Un intervento decisivo della Guardia Costiera di Terracina ha svelato un affare illegale che si sviluppava su un terreno agricolo nel comune. Nella mattina di ieri, i militari hanno effettuato un sequestro di un’area estesa circa 400 metri quadrati, dove si esercitavano pratiche non autorizzate, tra cui il rimessaggio di imbarcazioni e la gestione di un’officina meccanica navale.
Attività illecite nel settore nautico
L’operazione ha rivelato che il proprietario del terreno e il gestore dell’attività, legati a una società con sede all’estero, agivano senza le necessarie autorizzazioni ambientali e commerciali. La Guardia Costiera, con il supporto di strumenti di indagine precisi, ha confermato che non sussisteva alcuna documentazione valida per le attività svolte, le quali sono state classificate come esercizio abusivo. Questa situazione ha portato alla denuncia dei responsabili, evidenziando come le pratiche svolte non solo violassero la legge, ma mettevano a rischio anche la salubrità dell’area circostante.
Rifiuti speciali e ripristino dell’area
Oltre alle attività illecite, durante il sopralluogo sono stati trovati cumuli di rifiuti derivanti dalle lavorazioni nautiche, oltre a vari materiali speciali abbandonati in modo irregolare. La presenza di rifiuti di diversa natura ha ulteriormente aggravato la situazione, rendendo necessaria un’azione di bonifica urgente. Sarà compito dei responsabili dell’area procedere al ripristino delle condizioni di salubrità, attraverso un’adeguata gestione dei rifiuti e la messa in sicurezza del terreno.
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Implicazioni legali per i responsabili
La scoperta di questo caso mette in luce la necessità di un monitoraggio costante delle attività nel settore nautico, particolarmente in aree che possono influire sulla salute ambientale e pubblica. La Guardia Costiera continuerà a vigilare e a riportare alla luce situazioni come questa, dove si registra una mancanza di rispetto delle normative vigenti.
L’autorità di controllo ha esortato i cittadini a segnalare attività sospette nel territorio, affinché possano essere avviate tutte le procedure necessarie per tutelare l’ambiente e garantire tecniche operative conformi alle leggi. L’episodio di Terracina rappresenta quindi un campanello d’allarme sull’importanza della legalità in ambito commerciale e ambientale.