L’Abruzzo avvia un’importante operazione per migliorare la rete stradale provinciale grazie a un finanziamento di 60 milioni di euro. I fondi, ripartiti tra le quattro province, sono destinati a interventi di messa in sicurezza e adeguamento funzionale delle strade secondarie, vitali per la mobilità locale e lo sviluppo economico delle aree meno collegate. L’azione nasce dall’accordo per la coesione FSC 2021-2027 e risponde alla necessità di garantire collegamenti più sicuri soprattutto nelle zone interne.
Ripartizione dei fondi tra le province abruzzesi
Le risorse sono state suddivise tra le province abruzzesi in base alla consistenza chilometrica della rete stradale e alle condizioni di utilizzo. La provincia dell’Aquila riceve circa 16,4 milioni di euro, mentre la provincia di Chieti ne ottiene poco più di 17,2 milioni. La provincia di Pescara si attesta intorno ai 9,9 milioni, e la provincia di Teramo riceve 16,3 milioni. Questa distribuzione riflette un criterio di equità che tiene conto della necessità di intervenire in modo proporzionato sui diversi territori.
Questi fondi permetteranno di intervenire sul patrimonio viario provinciale, spesso segnato da criticità legate all’assenza di manutenzione o a condizioni climatiche avverse. Le strade provinciali rappresentano un’infrastruttura di collegamento spesso trascurata ma essenziale per i residenti e per le attività economiche. Garantire loro sicurezza e funzionalità è fondamentale per evitare isolamenti territoriali e facilitare gli spostamenti quotidiani di cittadini e lavoratori.
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Le dichiarazioni delle autorità regionali e provinciali
Il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha evidenziato come questa iniziativa dia un segnale tangibile ai territori. Ha sottolineato che le risorse sono distribuite in modo equilibrato per rafforzare la viabilità secondaria, elemento cruciale per contrastare lo spopolamento soprattutto nelle aree interne, spesso penalizzate da collegamenti insufficienti. Marsilio ha inoltre ricordato che una rete stradale sicura sostiene anche le attività produttive e sotto molti aspetti contribuisce alla qualità della vita.
L’assessore ai trasporti e alle infrastrutture, Umberto d’Annuntiis, ha precisato che il finanziamento è il risultato di una collaborazione tra Regione e province, che ha puntato a garantire infrastrutture più sicure e adeguate. Ha ribadito che l’assegnazione dei fondi tiene conto della lunghezza e delle condizioni delle strade, privilegiando una distribuzione che rispetta la consistenza di ogni territorio. Per d’Annuntiis, questi lavori rappresentano una risposta attesa da tempo, capace di fornire una base di partenza per ulteriori miglioramenti.
Passaggi formali e partenariato tra enti locali
La firma delle concessioni di finanziamento, avvenuta questa mattina a L’Aquila, ha coinvolto figure chiave delle istituzioni regionali e provinciali. Erano presenti i presidenti delle province dell’Aquila, Pescara e Teramo – rispettivamente Angelo Caruso, Ottavio De Martinis e Camillo D’Angelo – insieme al vicepresidente della provincia di Chieti, Arturo Scopino. Questi rappresentanti sono stati affiancati da tecnici, dal vicepresidente regionale Emanuele Imprudente e dal consigliere regionale Francesco Prospéro.
L’incontro ha segnato l’avvio delle procedure amministrative per l’avvio degli interventi, con la definizione dei compiti e delle responsabilità dei soggetti attuatori. La collaborazione tra Regione e province mira a garantire che i lavori siano eseguiti rispettando tempi e qualità. I Comuni, se coinvolti, seguiranno le indicazioni di queste amministrazioni, per assicurare un monitoraggio puntuale sul territorio.
Messa in sicurezza delle strade provinciali abruzzesi
La messa in sicurezza delle strade provinciali abruzzesi rappresenta una fase importante per il consolidamento delle infrastrutture locali, necessaria per migliorare la mobilità e prevenire incidenti, in particolare su tratti più vulnerabili o soggetti a cedimenti. L’allocazione dei 60 milioni darà concretezza a questo progetto, ora che tutti gli attori istituzionali sono mobilitati per realizzare gli interventi previsti.