Inizia domani, 21 gennaio, ad Atri, un ciclo di incontri dedicato alla formazione di “cuochi contadini,” un progetto promosso da Coldiretti Abruzzo, Terranostra e Campagna Amica. Questo corso mira a valorizzare le eccellenze enogastronomiche locali attraverso una preparazione culinaria radicata nel territorio. Gli eventi si svolgeranno in due diverse località , Atri e Spoltore, per un totale di sei incontri. L’iniziativa intende creare una rete di agricoltori esperti nella cucina tradizionale, portando a un rinnovato rispetto per la cultura alimentare locale.
Cuochi contadini: la nuova figura professionale della cucina
Il concetto di “cuoco contadino” rappresenta un’iniziativa significativa nel settore gastronomico italiano. Emanuela Ripani, presidente di Terranostra Abruzzo, pone l’accento sulla versatilità di agricoltori che non fanno solo il loro lavoro nei campi, ma si dedicano anche alla preparazione dei piatti tradizionali. Questa figura offre un valore aggiunto alla tavola, poiché è il contadino stesso a prendersi cura della filiera alimentare, dalla coltivazione alla cottura. Ripani sottolinea l’importanza di mantenere vive le tradizioni gastronomiche storiche, definendo la cucina tradizionale come un modo di esprimere l’amore per la terra e la cultura.
Il corso si svolgerà in due moduli, con il primo che partirà presso la fattoria sociale Rurabilandia ad Atri. Le persone coinvolte includono 22 imprenditori agricoli, alcuni dei quali provengono anche dall’attiguo Molise. L’intento è quello di formare professionisti capaci di narrare le proprie storie attraverso i piatti, contribuendo a un’interpretazione autentica della cucina contadina basata su ingredienti e produzioni locali.
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Il programma del corso: competenze pratiche e teoriche
Il programma del corso è stato pensato per favorire un’interazione attiva tra i partecipanti e gli insegnanti, affrontando aspetti fondamentali del settore enogastronomico. Marino Pilati, direttore di Coldiretti Abruzzo, spiega che i temi trattati includeranno l’importanza dell’empatia con il cliente e l’efficace comunicazione dei piatti e dei prodotti regionali. C’è un crescente interesse da parte delle aziende per specializzarsi nel settore gastronomico e per rispondere alle aspettative dei consumatori, sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità degli alimenti.
Il corso non si limiterà solo alla cucina, ma si concentrerà anche sulla valorizzazione degli ingredienti tipici e sulla storia dei piatti preparati. Essere in grado di raccontare il proprio cibo e trasmettere il legame con il territorio costituisce un modo per le imprese agricole e agrituristiche di potenziare la loro presenza nel mercato. La formazione di questi cuochi contadini potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella promozione di una cucina più autentica e consapevole, riflettendo le tradizioni e le risorse del luogo.
Un’iniziativa per il futuro dell’enogastronomia locale
L’interesse per l’iniziativa “cuochi contadini” si colloca in un panorama più ampio di rinnovamento e attenzione alla cucina tradizionale. Le aziende agricole e agrituristiche vedono in questo corso una possibilità di evolvere e adattarsi alle nuove richieste di un pubblico sempre più consapevole. La formazione proposta non è solo tecnica, ma si propone di rafforzare il legame tra il produttore e il consumatore, aumentando la competitività attraverso una maggiore conoscenza e valorizzazione delle risorse locali.
Mentre il primo modulo del corso si avvicina, l’entusiasmo per questa iniziativa è palpabile. Con un’attenzione particolare alla storia e alle tradizioni culinarie, il corso non solo intende formare nuovi professionisti ma anche celebrare un patrimonio gastronomico che merita di essere preservato e raccontato. Le sei giornate di formazione rappresentano quindi un’importante opportunità per i partecipanti di apprendere e innovare, portando il meglio della cucina contadina sulle tavole del futuro.