Summit globale sulla dieta mediterranea: un modello di sviluppo sostenibile in tre tappe

Summit globale sulla dieta mediterranea: un modello di sviluppo sostenibile in tre tappe

Il summit “Mediterranean Diet feeds the future” celebra la Dieta Mediterranea come patrimonio culturale e modello di sviluppo sostenibile, con eventi a Portici, Pollica e New York dal 14 al 22 novembre.
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Summit globale sulla dieta mediterranea: un modello di sviluppo sostenibile in tre tappe - Gaeta.it

Il Summit GlobaleMediterranean Diet feeds the future” si appresta a celebrare la Dieta Mediterranea come patrimonio culturale e modello di sviluppo sostenibile. L’evento, che si svolgerà dal 14 al 17 novembre a Portici e Pollica, concludendosi il 21 e 22 novembre a New York, si propone non solo di approfondire le scoperte scientifiche legate a questo stile di vita, ma anche di riflettere sulla sua eredità storica, riconosciuta dall’UNESCO.

Obiettivi del summit: un nuovo approccio alla dieta mediterranea

Il summit ha come obiettivo centrale quello di ampliare la visione tradizionale della dieta non solo come regime alimentare, ma come strumento di sviluppo per le comunità locali. Il Sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha rimarcato l’importanza di questo evento nell’ambito della valorizzazione della Dieta Mediterranea. Il summit si inserisce nel contesto della ricerca della verità sull’omicidio di Angelo Vassallo, un ex sindaco attento alla sostenibilità e alla promozione della dieta come patrimonio sociale e culturale.

A più di dieci anni dal riconoscimento dell’UNESCO, le attività legate alla Dieta Mediterranea proliferano. Il summit riunirà esperti e rappresentanti internazionali per discutere come questo stile di vita possa continuare a prosperare e contribuire al benessere economico, ambientale e sociale delle comunità. L’incontro promette di offrire spunti significativi per progetti futuri, evidenziando gli aspetti che legano il cibo alla qualità della vita nelle diverse culture.

Un programma ricco di eventi e attività

Il programma del summit è articolato e prevede sessioni che toccheranno vari aspetti della Dieta Mediterranea, dalle politiche pubbliche alla salute. Si inizierà giovedì 14 novembre presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove gli esperti affronteranno il tema: “Dieta Mediterranea: un modello di sostenibilità e salute per le politiche agricole globali“. Venerdì ci si concentrerà sul rapporto tra dieta, ambiente e salute, con interventi di specialisti che porteranno esperienze e dati sul campo.

Nella giornata di sabato, il summit si sposterà a Pollica, con sessioni dedicate al significato della Dieta Mediterranea come stile di vita. L’ultima giornata, domenica 17 novembre, ospiterà un incontro particolare al Castello dei Principi Capano, incentrato sul patrimonio culturale vivente e sul suo potenziale come motore di sviluppo sostenibile per le comunità locali.

Momenti di intrattenimento per celebrare la cultura mediterranea

Oltre agli incontri formativi, il summit prevede anche momenti di intrattenimento. Durante la quattro giorni, ci saranno concerti, spettacoli e iniziative gastronomiche. Ad Acciaroli, il 15 novembre, si esibiranno artisti rinomati del panorama musicale italiano, mentre sabato 16, si potrà assistere a performance e workshop su uno stile di vita sano. Questi eventi non sono solo un’opportunità per festeggiare, ma anche per coinvolgere il pubblico su temi cruciali come la salute e la sostenibilità, creando un’atmosfera di convivialità che caratterizza il Mediterraneo.

Il summit culminerà lunedì 21 e martedì 22 novembre a New York, presso l’Headquarters delle Nazioni Unite, dove verranno presentati i risultati del summit in una conferenza che coinvolgerà leader mondiali, evidenziando l’importanza delle politiche alimentari nel contesto globale. Qui, l’intenzione è quella di avviare un dialogo sul futuro delle pratiche sostenibili legate alla Dieta Mediterranea, con l’auspicio di influenzare le politiche locali e internazionali.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per definire la Dieta Mediterranea non solo come un patrimonio immateriale, ma come un modello di sviluppo che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione.

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