Studenti con disabilità gravissima: richieste urgenti per l'assistenza infermieristica scolastica in Abruzzo

Studenti con disabilità gravissima: richieste urgenti per l’assistenza infermieristica scolastica in Abruzzo

In Abruzzo, le associazioni chiedono un intervento urgente per garantire assistenza infermieristica agli studenti con disabilità gravissima, affinché possano accedere al diritto all’istruzione senza esclusioni.
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Studenti con disabilità gravissima: richieste urgenti per l'assistenza infermieristica scolastica in Abruzzo - Gaeta.it

Nel contesto attuale delle scuole in Abruzzo, la questione dell’assistenza infermieristica per gli studenti con disabilità gravissima ha sollevato un forte dibattito. Gli esponenti di diverse organizzazioni, tra cui la Cgil e varie associazioni, hanno richiesto impegni certi dalle istituzioni per garantire il diritto all’istruzione a tutti i ragazzi, indipendentemente dalle loro esigenze sanitarie. Senza un adeguato supporto, gli studenti in difficoltà rischiano di essere esclusi dal percorso educativo, una situazione inaccettabile per i rappresentanti del settore.

La situazione attuale e le richieste delle associazioni

Viviamo un momento delicato per quanto riguarda il diritto all’istruzione degli studenti con disabilità gravissima. Carmine Ranieri, segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, e Sonia Costantini, presidentessa dell’associazione Insieme per Silvia Scn2a Aps, esprimono preoccupazione per la mancanza di risposte concrete sui temi affrontati. In un incontro avvenuto il 18 dicembre, è stata presentata una proposta di legge regionale volta a garantire l’assistenza infermieristica necessaria. Tuttavia, ad oggi, non ci sono stati aggiornamenti in merito, creando un clima di attesa che si fa sempre più pressing.

Le associazioni sollecitano un intervento rapido dalla Regione Abruzzo, chiedendo un riscontro chiaro e certificato entro la fine di febbraio. L’assistenza infermieristica per gli studenti con disabilità non riguarda solo l’aspetto educativo, ma tocca anche il diritto alla salute. Questi ragazzi, infatti, spesso necessitano di cure continuative durante l’orario scolastico, come la somministrazione di farmaci e la gestione di dispositivi per la nutrizione o la respirazione. La mancanza di supporto in tali situazioni compromette gravemente la loro capacità di partecipare attivamente alla vita scolastica.

Un caso emblematico: l’esempio di Martinsicuro

La vicenda di una bambina di Martinsicuro ha messo in luce una problematica che affligge molti alunni con disabilità. A settembre, la giovane studente non poteva accedere alla scuola a causa dell’assenza di infermieri capaci di fornirle le cure necessarie. Solo dopo una dura battaglia, i servizi di assistenza domiciliare integrata sono stati estesi per includere le figure sanitarie richieste, permettendo finalmente alla bambina di tornare in classe. Questo caso è emblematico della situazione in Abruzzo, dove molte famiglie segnalano difficoltà simili.

Le associazioni e i sindacalisti affermano che serve un’azione tempestiva per garantire che questi incidenti non si ripetano. Gli impegni presi dai rappresentanti regionali, come l’assessore alla salute, Nicoletta Verì, e l’assessore alle politiche sociali, Roberto Santangelo, devono tradursi in azioni concrete. Durante un incontro di dicembre, entrambi avevano manifestato il loro sostegno a una legge regionale per regolamentare l’assistenza, dimostrando la consapevolezza riguardo l’urgenza del tema.

L’importanza di un sistema inclusivo

La richiesta di un sistema inclusivo è fondamentale per garantire che tutti gli studenti possano partecipare alla vita scolastica. L’assistenza infermieristica scolastica non deve essere considerata un’aggiunta, ma un diritto essenziale. È necessario garantire che le scuole siano luoghi dove ogni bambino, indipendentemente dalle sue necessità, possa sentirsi accolto e soddisfare il proprio percorso educativo. Questo approccio inclusivo non solo beneficia direttamente i singoli studenti, ma arricchisce l’intera comunità scolastica, promuovendo una cultura di accettazione e di supporto reciproco.

Ranieri, Ferrante e Costantini sono chiari nel loro messaggio: non è accettabile che la Regione continui a posticipare la risposta a una problematica tanto rilevante. Fino a quando non verranno apportati cambiamenti significativi, molte famiglie continueranno a vivere un’ombra di incertezza in merito al futuro educativo dei loro figli. L’adozione della legge proposta potrebbe essere un passo cruciale, ma il tempo è essenziale per rendere queste promesse realtà e garantire il diritto all’istruzione per tutti.

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