Sequestrati cuccioli maltrattati e venduti come cani di razza: tre indagati ad Alatri

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Sequestrati cuccioli maltrattati e venduti come cani di razza: tre indagati ad Alatri - Fonte: Fanpage | Gaeta.it

Un’operazione investigativa ha scoperchiato un inquietante traffico illecito di animali da compagnia ad Alatri, in provincia di Frosinone. I carabinieri hanno sequestrato cuccioli tenuti in condizioni disumane e venduti con false certificazioni. Le indagini hanno portato alla luce un sistema di frode che dava vantaggi economici a un medico veterinario, una coppia e i loro lidi commerciali nel mercato degli animali.

Le indagini e la scoperta del traffico illecito

Un’iniziativa congiunta del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale e del Nucleo Carabinieri Forestale di Frosinone, supportata dai medici veterinari dell’Asl, ha portato a risultati significativi nella lotta contro il traffico illecito di animali. Le indagini sono scaturite da una serie di segnalazioni da parte dei cittadini riguardo pratiche poco chiare nella vendita di cani provenienti da un’abitazione ad Alatri. Durante le operazioni di perquisizione, svolte il 13 settembre 2023, sono stati rinvenuti dodici cani e sei cuccioli a cui è stato imposto un blocco sanitario.

Le evidenze raccolte testimoniano un commercio clandestino ben organizzato. Gli indagati promettevano cuccioli di razza con documentazione e certificazione sanitaria apparentemente valide, ma in effetti rilasciate in modo irregolare e non veritiero. Questo strano connubio tra la coppia e il veterinario ha consentito di alimentare un mercato basato sulla fiducia, sfruttando le aspettative e la disponibilità economica delle famiglie che cercavano un nuovo amico a quattro zampe.

Condizione inaccettabile degli animali sequestrati

Le condizioni in cui erano tenuti i cuccioli sequestrati sono state descritte come inaccettabili. I cani erano rinchiusi in box angusti, privi di spazi adeguati per muoversi, e costretti a vivere tra escrementi e senza acqua potabile. Un intervento necessario per salvaguardare la loro salute e il loro benessere, che sottolinea l’importanza di monitorare da vicino le pratiche legate alla vendita di animali da compagnia.

Gli accertamenti veterinari a cui saranno sottoposti i cani sequestrati sono finalizzati a valutare la loro salute e a riconoscere eventuali malformazioni o malattie. La protezione degli animali in condizioni di maltrattamento è una priorità, e i risultati di queste indagini possono aprire nuovi orizzonti per normative più rigorose contro il maltrattamento degli animali.

Le accuse: frode e maltrattamento

Le accuse contro i tre indagati sono gravi e comprendono traffico illecito di animali da compagnia, frode in commercio e maltrattamento. La Procura di Frosinone ha avviato un procedimento penale, puntando a far luce su un’operazione che ha sfruttato la voglia e il desiderio delle persone di adottare un cucciolo. Il coinvolgimento di un veterinario in questo contesto torna a sollevare interrogativi sulla necessità di garantire una maggiore vigilanza nelle pratiche di registrazione e certificazione nella vendita di animali.

La vicenda non solo mette in luce la crudeltà subita dagli animali, ma anche la vulnerabilità di famiglie e persone che, fidandosi di chi dovrebbe tutelarli, hanno subito frodi e inganni. L’operazione ha quindi un doppio significato: da un lato la sofferenza di animali in condizioni deplorevoli e dall’altro la necessità di proteggere le famiglie da pratiche commerciali disoneste.

Dalle indagini potrebbero emergere altri complici o spuntare nuovi casi, gradualmente portando alla luce un scandaloso mercato sotterraneo spesso ignorato dalla società. Un problema che invita a una riflessione profonda sulla cultura del possesso degli animali e sulla responsabilità di chi decide di accoglierli nelle proprie case.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Armando Proietti

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