conferma riapertura flusso idrico a Furbara dopo rinuncia sospensiva di RFI

Il tribunale amministrativo regionale del Lazio conferma la legittimità dell’ordinanza comunale di Furbara che impone a RFI la riattivazione immediata del servizio idrico, mentre il comune attende i risultati delle analisi ASL sulla qualità dell’acqua.
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Il tribunale amministrativo del Lazio ha confermato l’ordinanza comunale che obbliga RFI a riattivare il servizio idrico a Furbara, dopo mesi di interruzione, mentre si attendono i risultati delle analisi sulla qualità dell’acqua. - Gaeta.it

La vicenda legata all’interruzione del servizio idrico a Furbara si è finalmente sbloccata grazie a un’importante decisione giudiziaria. Il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha riconosciuto la legittimità dell’ordinanza comunale che impone a RFI la riattivazione immediata del flusso d’acqua, dopo alcuni mesi di disagi per gli abitanti. Il provvedimento apre una fase nuova nella gestione del problema, ancora in attesa delle verifiche sanitarie sulla qualità dell’acqua.

Il tribunale amministrativo regionale del lazio e la rinuncia di rfi alla sospensiva

Il 17 luglio 2025, il Tar Lazio ha pubblicato l’ordinanza n. 14082 che ha segnato una svolta importante nella controversia tra RFI e il comune di Furbara. RFI ha rinunciato alla richiesta di sospensiva sull’ordinanza sindacale n. 16 del 12 giugno 2025, consentendo alla corte di confermare pienamente la validità di quel provvedimento. In pratica, il tribunale ha constatato che l’azione intrapresa dall’amministrazione comunale era fondata e rispettava le norme. Ciò significa che RFI deve ripristinare senza indugi il servizio idrico interrotto.

L’importanza della rinuncia di rfi

Questo atto di rinuncia ha permesso al Tar di non decretare ulteriori blocchi o sospensioni, facendo prevalere l’interesse pubblico esposto dall’ente locale e tutelando i cittadini che da mesi hanno affrontato difficoltà nell’accesso all’acqua. La decisione giudiziaria si basa sull’importanza di garantire la continuità di un servizio essenziale, che non può subire interruzioni arbitrari.

La vicenda era nata dopo una chiusura improvvisa della fornitura idrica da parte di RFI, senza un preavviso concordato o motivazioni formali che validassero tale scelta. Il comune era intervenuto con l’ordinanza per ripristinare l’erogazione e mettere in sicurezza i cittadini, segnalando la gravità della situazione alle autorità competenti. La pronuncia del Tar rappresenta quindi un punto fermo nella disputa legale, confermando che l’ente locale ha operato nel rispetto della legge e dei diritti della collettività.

Le misure adottate dal comune di furbara per garantire la fornitura idrica

Il comune di Furbara, guidato dalla sindaca Elena Gubetti, ha preso subito iniziative per cercare di alleviare i disagi causati dall’interruzione del servizio idrico. Con l’ordinanza n. 16, emessa il 12 giugno 2025, è stato imposto a RFI di riattivare il flusso d’acqua verso la rete cittadina senza ulteriori ritardi. Contestualmente, l’amministrazione ha attivato un sistema di approvvigionamento alternativo tramite autobotti, destinato a garantire una fonte temporanea che coprisse i bisogni della popolazione.

Intervento coordinato del comune

Questa soluzione provvisoria ha avuto il compito di ridurre l’impatto quotidiano della sospensione dell’acqua, specialmente per le famiglie e le attività commerciali più colpite. L’impegno è stato intenso, dato che le autobotti richiedono una logistica coordinata e una distribuzione efficiente per evitare ulteriori disagi e garantire un accesso equo al servizio. L’ufficio ambiente del comune ha svolto un ruolo centrale nel coordinare questi interventi, raccogliendo segnalazioni e monitorando la situazione sul territorio.

Il procedimento adottato dall’amministrazione dimostra la volontà di intervenire rapidamente in un momento di emergenza, difendendo il diritto dei residenti a ricevere un servizio essenziale. La sindaca Gubetti ha sottolineato più volte l’impegno nel rispettare la salute pubblica e nel fare pressione su RFI affinché si rispettassero le prescrizioni impartite. Lo stato di emergenza ha mobilitato anche gli uffici comunali e il supporto legale, che hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda.

La qualità dell’acqua e il divieto di utilizzo per scopi potabili

In parallelo alla riapertura del flusso idrico, il comune di Furbara attende i risultati delle analisi condotte dall’ASL riguardo alla qualità dell’acqua distribuita. Questi controlli sono fondamentali per stabilire se l’acqua è sicura da usare per scopi potabili o se permane qualche rischio per la salute pubblica. Fino a quando non arriveranno i referti ufficiali, resta in vigore il divieto di impiegare quell’acqua per bere o per preparare alimenti destinati al consumo diretto.

Precauzioni in attesa dei risultati

Il blocco temporaneo sull’utilizzo dell’acqua potabile serve come misura precauzionale in attesa di certezze scientifiche. Le analisi dell’ASL devono accertare l’assenza di contaminazioni batteriologiche, chimiche o altri agenti pericolosi. Questo passaggio è delicato e richiede tempi tecnici per assicurare un controllo approfondito prima di autorizzare nuovamente il consumo. Nel frattempo, la popolazione viene chiamata a rispettare il divieto e a utilizzare altre fonti idriche sicure per l’uso quotidiano, minimizzando così eventuali rischi.

Il comune continua a monitorare la situazione con attenzione, aggiornando la cittadinanza circa i progressi delle analisi. La tutela della salute pubblica resta una priorità assoluta, per cui tutti gli attori coinvolti mantengono una comunicazione costante per scongiurare pericoli derivanti da un uso improprio dell’acqua. Questo aspetto rimane uno dei nodi principali da risolvere nell’ambito della gestione dell’emergenza idrica.

L’impegno del comune e le dichiarazioni della sindaca elena gubetti

Il comportamento del comune di Furbara, in particolare della sindaca Elena Gubetti e del suo staff, ha mostrato un approccio deciso al problema. La pronta risposta all’interruzione improvvisa ha evidenziato la volontà di difendere i diritti dei cittadini e di tutelare la loro salute senza esitazioni. Gubetti ha dichiarato come la giustizia amministrativa abbia confermato la correttezza dell’azione intrapresa, sottolineando che RFI deve rispettare gli obblighi imposti dall’ordinanza comunale.

Figure chiave e collaborazione

La sindaca ha premesso che la collaborazione tra gli uffici comunali è stata essenziale per gestire tutte le sfaccettature della crisi idrica. Ha evidenziato il lavoro dell’ufficio ambiente, guidato dal dirigente Fabrizio Bettoni, e del responsabile Paolo Pravato, oltre al funzionario Valerio Granieri. Sul piano legale, è stato coinvolto l’avvocato Valerio Morini, che ha seguito la vertenza con attenzione e professionalità.

In più occasioni, Gubetti ha ribadito che il comune manterrà alta la guardia su questa vicenda, per impedire ulteriori interruzioni o problemi nella fornitura idrica. Ha ricordato che la salute e il benessere della comunità rappresentano un dovere inderogabile per l’amministrazione pubblica. Questi elementi descrivono un quadro in cui l’ente locale non si limita a reagire, ma si pone come garante di un diritto fondamentale per tutti gli abitanti di Furbara.

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