Un gruppo di speleologi del Centro Ricerche Carsiche “Seppenhofer”, insieme ai colleghi del Centro Speleologico Cagliaritano, partirà venerdì 4 luglio per una nuova campagna di esplorazione nel sud-est del Montenegro. La spedizione, denominata “Montenegro Speleo Expedition 2025”, si svolgerà fino al 13 luglio e rappresenta un’occasione unica per studiare un territorio poco conosciuto, in un contesto che rientra nel programma di eventi di Go!2025, il progetto che coinvolge Gorizia e Nova Gorica come Capitali Europee della Cultura.
Obiettivi e contesto della spedizione speleologica
La spedizione si concentrerà su un’area montuosa, poco distante dal confine con l’Albania, tra i rilievi di Treskavac e Trepatljkov do. Si tratta di una zona quasi inesplorata dal punto di vista speleologico, e proprio questo rende l’intervento degli esperti goriziani un momento di ricerca fondamentale. Gli speleologi lavoreranno per raccogliere dati precisi sulle cavità sotterranee mai rilevate prima, tracciando mappe dettagliate e registrando la morfologia delle grotte.
Uno studio multidisciplinare
Questa campagna non si limiterà alla mera esplorazione delle caverne, ma si svilupperà in uno studio multidisciplinare: la mappatura della superficie carsica, le rilevazioni topografiche e le indagini sulla fauna e sulla flora ipogea rappresentano parti centrali del lavoro sul campo. Il tutto sarà realizzato con attenzione alla metodologia scientifica, per restituire una visione il più possibile accurata di questo ecosistema montano poco noto.
Leggi anche:
Metodologia di lavoro e rilevazioni inedite sul territorio
Durante i giorni trascorsi sul posto, gli speleologi effettueranno rilievi topografici dettagliati, applicando tecniche di misurazione che permetteranno di tracciare le nuove cavità con grande precisione. L’attenzione sarà rivolta anche all’analisi della morfologia del fenomeno carsico superficiale, un aspetto fondamentale per comprendere le dinamiche geologiche del territorio.
Un elemento innovativo di questa spedizione riguarda le misurazioni fisiche e chimiche effettuate direttamente in grotta. Grazie alle apparecchiature a disposizione, saranno rilevati dati quali temperatura, acidità, livelli di CO2, e in particolare la presenza di radon e la radioattività, parametri essenziali per valutare la qualità dell’ambiente ipogeo e i rischi potenziali per chi lavora in questi ambienti ristretti. Questi dati, finora non raccolti in questa area, arricchiranno enormemente la conoscenza scientifica della regione.
Esperienza e valore aggiunto
L’esperienza accumulata in precedenti campagne nella regione del Friuli Venezia Giulia rappresenta un valore aggiunto importante, poiché potrà essere applicata in modo diretto sul campo montenegrino. Ciò consentirà di portare avanti una ricerca sistematica che presta attenzione non solo agli aspetti speleologici ma anche a quelli naturalistici.
Fauna ipogea, vegetazione e studi naturalistici
Non solo grotte e rocce, la spedizione guarda con interesse anche alla vita nascosta sotto terra e alla vegetazione che caratterizza quei monti. Gli speleologi osserveranno e catalogheranno la fauna ipogea, quella specie animale che vive nelle profondità o nelle cavità naturali del territorio. Questi organismi spesso sono poco conosciuti e forniscono elementi preziosi per indicare condizioni ambientali e cambiamenti ecologici.
Indagine sulla vegetazione locale
Al tempo stesso, verrà effettuata un’indagine approfondita sulla vegetazione locale, individuando le particolarità botaniche che si sviluppano in questo ambiente montano e vicino alle grotte. Questi studi aiuteranno a comprendere meglio l’ecosistema e soprattutto come la presenza di cavità sotterranee influisce sul paesaggio naturale circostante.
Le osservazioni naturalistiche si fonderanno con quelle geologiche e ambientali, creando un quadro ampio e dettagliato. L’interesse per questi aspetti dimostra come la spedizione miri a cogliere non solo la dimensione speleologica in senso stretto, ma anche a comprendere come la natura si adatti e si condizioni in ambienti così particolari.
Calendario e significato culturale della spedizione speleologica
La campagna durerà da venerdì 4 a domenica 13 luglio del 2025, periodo in cui il gruppo di speleologi lavorerà intensamente per completare tutti i rilievi e le indagini pianificate. La scelta del momento è funzionale anche alla partecipazione nel programma più ampio di Go!2025, l’evento che sancisce Gorizia e Nova Gorica come Capitali Europee della Cultura.
Il legame con Go!2025 sottolinea la rilevanza che questa spedizione assume, non solo come ricerca scientifica ma anche come ponte tra culture diverse e come progetto di cooperazione internazionale tra Italia, Slovenia e paesi dei Balcani. Il legame con la valorizzazione culturale del territorio si riflette nell’attenzione posta alle esperienze sul campo, ponendo la speleologia come mezzo per raccontare e far conoscere territori meno noti e ricchi di storia.
Valorizzazione paesaggistica e ambientale
In questo modo, l’esplorazione si inserisce in un contesto culturale più ampio, diventando occasione per fare emergere valori paesaggistici e ambientali ancora poco valorizzati a livello pubblico.
La spedizione goriziana in Montenegro rappresenta dunque un tassello importante nel lavoro di esplorazione e conoscenza delle aree carsiche europee, con ricadute scientifiche e culturali rilevanti per tutti i soggetti coinvolti.