Un’operazione degli inquirenti ha portato al rinvenimento di un fucile di precisione a Castellammare di Stabia, segno dell’attività della criminalità organizzata nel territorio. La scoperta è avvenuta durante i controlli quotidiani finalizzati al contrasto della malavita, evidenziando la presenza di armamenti sofisticati utilizzati da bande locali. Questo caso sottolinea l’importanza della vigilanza e delle azioni di polizia nella lotta contro la criminalità.
Il rinvenimento del fucile di precisione
Le modalità dell’operazione
I carabinieri di Castellammare di Stabia, nell’ambito del servizio operativo “Continuum Bellum 2”, hanno attuato un controllo mirato nell’area dei Monti Lattari e nel comprensorio stabiese. Questa operazione ha visto la collaborazione dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri di Calabria, un’unità specializzata nella lotta contro i fenomeni di criminalità organizzata.
Durante un’accurata ricognizione nella zona collinare di Madonna della Libera, i militari hanno setacciato ogni angolo, mostrando determinazione nel pòrrseguire la ricerca. Sotto una serie di sassi, hanno scoperto un tubo in PVC che ha destato la loro attenzione. All’interno di esso hanno trovato un’arma potenzialmente letale: una carabina calibro 300 Winchester Magnum, dotata di un mirino di precisione. È interessante notare che, nonostante il suo stato nuovo, l’arma risultava rubata già nel 2016.
Storicità dell’arma e il contesto criminologico
Questa tipologia di fucile ha una sinistra notorietà in relazione alle faide che hanno segnato la storia criminale della zona. Infatti, durante gli anni Ottanta e Novanta, il calibro 300 Winchester Magnum è stato utilizzato dalla camorra stabiese, in particolare durante lo scontro tra le famiglie D’Alessandro e Imparato, noto per la sua ferocia. La riemersione di un simile armamento fa sollevare seri interrogativi su quanto possa essere ancora attiva la criminalità organizzata nel territorio e quale sia il livello di preparazione e armamento a cui possono accedere.
Trasferimento al RIS e analisi balistica
Gli accertamenti in corso
Il fucile di precisione sequestrato è ora sotto la custodia dei carabinieri, che procederanno al trasferimento presso i Carabinieri per la Ricerca Scientifica . Qui, verrà condotto un approfondito esame balistico e biologico. L’obiettivo principale di queste analisi è quello di accertare se l’arma sia stata utilizzata in episodi criminosi precedenti, tra cui omicidi o altri reati gravi.
Il lavoro del RIS è cruciale per la raccolta di prove e per la ricostruzione della storia dell’arma. Attraverso l’analisi delle specifiche balistiche, sarà possibile confrontare eventuali proiettili recuperati da scene del crimine, contribuendo a una validazione più ampia delle indagini in corso e a un possibile inasprimento delle misure nei confronti dei responsabili.
Il futuro dell’operazione
L’operazione “Continuum Bellum 2” si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la criminalità organizzata in Campania e nella provincia di Napoli. Ogni ritrovamento di armi sofisticate rappresenta un passo in avanti nel tentativo di smantellare l’arsenale dei gruppi criminali. Le autorità continueranno a intensificare le operazioni mirate nel territorio e a lavorare in sinergia con le istituzioni locali per garantire un maggiore livello di sicurezza alla popolazione.