A Bologna, si è aperto il 67° Zecchino d’Oro sulla storica rete Rai1. Il festival, dedicato alla musica per bambini, ha visto un delizioso inizio con le performance di artisti giovani e talentuosi. Fra le canzoni più votate della giornata spiccano “Diventare un albero”, scritta da Luca Argentero e interpretata dalla promettente Anna Sole Dalmonte, di soli 9 anni, e “Nonna rock”, presentata da Martina Galia, di 10 anni, originaria di Trapani. Questo evento, che celebra la creatività infantile, è reso ancora più vivace dalla conduzione di Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni, attori e volti noti della televisione italiana.
Le performance e la giuria
La prima giornata del festival ha visto la partecipazione di sette brani, con l’ascolto degli altri sette previsto per il giorno seguente. Tradizionalmente, la selezione dei brani è affidata a una giuria composta da piccoli, affiancati dalla cosiddetta ‘giuria dei grandi’. Quest’anno, gli adulti che hanno preso parte al voto sono stati Lino Banfi, Tosca D’Aquino e Carolina Rey, affiancati dal Piccolo Coro, diretto da Sabrina Simoni, che ha portato un tocco unico alla competizione. La combinazione di giudizi infantili e adulti crea un mix affascinante, dando voce alle diverse sensibilità artistiche e musicali.
La ricchezza dei brani in gara
Il festival quest’anno presenta un totale di quattordici canzoni, ciascuna firmata da un collettivo di 36 autori. Questi scrittori e musicisti comprendono esperti in musica per bambini e celebri nomi del panorama artistico, come l’attore e scrittore Luca Argentero, il musicista Red Canzian, e i noti artisti Johnson Righeira e Andrea Mingardi. A dare vita a queste canzoni sono 19 piccoli cantanti, provenienti da undici regioni italiane, il cui talento e freschezza portano una ventata di gioia al festival.
I testi delle canzoni affrontano tematiche legate all’amicizia, al corretto utilizzo della tecnologia e all’importanza delle emozioni. I generi musicali spaziano dal rock al jazz, dalla reggae alla techno dance, permettendo una varietà che arricchisce l’esperienza dell’ascoltatore. La musica per bambini, in questo contesto, non è solo intrattenimento, ma anche un mezzo per trasmettere valori positivi.
Un’icona torna sul palco
Un elemento particolarmente atteso di questa edizione è il ritorno di Topo Gigio, una figura storica che ha fatto sognare generazioni di bambini. Presenti in tutte le puntate, Topo Gigio non solo intrattiene il pubblico, ma partecipa anche come giurato nella finale, affidata alla conduzione di Carlo Conti, noto per il suo impegno nella valorizzazione della musica per i più giovani. La presenza di Topo Gigio sottolinea l’importanza delle tradizioni, che si intrecciano con l’innovazione musicale di oggi.
Impegno sociale e solidarietà
Il festival non si limita solo alla musica, ma si impegna attivamente nel sociale. Quest’anno, Zecchino d’Oro continua a sostenere l’Operazione Pane, una campagna dell’Antoniano che mira a raccogliere fondi per le mense francescane in Italia e nel mondo, inclusi paesi in difficoltà come Romania, Siria e Ucraina. I telespettatori hanno la possibilità di contribuire attraverso un numero solidale e, nella giornata di apertura, sono stati già donati trentamila pasti. Questo connubio tra arte e solidarietà rappresenta la vera essenza di un evento che celebra la capacità di fare la differenza, sia attraverso la musica che con atti concreti di generosità.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Elisabetta Cina