Simone carabella e il blitz nella baraccopoli di monte sacro: smantellata un’area di degrado a roma

Simone carabella e il blitz nella baraccopoli di monte sacro: smantellata un’area di degrado a roma

Simone Carabella, attivista romano e leader di Orgoglio Italiano, guida interventi contro il degrado urbano a Monte Sacro e altre zone di Roma, promuovendo sicurezza, legalità e partecipazione civica.
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Simone Carabella, attivista romano e mental coach, guida iniziative contro il degrado urbano a Roma, promuovendo il recupero delle periferie e la partecipazione civica attraverso azioni dirette e l'uso dei social. - Gaeta.it

Simone Carabella, attivista romano noto per il suo impegno civico, ha guidato di recente un’azione decisa contro una baraccopoli di monte sacro. L’intervento, che ha portato allo smantellamento di una struttura abusiva, evidenzia la sua attività continua contro il degrado urbano e la marginalità a roma. Carabella unisce la sua esperienza professionale nel benessere fisico e mentale a un’azione sociale che punta al recupero degli spazi e delle persone. Il suo lavoro, visibile anche attraverso i social network, ha ottenuto attenzione e risposta da parte delle istituzioni.

Simone carabella: un attivista con radici nel quartiere e esperienze nel benessere

Simone Carabella nasce nel 1980 a roma e da tempo si è distinto per un impegno attivo sui temi civici e sociali. Con un passato come personal trainer e mental coach, ha sviluppato un metodo che unisce alimentazione, esercizio fisico e supporto psicologico. Questo approccio integrato riflette il suo interesse nel considerare la salute a 360 gradi, non limitata soltanto al corpo ma estesa allo spirito e al rapporto con l’ambiente in cui si vive.

La sua partecipazione a battaglie ambientali, come quella contro l’inceneritore ai Colli Albani, ha segnato l’inizio del suo ruolo di attivista. Negli anni ha accumulato esperienze sul campo, assumendo una posizione critica verso il degrado urbano e l’insicurezza di molte zone di roma. Carabella è noto per aver promosso ronde civiche nella metropolitana contro i borseggiatori, un’iniziativa nata proprio dal tessuto urbano e dalle necessità quotidiane dei cittadini.

Guida del movimento orgoglio italiano

Oggi guida il movimento Orgoglio Italiano, un gruppo che si propone di dare voce ai residenti e sollecitare interventi concreti. Nel contesto delle tensioni sociali della capitale, Carabella usa i social per condividere immagini, video e testimonianze dirette. Questa strategia contribuisce a cui affidano istanze e proteste che rischierebbero di restare invisibili, amplificando la pressione sulle autorità.

Il blitz a monte sacro: smantellata una baraccopoli tra degrado e insicurezza

Qualche giorno fa, a monte sacro si è svolto l’intervento di smantellamento di una baraccopoli abusiva, una situazione denunciata da tempo da residenti e attivisti. La struttura, collocata in un’area urbana precaria, rappresentava un nodo di insicurezza e disagio sociale. Carabella ha definito l’azione “un passo concreto verso il ripristino della legalità e del decoro in quella zona.”

L’operazione ha portato a far emergere condizioni precarie in cui alcune persone vivevano fra rifiuti e senza servizi minimi. Questo intervento rientra in una serie di blitz analoghi portati avanti dall’attivista in altre zone di roma, come via Cilicia e via Volturno, dove situazioni di degrado e abusivismo generavano proteste e allarme fra cittadini.

Chi lo accusa di insensibilità o addirittura di razzismo viene definito da Carabella “persona che non conosce i fatti.” Sottolinea, infatti, come le persone recuperate durante gli sgomberi siano affidate a servizi sanitari e sociali, con l’intento di fornire un’alternativa al degrado e alla marginalità. La priorità resta il recupero del territorio e delle persone in difficoltà, non lo sfratto fine a se stesso.

La critica verso lo stato e il rapporto con le istituzioni locali

Carabella si trova spesso a intervenire in situazioni in cui denuncia un mancato intervento dello stato e delle istituzioni locali. Gli interventi ufficiali infatti arrivano soprattutto dopo che le sue azioni portano all’attenzione pubblica problemi da tempo noti. L’attivista sfrutta proprio la diffusione sui social per attirare l’attenzione di tutti, alimentando pressioni che spingono gli enti locali a rispondere.

Secondo lui, molte aree marginali di roma restano invisibili alle istituzioni, costituendo “zone franche” in cui degrado e insicurezza si radicano senza controlli. Le risposte a queste situazioni sono spesso frammentarie e tardive, con interventi discontinui e poco pianificati. Carabella punta il dito sul disinteresse generalizzato e sull’assenza di una strategia stabile per queste zone.

Stimolo alla partecipazione civica

Anche se a volte gli viene rimproverato di voler sostituire lo stato, ribadisce che il suo intento è diverso: vuole stimolare una partecipazione attiva e costante della cittadinanza. Il suo obiettivo resta il rilancio della responsabilità civica e la promozione di iniziative che coinvolgano romani e istituzioni in un percorso comune.

Le segnalazioni dei cittadini e le difficoltà quotidiane nelle periferie romane

Le richieste di aiuto che arrivano a Carabella sono numerose e testimoniano una realtà di disagio che coinvolge molte persone. I quartieri di roma interessati dalle sue attività registrano problemi quotidiani legati alla sicurezza, alla manutenzione degli spazi pubblici e alla convivenza civile. La gente spesso si rivolge direttamente a lui quando non trova altre vie per ottenere risposte.

Questa pressione dal basso rivela un bisogno diffuso di ascolto e di presenza sul territorio. Molti cittadini si sentono lasciati soli di fronte a fenomeni come violenza, spaccio, atti vandalici o incuria urbana. Gli appelli mostrano una richiesta di intervento che vada oltre le emergenze e diventi ordinaria cura delle realtà urbane.

Gestione onesta e responsabile dei quartieri

Carabella insiste sull’importanza di una gestione costante e sistematica, onesta e responsabile, che metta al centro le comunità e i loro bisogni. A suo avviso, senza un’azione di questo tipo roma continuerà a vedere moltiplicarsi problemi vecchi, invece di costruire soluzioni stabili.

Prossime mosse e allerta sulla sicurezza in altre zone strategiche di roma

Il prossimo intervento annunciato da Carabella riguarda l’Esquilino, quartiere segnato da episodi gravi come furti, spaccio e molestie, anche ai danni di minorenni. Qui si registra una forte tensione sociale, che rende la vita difficile a residenti e passanti. L’attivista lancia l’allarme sulla situazione in questa zona vivace, dove la sicurezza è messa a rischio da fenomeni di guerriglia urbana.

Il lavoro di Carabella punta non solo a intervenire in emergenza ma a mettere in luce situazioni ignorate, che richiedono attenzione da parte di istituzioni e forze dell’ordine. Il riscontro positivo che riceve dalla cittadinanza lo spinge a proseguire lungo questa strada, cercando di mobilitare supporto e consapevolezza.

Invita infine i romani a non arrendersi e a partecipare, anche con piccoli atti, alla difesa dei propri diritti e territori. La sua esperienza dimostra che la mobilitazione collettiva, unita a una comunicazione capillare, può far emergere problemi e portare a cambiamenti concreti.

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