Sospendere la pesca del mosciolo selvatico a portonovo nel 2025 per salvaguardare le stagioni future

Sospendere la pesca del mosciolo selvatico a portonovo nel 2025 per salvaguardare le stagioni future

La Condotta Slow Food Ancona e Conero chiede di fermare la pesca del mosciolo selvatico di Portonovo nel 2025 per salvaguardare la specie, con sostegno economico ai pescatori e interventi della Regione Marche.
Sospendere La Pesca Del Moscio Sospendere La Pesca Del Moscio
Slow Food Ancona e Conero chiedono lo stop alla pesca del mosciolo selvatico di Portonovo nel 2025 per preservarne le riserve, sollecitando sostegni economici ai pescatori e interventi urgenti dalla Regione Marche. - Gaeta.it

La Condotta Slow Food Ancona e Conero Aps ha lanciato un allarme chiaro sulla pesca del mosciolo selvatico di Portonovo. Dopo un confronto con la cooperativa dei pescatori locali, è stato chiesto di fermare subito la raccolta di questa specie nel 2025, per evitare danni irreversibili. La richiesta arriva anche in attesa di un sostegno economico per i pescatori, necessario vista l’impossibilità di proseguire l’attività senza rischiare il collasso delle riserve naturali.

Lo stato critico delle risorse marine a portonovo

I dati raccolti dai pescatori mostrano come gli esemplari di mosciolo selvatico adatti alla pesca commerciale siano ormai pochissimi. La situazione a Portonovo è peggiorata negli ultimi anni con la pressione della pesca eccessiva. Questa riduzione drastica di esemplari idonei non permette un prelievo sostenibile nel 2025 senza compromettere anche le raccolte future. L’ipotesi è che proseguire in questa direzione porterebbe a una riduzione ancora più grave nel 2026 e forse negli anni seguenti, mettendo a rischio la sopravvivenza della specie.

La conservazione del mosciolo è fondamentale anche per garantire la stabilità dell’ecosistema marino locale. Senza un intervento tempestivo, il danno ambientale potrebbe diventare definitivo. A tal riguardo, le istanze sono supportate da un parere inviato da esperti scientifici di università e centri di ricerca, che sottolineano l’urgenza di fermare la pesca per permettere la rigenerazione delle scorte.

L’appello di slow food e il ruolo della cooperativa pescatori

La Condotta Slow Food di Ancona e Conero ha espresso comprensione per le difficoltà economiche dei pescatori, sottolineando l’esigenza di un sostegno finanziario. Da dicembre 2024 si chiede infatti che le istituzioni intervengano con ristori economici per chi si trova obbligato a sospendere la cattura. Questo sostegno sarebbe cruciale per evitare danni al settore e garantire un futuro a lungo termine alla pesca locale.

La cooperativa di Portonovo è l’unica autorizzata a vendere il mosciolo selvatico con il marchio registrato del presidio Slow Food. La sospensione da parte della cooperativa rende quindi illegale ogni offerta sul mercato che riporti quel marchio. Slow Food invita a diffidare di proposte che vogliano commercializzare moscioli provenienti da pescatori non autorizzati, per evitare frodi e speculazioni sulla risorsa ormai rara.

Inoltre, l’esortazione rivolta a tutti i pescatori professionali, anche quelli fuori dalla cooperativa, insiste sull’importanza di non raccogliere i pochi esemplari rimasti. Solo un atteggiamento condiviso può salvare il mosciolo selvatico e preservare la tradizione locale senza distruggere la base naturale che la sostiene.

Il ruolo della regione marche e le attese per i decreti urgenti

La Condotta Slow Food si è rivolta a chi governa la Regione Marche chiedendo di ascoltare il parere unanime degli esperti e di adottare un provvedimento chiaro: bloccare la pesca del mosciolo selvatico per tutta la stagione 2025. La richiesta include l’urgenza di firmare questo decreto entro il 15 maggio, data che permetterebbe di intervenire tempestivamente per evitare ulteriori danni.

Parallelamente, si sollecitano misure finanziarie concrete per concedere ai pescatori i ristori richiesti. Senza questa assistenza, molti potrebbero non essere in grado di sostenere il blocco della pesca, mettendo a rischio sia la specie che l’attività tradizionale.

La tutela del mosciolo selvatico tra rischi e responsabilità

Il mosciolo selvatico di Portonovo è uno dei simboli del territorio, con un ruolo importante anche rispetto alla cultura gastronomica della zona. La gestione di questa risorsa richiede quindi attenzione massima e un rispetto rigoroso delle regole per garantire la sua sopravvivenza.

La riduzione degli esemplari commerciali avverte un pericolo che non può essere trascurato: continuare a pescare a questi livelli porterebbe all’esaurimento quasi certo della popolazione nel breve periodo. Per questo, la sospensione della pesca è la misura necessaria per permettere agli stock naturali di ricostituirsi.

L’attenzione degli operatori della cooperativa e le raccomandazioni di Slow Food indicano che solo l’unione di sensibilità ambientale e certezza giuridica può evitare il tracollo definitivo. Da parte delle autorità, l’impegno a verificare e supportare queste indicazioni sarà fondamentale per salvaguardare una risorsa che ha valore economico, ambientale e culturale.

Change privacy settings
×