L’Inps ha aggiornato la procedura online dedicata alla Prestazione universale, il bonus mensile da 850 euro pensato per gli anziani con bisogno assistenziale gravissimo. Il cambiamento riguarda la domanda, che ora si compila più facilmente tramite il portale digitale. Si tratta di una misura sperimentale valida per il biennio 2025-2026, volta ad aiutare le persone con più di 80 anni in condizioni di fragilità. L’adeguamento mira a snellire le verifiche necessarie per concedere il sostegno economico.
La prestazione universale e i requisiti necessari per riceverla
La prestazione universale nasce dal decreto legislativo 29/2024, noto come decreto anziani, che prevede un aiuto economico mensile di 850 euro. Il beneficio sarà erogato dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, con la possibilità di supporto a soggetti di almeno 80 anni che si trovino in condizioni di bisogno assistenziale grave. Per ottenere il bonus, oltre all’età, i richiedenti devono dimostrare un Isee inferiore a 6.000 euro e ricevere l’indennità di accompagnamento.
Struttura del bonus e sue caratteristiche
La somma erogata non concorre alla formazione del reddito complessivo e non è soggetta a pignoramenti. È divisa in due parti: una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento, erogata secondo le consuete modalità, e una quota integrativa di 850 euro mensili, chiamata assegno di assistenza. Questa seconda parte è destinata a coprire le spese per un’assistenza domiciliare regolare, ad esempio una badante assunta in regola o servizi di assistenza sociale forniti da professionisti qualificati.
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Se l’assegno di assistenza non viene speso interamente o in parte per i costi indicati, l’Inps ritira la prestazione e chiede la restituzione delle somme già erogate. Questa norma garantisce che i fondi servano realmente a sostenere il lavoro di cura necessario agli anziani in difficoltà.
Come si compila il nuovo questionario “bisogno assistenziale gravissimo”
L’8 luglio 2025 l’Inps ha annunciato tramite il messaggio 2193 la riorganizzazione del questionario necessario per attestare il bisogno assistenziale gravissimo. L’aggiornamento interessa la sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” del portale online. L’obiettivo è rendere la compilazione più lineare e intuitiva, riducendo gli errori e migliorando l’efficienza delle verifiche.
Dettagli sul processo di compilazione del questionario
Il questionario aggiornato si apre chiedendo il numero di componenti del nucleo familiare, escluso il richiedente. Se la persona vive da sola, il valore da inserire è zero. Dopo l’inserimento di questo dato, vanno indicati nome, cognome e codice fiscale degli altri membri del nucleo. Se il codice fiscale non è presente negli archivi Inps, per esempio per cittadini extracomunitari senza codice fiscale, è possibile inserire la data di nascita e specificare la motivazione nell’apposito campo.
Dopo aver fornito l’anagrafica dei familiari, il sistema chiede se tra i componenti ci sono persone con disabilità. In caso positivo serve indicare la categoria di disabilità come definita nel precedente messaggio 4490/2024. Il sistema poi calcola automaticamente l’età utile per il punteggio in base ai criteri stabiliti dal medesimo messaggio.
Le domande del questionario sono strutturate in modo da richiedere solo risposte “Sì” o “No”. Solo quando si risponde “Sì” vengono attivate ulteriori richieste di dettagli. Per esempio, se viene indicato che il richiedente beneficia di assistenza domiciliare pubblica, compare un campo per specificare la frequenza settimanale del servizio, da 1 a 5 giorni.
Un’ulteriore domanda si attiva solo se nel nucleo familiare ci sono soltanto persone oltre i 70 anni: riguarda la presenza di soggetti estranei che assistono l’anziano. Questa selezione condizionale rende il questionario più fluido e diretto.
Nuove funzionalità per allegare documenti e gestire la rendicontazione spese
Il messaggio Inps 2193 introduce anche la possibilità di allegare direttamente alla domanda i documenti che comprovano le spese per l’assistenza. Questo serve a supportare la rendicontazione richiesta per la quota integrativa del bonus. I documenti accettati sono i contratti di lavoro, buste paga, fatture e ricevute delle spese sostenute per il lavoro di cura o i servizi professionali.
La procedura online permette di caricare questi documenti con un semplice clic, velocizzando l’invio e la gestione delle pratiche. Ogni allegato deve essere accompagnato da una dichiarazione in cui si attesta l’uso esclusivo delle somme della Prestazione universale per coprire quelle spese specifiche.
Gestione documentale e scadenze per l’invio
Per quanto riguarda gli arretrati, la documentazione va trasmessa entro 30 giorni dalla comunicazione dell’accoglimento della domanda. Per la gestione ordinaria delle spese invece è stabilito un calendario di invio trimestrale. Questa organizzazione aiuta a mantenere sotto controllo le spese sostenute e a verificare il corretto impiego dei fondi nel tempo.
L’aggiornamento dell’Inps punta a migliorare la trasparenza e a semplificare le procedure per chi richiede la Prestazione universale, bilanciando le esigenze di tutela degli anziani con una più agevole gestione delle pratiche amministrative.