Sequestro di prodotti e sospensione della produzione in azienda dolciaria nelle preserre vibonesi

Sequestro di prodotti e sospensione della produzione in azienda dolciaria nelle preserre vibonesi

Controllo a sorpresa nelle preserre vibonesi: sequestrati 4.400 chili di alimenti scaduti, sospesa parzialmente la produzione dolciaria per irregolarità igienico-sanitarie, etichettatura e violazioni ambientali.
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Un controllo interforze in uno stabilimento dolciario delle preserre vibonesi ha portato al sequestro di migliaia di chili di alimenti scaduti, multe per irregolarità igienico-sanitarie e ambientali, e alla sospensione parziale della produzione. - Gaeta.it

Un controllo a sorpresa in uno stabilimento dolciario delle preserre vibonesi ha portato al sequestro di migliaia di chili di alimenti e alla sospensione parziale della linea produttiva. La verifica ha coinvolto diversi enti e si è concentrata su controlli igienico-sanitari, ambientali e documentali. Diversi illeciti sono emersi, con multe e provvedimenti restrittivi verso l’azienda.

Intervento congiunto di forze dell’ordine e agenzie ambientali

Le verifiche sono state eseguite da un gruppo interforze composto da carabinieri, personale della capitaneria di porto di vibo marina e tecnici dell’arpacal. Al controllo hanno partecipato anche carabinieri della stazione di soriano calabro, ispettorato del lavoro di vibo valentia, e i nuclei specializzati nella tutela forestale, agroalimentare e ambientale di reggio calabria e vibo valentia. Questa collaborazione ha permesso di portare avanti un’ispezione approfondita in vari ambiti, dalla sicurezza alimentare fino al possibile inquinamento.

L’operazione risponde a esigenze di controllo stringenti in un territorio dove si concentrano produzioni artigianali e industriali del settore dolciario. Come da prassi, i funzionari hanno esaminato ogni fase della produzione e dello stoccaggio per garantire che le norme di legge venissero rispettate. Dal coinvolgimento di più enti è scaturita una verifica completa, capace di individuare diverse anomalie sia sul piano tecnico che giuridico.

Irregolarità igienico-sanitarie e prodotti sequestrati

Durante l’ispezione è stato scoperto un deposito dove erano conservati oltre 4.400 chili di alimenti scaduti o custoditi in condizioni non idonee. Questi prodotti, stimati per un valore di circa 18.000 euro, sono stati immediatamente sequestrati. Le autorità hanno sottolineato la gravità del mancato controllo delle scadenze e della cattiva conservazione, che espongono a rischi concreti la salute dei consumatori.

L’accertamento ha evidenziato come la mancata pulizia degli ambienti e l’assenza di controlli periodici abbiano favorito queste irregolarità. La normativa vigente impone limiti precisi di manutenzione nelle aree destinate alla lavorazione e allo stoccaggio, ma nello stabilimento controllato tali requisiti non venivano rispettati. Le ispezioni si sono quindi concentrate anche sull’estensione del deposito e sulle condizioni igieniche generali.

Problemi legati all’etichettatura e sanzioni amministrative

Gli ispettori hanno riscontrato difformità riguardo all’etichettatura di circa 300 confezioni di prodotti dolciari. Questi prodotti presentavano indicazioni incomplete o errate, violando le obbligazioni normative che regolano la trasparenza nei dati forniti al consumatore. La violazione ha provocato una sanzione amministrativa di 4.000 euro. Parallelamente, sono stati sequestrati 130 articoli privi dell’indicazione del peso netto, per i quali è stata richiesta una multa di 2.000 euro.

Le etichette dei prodotti alimentari devono contenere informazioni precise, tra cui composizione, scadenza e dati di produzione, fondamentali per garantire una scelta informata. L’assenza o la falsificazione di tali elementi costituisce un illecito punibile dalla legge. Il caso ha evidenziato come la carenza di controlli interni abbia facilitato queste irregolarità, al momento dell’etichettatura e del confezionamento.

Contestazioni ambientali e sospensione parziale della produzione

Le indagini hanno accertato, inoltre, la mancanza totale di autorizzazioni per le emissioni in atmosfera. Per questo motivo sono stati posti sotto sequestro sei forni del ciclo produttivo, ma con la possibilità di utilizzo previo adeguamento alle norme. La presenza di un deposito incontrollato di rifiuti ha aggravato la situazione, rappresentando una fonte di rischio ambientale.

È stata scoperta anche una gestione illegale degli scarichi di acque industriali e reflue domestiche, realizzata senza le necessarie autorizzazioni. Questo ha violato norme rispetto al trattamento e allo smaltimento, mettendo a rischio il territorio circostante. Le forze dell’ordine e gli enti ambientali hanno segnalato la situazione alle autorità competenti, mentre l’azienda rimane sotto controllo per assicurare interventi correttivi.

I provvedimenti adottati evidenziano la complessità delle verifiche svolte e l’importanza di rispettare tutte le disposizioni, non solo in campo alimentare ma anche ambientale. Un controllo così dettagliato mira a tutelare non solo salute e sicurezza, ma anche il territorio nel quale si svolge la produzione dolciaria, fondamentale per l’economia locale.

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