Spostamento degli uffici scolastici: il sindaco di Carlantino propone la secessione dal Puglia

Spostamento degli uffici scolastici: il sindaco di Carlantino propone la secessione dal Puglia

Controversia a Carlantino per il trasferimento degli uffici scolastici a Casalnuovo Monterotaro, con il sindaco che chiede alla Regione Puglia di riconsiderare la decisione per tutelare le famiglie locali.
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Spostamento degli uffici scolastici: il sindaco di Carlantino propone la secessione dal Puglia - Gaeta.it

La cittadina di Carlantino, un comune di circa 800 abitanti nella provincia di Foggia, si trova al centro di una controversia riguardante lo spostamento degli uffici scolastici. Questa decisione ha spinto il sindaco Graziano Coscia a lanciare un appello alla Regione Puglia, chiedendo di riconsiderare la situazione. Il trasferimento degli uffici a Casalnuovo Monterotaro, distante 35 chilometri, sta sollevando preoccupazioni tra le famiglie locali, costrette a spostamenti complessi e dispendiosi.

Il nuovo piano di dimensionamento scolastico

Il recente piano di dimensionamento della rete scolastica ha portato a una ristrutturazione significativa, con implicazioni dirette per il comune di Carlantino. L’istituto comprensivo di Celenza Valfortore, fino a questo momento annettente, è stato chiuso, e la segreteria scolastica è stata trasferita a un altro comune. Coscia evidenzia come questa decisione impatti negativamente sulle famiglie, mettendo a rischio l’accesso ai servizi scolastici. Le famiglie, infatti, dovranno affrontare un viaggio di ben 35 chilometri per raggiungere gli uffici scolastici, un’esperienza che diventa complessa e problematica, specialmente durante la stagione invernale, quando le condizioni stradali possono rendere i tragitti ancora più lunghi e pericolosi.

Secondo il sindaco, questo nuovo assetto orgogliosamente denota una mancanza di attenzione verso le esigenze delle famiglie e dei ragazzi del piccolo comune. La situazione di Carlantino mette in evidenza come varie comunità nei territori periferici possano sentirsi trascurate e isolate dalle decisioni amministrative regionali, facendo emergere una frustrazione crescente nel corpo sociale del paese.

La reazione della comunità locale

Il sindaco Coscia, fortemente contrariato dalla decisione presa dall’amministrazione regionale, non ha esitato a far sentire la propria voce in merito. Con toni accesi ha dichiarato che il messaggio che la Regione Puglia e il presidente Michele Emiliano stanno veicolando è profondamente mortificante. Sottolinea come la scuola, considerata un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione, dovrebbe essere accessibile a tutti, indipendentemente dalla posizione geografica. Attraverso un referendum popolare, il sindaco ha fatto una proposta audace: se la Regione continuerà a trattare Carlantino con indifferenza, l’idea di un accorpamento con il Molise potrebbe diventare una realtà.

Questa proposta ha suscitato un acceso dibattito tra i cittadini e i rappresentanti locali. Alcuni vedono la secessione come una possibile soluzione per ottenere maggiore considerazione e risorse dalla Regione, mentre altri temono che possa portare a una divisione più profonda delle comunità già fragili sul piano socio-economico. Rimane da vedere come si svilupperanno le prossime settimane, se le voci di protesta raggiungeranno i tavoli di discussione regionali.

Un appello al governo regionale

Coscia ha esortato il governo regionale a rivedere questa decisione, chiedendo il ripristino della dirigenza scolastica nell’istituto comprensivo di Celenza Valfortore. La questione solleva interrogativi su come le politiche di dimensionamento delle reti scolastiche possano stigmatizzare ulteriormente le realtà locali più isolate, mettendo a rischio il diritto all’istruzione per tutti.

La speranza del sindaco e della comunità di Carlantino è che le autorità regionali si rendano conto delle implicazioni di tali scelte e che possano sottrarre i loro cittadini da una situazione di disagio che, in ultima analisi, potrebbe portare alla perdita di un presidio scolastico vitale per lo sviluppo e la crescita dei più giovani. Lo sviluppo della situazione e le eventuali decisioni del governo regionale continueranno ad attirare l’attenzione e a stimolare un ampio dibattito fra i cittadini e le istituzioni.

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