Le prospettive occupazionali nel Friuli Venezia Giulia si mantengono stabili per il mese di settembre, con un totale di 10.700 assunzioni programmate. Questo dato emerge da un report elaborato dal Centro studi della Camera di commercio Pordenone-Udine, che ha diffuso il Bollettino mensile e trimestrale Excelsior in collaborazione con Unioncamere. Un particolare focus è posto sulla crescita del settore dei servizi, che contribuisce a mantenere il numero delle assunzioni a livelli comparabili con quelli dello scorso anno.
Andamento del settore dei servizi
Crescita e opportunità di lavoro
Nel dettaglio, il report evidenzia che nel comparto dei servizi il numero di contratti programmati a settembre ha raggiunto le 7.220 unità, segnando un incremento di 520 assunzioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, pari a un aumento del 7,8%. Inoltre, nel trimestre agosto-ottobre sono previsti quasi 18.500 contratti: un dato significativo che evidenzia l’importanza crescente delle attività collegate al mondo dei servizi.
In particolare, i servizi alle imprese rappresentano un importante motore di questo sviluppo, con 2.220 assunzioni previste solo per settembre. Anche il settore turistico gioca un ruolo fondamentale, con 1.930 posizioni aperte, sottolineando una domanda robusta che rischia di revocare l’afflusso di capacità professionale in altre aree.
Contratti di lavoro e lavoro giovanile
Le opportunità lavorative per i giovani sotto i 30 anni sono altrettanto promettenti, con circa 3.500 assunzioni previste, pari al 32% del totale delle opportunità lavorative di settembre. Queste statistiche rivelano una certa dinamicità nel mercato del lavoro, specialmente in un contesto caratterizzato da sfide economiche globali.
Difficoltà nel settore industriale
Calo significativo delle assunzioni
In netto contrasto con la crescita dei servizi, il settore industriale mostra un segnale di rallentamento. Nel mese di settembre, infatti, le imprese industriali hanno programmato 3.480 assunzioni, con una diminuzione di 590 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, corrispondente a un abbattimento del 14,5%. Questa tendenza negativa si riflette anche nel trimestre, dove si registra un numero complessivo di assunzioni pari a 9.120, con un calo di 1.950 unità e un decremento del 17,6% rispetto a dodici mesi fa.
Settore manifatturiero e costruzioni in difficoltà
All’interno del comparto industriale, le difficoltà sono ulteriormente amplificate nel settore manifatturiero, che ha visto una richiesta di circa 2.540 lavoratori, con un calo del 18,6% rispetto a settembre scorso. Le imprese di costruzioni si trovano a cercare 940 figure professionali, con un decremento marginale dell’1,1%.
Sfide nel reperimento della manodopera
Difficoltà di assunzione per figure specializzate
Secondo i dati forniti dalla Camera di commercio, la regione Fvg presenta una maggiore difficoltà nel reperimento di figure professionali rispetto alla media nazionale. Le imprese segnalano che ben sei su dieci contratti programmati a settembre riscontrano difficoltà di reperimento, con oltre 6mila assunzioni dichiarate problematiche. Le professioni più critiche includono fabbri ferrai, operai altamente specializzati e tecnici nel settore della salute, con percentuali di difficoltà che vanno dall’79,7% all’87,9%, a seconda delle mansioni.
Ricerca di lavoratori immigrati e nuove strategie
Di fronte a queste difficoltà, sempre più aziende stanno rivolgendo le loro attenzioni a lavoratori immigrati per coprire oltre 2.300 posizioni vacanti a settembre, equivalenti a circa il 22% del totale delle assunzioni programmate. Questo trend offre una visione su come le dinamiche occupazionali stiano evolvendo nel contesto attuale, evidenziando la necessità di strategie innovative per attrarre talenti e risolvere deficit di manodopera.
La situazione occupazionale in Friuli Venezia Giulia presenta quindi un quadro complesso, caratterizzato da sfide e opportunità in un mercato del lavoro in costante evoluzione.