Sequestro di nave mercantile avviene in porto per gravi irregolarità nella sicurezza marittima

Sequestro di nave mercantile avviene in porto per gravi irregolarità nella sicurezza marittima

La Guardia costiera di Corigliano ferma una nave mercantile panamense per gravi irregolarità nella sicurezza marittima, imponendo sanzioni e restrizioni all’accesso ai porti europei.
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Sequestro di nave mercantile avviene in porto per gravi irregolarità nella sicurezza marittima - Gaeta.it

Un recente controllo effettuato dalla Guardia costiera di Corigliano ha portato al fermo di una nave mercantile battente bandiera panamense. Questa operazione è stata realizzata nell’ambito delle normali attività di verifica della sicurezza marittima e della conformità agli standard internazionali. La nave, carica di clinker di cemento alla rinfusa, è stata trovata non conforme a diversi requisiti stabiliti dalla normativa internazionale, costringendo le autorità a prendere provvedimenti immediati.

Dettagli dell’ispezione e irregolarità riscontrate

Gli ispettori del nucleo Port State Control della Guardia costiera hanno condotto un’ispezione approfondita della nave in questione. L’operazione ha incluso controlli sulle dotazioni di salvataggio, sui sistemi di prevenzione incendi e sulla formazione del personale imbarcato. Purtroppo, durante questi controlli, sono emerse diverse lacune significative rispetto agli standard di sicurezza previsti a livello internazionale.

La gravità delle non conformità ha reso necessario il fermo amministrativo dell’unità mercantile. Questo provvedimento implica che la nave non potrà riprendere il mare fino a quando non saranno state risolte tutte le irregolarità identificate dai controllori. È fondamentale che le navi rispettino le normative per garantire la sicurezza dei loro equipaggi e l’incolumità della navigazione marittima in generale.

L’azione di fermo è stata comunicata attraverso la banca dati dell’Agenzia europea di sicurezza marittima chiamata ‘Thetis‘. Tale sistema di monitoraggio è progettato per mantenere controlli serrati sulle navi in transito nelle acque europee, e serve a garantire che le navi rispettino gli standard di sicurezza e salute pubblica.

Sanzioni e divieti post-vezione

Una volta che l’unità navale sarà in grado di risolvere le problematiche riscontrate, potrà teoricamente riprendere il suo viaggio. Tuttavia, sarà soggetta a restrizioni significative. Infatti, dopo il rilascio, la nave sarà temporaneamente esclusa dall’accesso ai porti di tutti i paesi firmatari del Memorandum di Parigi . Questo gruppo include la maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea, la Gran Bretagna e il Canada, aumentando le difficoltà operative per l’armatore.

In aggiunta a queste misure, sono state riscontrate irregolarità anche nel sistema di gestione dei rifiuti a bordo. La nave ha subito un controllo specifico relativo al conferimento dei rifiuti prodotti durante la navigazione, al termine del quale è stata inflitta una sanzione amministrativa di oltre 3 mila euro. Queste sanzioni rappresentano un passo importante per garantire che le normative ambientali e marittime vengano rispettate appieno.

Il fermo della nave e l’imposizione di sanzioni sono segnali di un’intensificazione del monitoraggio da parte delle autorità competenti su tutte le navi che transitano nei porti, sottolineando l’importanza della sicurezza marittima e del rispetto delle normative internazionali.

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