Un centinaio di lavoratori dello stabilimento Stellantis di Termoli ha preso parte a un sit-in, in concomitanza con una manifestazione nazionale che si è svolta a Roma. Il presidio ha visto la partecipazione di sindacalisti delle organizzazioni Fismic-Confsal, Ugl Metalmeccanici e Aqcf, insieme al presidente del Consorzio Industriale Valle Biferno, Pierdonato Silvestri. Questo evento rappresenta una chiara manifestazione di protesta e solidarietà verso i lavoratori, in un momento delicato di transizione per l’industria automobilistica.
Le rivendicazioni dei lavoratori
Durante il sit-in, i rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’importanza di garantire una transizione graduale verso l’elettrico, evidenziando come la motorizzazione ibrida debba continuare a essere prodotta negli stabilimenti italiani. Giovanni Mercogliano, sindacalista di Fismic, ha espresso la necessità di preservare i posti di lavoro e il tessuto produttivo, richiedendo un dialogo costante con il Ministero per confrontarsi sulla fattibilità del progetto di Gigafactory, fondamentale per supportare la transizione verso veicoli elettrici.
Il sindacalista ha specificato che l’obiettivo di Stellantis, delineato nel Piano Industriale 2030, prevede l’elettrificazione della flotta automobilistica, ma per concretizzarlo è essenziale che le batterie vengano prodotte in Europa. La realizzazione di tre Gigafactory è pertanto deemed indispensabile. A Termoli, i lavori di implementazione sono già iniziati, sebbene con qualche ritardo. I lavoratori e i sindacati chiedono che il progetto dell’impianto di batterie rimanga una priorità per il territorio.
Leggi anche:
Il sostegno delle istituzioni locali
Nicola Balice, sindaco di Termoli, ha commentato la manifestazione come un’importante testimonianza di unità e collaborazione tra istituzioni, sindacati e lavoratori. Ha espresso preoccupazione per le notizie discordanti e negative che giungono riguardo le prospettive future di Stellantis, ma ha sottolineato la determinazione delle istituzioni ad affiancare i lavoratori in ogni iniziativa civile.
Balice ha messo in evidenza l’importanza strategica di Stellantis per l’intera regione Molise, richiamando l’attenzione sul fatto che l’azienda rappresenta una delle principali realtà industriali sul territorio. Il sindaco ha ribadito che l’85% dell’agro del COSIB equivale a un sostegno concreto alle maestranze e alle loro rivendicazioni. La sua posizione ottimistica lo porta a credere che si possa trovare una soluzione per garantire un futuro solido all’azienda e ai suoi lavoratori.
La manifestazione come segnale di unità lavorativa
La manifestazione ha avuto un valore simbolico importante, non solo per i lavoratori di Stellantis, ma anche per tutte le realtà produttive del basso Molise. La presenza congiunta di sindacati e rappresentanti politici dimostra un forte legame tra le varie parti in causa, unite nella lotta per la salvaguardia di posti di lavoro e per la difesa di un settore chiave per l’economia locale.
I partecipanti al sit-in hanno voluto lanciare un messaggio chiaro: la transizione verso l’auto elettrica non può avvenire a scapito dei diritti dei lavoratori. Anzi, è fondamentale che i processi di innovazione e sviluppo mantengano un focus sui settori produttivi esistenti, garantendo così la continuità lavorativa e la stabilità economica nella regione.
Con il dibattito pubblico in corso e la programmazione di futuri incontri con i rappresentanti governativi, l’intenzione è di mantenere alta l’attenzione su queste problematiche cruciali, affinché si possa costruire un piano industriale sostenibile ed inclusivo per tutti gli attori coinvolti.