Il Tour de France 2025 si è concluso con una giornata finale più combattuta del previsto, grazie a scelte tattiche che hanno modificato la scena nella capitale francese. Tadej Pogacar ha messo in cassaforte la vittoria sul circuito di Parigi molto prima del traguardo, grazie a una neutralizzazione dei tempi pensata per proteggere i corridori di classifica dai rischi di caduta. Tuttavia, uno scontro diretto in salita ha animato la tensione, con Wout Van Aert pronto a sfidare il detentore della maglia gialla sulla salita simbolo di Montmartre.
L’ultima tappa si trasforma in una sfida vera dopo la neutralizzazione del tempo di classifica
A soli 50 chilometri dall’arrivo a Parigi, l’organizzazione ha deciso di neutralizzare i tempi per la classifica generale, riducendo così il rischio di incidenti nel gruppo dei leader. Questa decisione ha eliminato ogni pressione legata alla posizione in classifica e ha aperto la strada a mosse più aggressive, soprattutto da parte di chi poteva correre senza vincoli tattici. Tadej Pogacar, che aveva dominato le tappe precedenti con strategie attente e calcolate, ha cambiato registro. Ha passato il momento della freddezza con un sussulto potente, provando ad allungare per aggiudicarsi anche la volata finale a Parigi.
Nonostante l’intenzione dello sloveno, la tappa finale ha premiato il belga Wout Van Aert della squadra Visma Lease a Bike. Van Aert ha vinto la tappa con un arrivo in solitaria, staccando un gruppetto arrivato a 19 secondi di distanza, con Davide Ballerini di XDS Astana secondo e Matej Mohoric di Bahrain Victorious terzo. Pogacar ha chiuso in quarta posizione, mentre per i corridori italiani si segnala la sesta posizione di Matteo Trentin del Tudor Pro Cycling Team.
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Pogacar tenta l’attacco decisivo sulle salite di montmartre
La fase più intensa si è vista sulle tre salite ripetute nel circuito di Montmartre, area simbolo di Parigi che chiude ogni edizione del Tour con un finale ad alta tensione. Pogacar ha iniziato la sua azione fin dalla prima delle tre ascese. Con i tempi di classifica neutralizzati, poteva permettersi di rischiare senza compromettere il suo successo finale. Il corridore sloveno ha cercato più volte la fuga, alternando guizzi in salita e controllo della situazione in discesa e tratti pianeggianti per mantenere il vantaggio.
L’azione di Pogacar si è incrociata con un cambiamento climatico, con la capitale che si è trovata a gestire un forte acquazzone. Le condizioni sono diventate più difficili per tutti, ma hanno anche costretto a modificare tattiche e approcci da parte dei corridori più forti. Il contesto ha portato l’attenzione a Wout Van Aert, conosciuto per la sua capacità di gestire cambi di ritmo e condizioni avverse.
Wout van aert ribalta la situazione con un attacco finale al Sacro Cuore
Nel finale, proprio sull’ultima salita prima del traguardo, Wout Van Aert ha sorpreso tutti con un attacco deciso ai piedi della basilica del Sacro Cuore. Ha sfruttato il tratto più duro per staccare nettamente Pogacar, guadagnando sei secondi in pochi istanti. Questo scatto ha trasformato la fase conclusiva in una sfida serrata, rovinando i piani dello sloveno di vincere anche a Parigi in maglia gialla.
L’azione di Van Aert ha messo in evidenza il coraggio e la forza del campione belga, confermando il suo ruolo chiave nelle fasi finali di questa edizione del Tour. Il risultato del maltempo e di questo attacco repentino hanno generato una classifica finale con sorprese e qualche soddisfazione per chi è risalito nella tappa conclusiva.
L’impegno italiano: milan vince lo sprint finale e conquista la maglia verde
Per gli italiani il momento più rilevante dell’ultima tappa è arrivato con lo sprint conclusivo, dove Jonathan Milan ha vinto davanti agli altri velocisti. Il corridore del team ha mostrato capacità e velocità, guadagnandosi la maglia verde dedicata al miglior sprinter della corsa. Milan è diventato così il terzo italiano a conquistare questo prestigioso riconoscimento, dopo campioni come Bitosi e Petacchi.
Questa affermazione finale conferma l’ottima vena del ciclismo italiano nel gruppo velocisti, supportando la presenza dei nostri corridori in posizioni di rilievo nelle competizioni più importanti. Il risultato di Milan rappresenta un segnale positivo in vista delle sfide future.