A Terracina, martedì pomeriggio, la polizia locale ha posto sotto sequestro un’area estesa circa 3.000 metri quadrati in località La Fiora, dove erano in corso lavori non autorizzati. Queste operazioni, oltre a violare norme edilizie e ambientali, si sono svolte su un terreno soggetto a vincolo idraulico.
Le conseguenze legali e le prossime azioni
Il Comune di Terracina ha fatto sapere che il proprietario del fondo e l’esecutore dei lavori, entrambi residenti in città, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente. Le accuse riguardano varie violazioni sia di natura edilizia che ambientale, considerando il contesto delicato del vincolo idraulico.
Oltre alla denuncia, è prevista una bonifica dell’area, la cui responsabilità ricade su chi ha effettuato gli scavi e le modificazioni senza permesso. L’intervento servirà a rimuovere i materiali pericolosi e a ripristinare le condizioni di sicurezza richieste dalla legge.
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Il Comune ha sottolineato come questa operazione sia un segnale chiaro contro abusi e attività illecite che danneggiano il territorio.
Impegno della polizia locale nel controllo ambientale e urbanistico
La polizia locale di Terracina, guidata dal comandante Mauro Renzi, porta avanti numerosi controlli sul territorio, soprattutto in estate quando si registra un aumento di infrazioni ambientali e urbanistiche. L’attenzione resta alta sull’intera zona per prevenire interventi illegali che possono comprometterne la sicurezza e la vivibilità.
Gli agenti lavorano in collaborazione con tecnici e altre figure specializzate per verificare che i cantieri rispettino le normative vigenti. Il sequestro in località La Fiora dimostra la capacità di reazione immediata degli organi preposti alla tutela dell’ambiente e dell’assetto urbanistico della città, in un periodo critico per la gestione del territorio.
Gli operatori mantengono un’azione costante, intercettando e bloccando lavori abusivi che potrebbero comportare rischi per la collettività e per la salvaguardia dell’ambiente. La raccolta di denunce e sequestri rappresenta una risposta operativa a fenomeni irregolari che tendono a moltiplicarsi nei mesi estivi.
I dettagli dell’intervento e le irregolarità riscontrate
L’area sequestrata si trovava in fase di scavo e movimentazione terra su una superficie di circa 1.000 metri quadrati, con uno scavo profondo fino a un metro. Durante i lavori, sono stati distribuiti materiali misti tra cui inerti, residui di calcinacci e materiali bituminosi. Nello spazio, erano stati installati vari pali in ferro e posizionato un container, elementi non autorizzati per quel tipo di terreno.
Il lavoro è stato eseguito senza rispettare il Testo unico dell’edilizia e il Testo unico ambientale, norme fondamentali che regolano le attività di cantiere, specialmente in aree vincolate. Il terreno in questione è sottoposto a vincolo Pai, che impedisce qualsiasi intervento capace di compromettere la sicurezza idraulica del territorio.
Nel corso delle indagini, la polizia locale ha operato con il supporto di un tecnico specializzato nella vigilanza ambientale, confermando le violazioni e formalizzando il sequestro dell’intera area.