Un episodio di truffa ai danni della Regione Sicilia ha coinvolto uno studente di 26 anni, denunciato dalla procura di Catania. L’accusa riguarda la presentazione di documenti falsi per ottenere rimborsi previsti dal bando regionale sul bonus caro voli, rivolto ai residenti siciliani. Il caso ha attirato l’attenzione per l’entità delle somme richieste e quelle già erogate, giungendo a quasi 86mila euro prima dell’intervento delle autorità .
Il meccanismo della truffa e la documentazione falsa
Secondo le indagini, il giovane ha creato documenti contraffatti utilizzando software di grafica e programmi di scrittura. Questi documenti, in particolare le carte d’imbarco, erano falsificate per attestare viaggi aerei mai effettuati. Attraverso questa simulazione ha potuto partecipare al bando della Regione Sicilia, che mira ad aiutare i residenti nell’affrontare l’aumento dei costi dei voli.
La richiesta multimilionaria, pari a 182mila euro, aveva come base proprio questa documentazione falsa. Lo studente è riuscito a incassare quasi 86mila euro prima che l’autorità amministrativa bloccasse i pagamenti. I controlli successivi al blocco hanno confermato l’irregolarità dei documenti esibiti.
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Il ruolo della procura di catania e le accuse formali
La procura di Catania ha formalizzato nei confronti del giovane l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il reato si configura perché la frode riguarda fondi stanziati dallo Stato per finalità sociali. Oltre alla truffa, è stato contestato il reato di autoriciclaggio, legato alla gestione e all’occultamento delle somme illecitamente ottenute.
L’indagine si è sviluppata con la raccolta di evidenze digitali e materiali. Gli esami sui file grafici e sui documenti di viaggio sono stati fondamentali per comprovare la falsità delle carte d’imbarco presentate. Il blocco dei pagamenti ha sospeso l’erogazione, evitando ulteriori danni economici.
Il contesto del bonus caro voli e le implicazioni per la regione
Il bonus caro voli è un’iniziativa della Regione Sicilia per mitigare l’impatto dell’incremento dei prezzi dei trasporti aerei per i residenti isolani. Il bando prevede rimborsi a chi dimostra con documenti validi di aver sostenuto spese di viaggio aeree rilevanti.
Il caso dello studente denunciato evidenzia le difficoltà nella verifica delle domande e la necessità di controlli più rigorosi da parte degli enti preposti. La truffa ha sollevato dubbi sulla vulnerabilità di questo tipo di agevolazioni pubbliche, soprattutto per la loro rapidità di erogazione.
Le autorità regionali stanno valutando misure per rafforzare i processi di accertamento in modo da impedire simili tentativi di frode in futuro. Nel frattempo, l’indagine prosegue per accertare eventuali altre responsabilità e possibili complici nel sistema.