Un episodio preoccupante si è verificato nella notte del 25 luglio scorso a Belgatto, una località in provincia di Fano. Un lupo ha fatto irruzione in una proprietà privata in campagna, ma non lontano da zone abitate, ed ha catturato un gatto domestico appartenente a una colonia residente nella stessa area. L’attacco ha sollevato allarmi tra i cittadini per la sicurezza degli animali domestici.
Il contesto territoriale e la presenza dei lupi in provincia di Fano
La provincia di Fano e le aree circostanti hanno registrato, negli ultimi anni, un ritorno della presenza dei lupi nelle zone di campagna e nei boschi vicini ai centri abitati. Questi predatori tendono ad avvicinarsi a insediamenti umani in cerca di cibo, soprattutto quando le fonti naturali scarseggiano.
Gli episodi di attacchi agli animali domestici aumentano la tensione tra cittadini e autorità, che devono bilanciare la tutela della fauna selvatica con la protezione dei beni privati. La gestione della convivenza tra animali selvatici e colture o allevamenti domestici rappresenta una sfida per le amministrazioni locali.
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La colonia di animali domestici e l’attacco del lupo
Il gatto vittima dell’aggressione faceva parte di una colonia composta da 10 gatti e 4 cani, tutti ospitati nella stessa proprietà privata. Questi animali erano stati recuperati da canili, gattili o dalla strada, e assistiti con impegno costante da privati. Il proprietario, attraverso una denuncia riportata da “Il Resto del Carlino”, ha spiegato come il lupo abbia ucciso e divorato il gatto, lasciando gli altri animali sotto shock. La colonia rappresenta per i proprietari una sorta di piccola famiglia, frutto di cure e dedizione.
L’area in cui è avvenuto l’attacco non è completamente isolata, bensì situata in campagna ma abbastanza vicina ad altre abitazioni. Questa vicinanza aumenta la preoccupazione dei residenti per eventuali nuovi episodi di predazioni da parte di animali selvatici, sempre più frequenti in queste zone.
Le possibili misure di prevenzione adottate dai residenti
Per limitare episodi simili gli abitanti di Belgatto e delle zone vicine si stanno attrezzando con recinzioni più sicure e sistemi di protezione per i cani e gatti. I proprietari cercano di mantenere gli animali in spazi chiusi e di sorvegliarli con maggior attenzione nelle ore notturne.
Le autorità competenti stanno valutando interventi per monitorare la presenza dei lupi e censire le aree a rischio. Azioni di prevenzione potranno coinvolgere la popolazione locale attraverso campagne informative sulle corrette misure da adottare per evitare aggressioni.
L’impatto sull’animale domestico e la reazione dei proprietari
L’aggressione del lupo ha avuto conseguenze drammatiche per il gatto preso di mira che è stato catturato e mangiato ancora vivo. Il proprietario ha spiegato il senso di impotenza di fronte a questo evento, dopo tanto impegno dedicato alla cura e alla protezione di tutti gli animali della colonia. Tutti loro erano stati salvati da situazioni difficili, e ora si trovano a dover fronteggiare anche il rischio di predazioni.
Questo episodio mette in luce la fragilità degli animali domestici che vivono in zone di campagna limitrofe ai boschi, dove la presenza di predatori come lupi sta aumentando. Per i proprietari è difficile tutelare con risorse limitate i propri animali, soprattutto contro aggressori così imprevedibili.
Al momento resta alta la tensione tra chi ha animali da proteggere e chi si occupa di gestione faunistica, con la necessità di trovare un equilibrio che consenta a tutte le parti di convivere. L’episodio del 25 luglio a Belgatto segna comunque un campanello d’allarme sul ritorno di predatori pericolosi nelle zone rurali della provincia di Fano.