Il dibattito in consiglio provinciale a trento si è acceso sulla selezione del nuovo direttore del museo del castello del buonconsiglio. Il vicepresidente achille spinelli ha letto una nota in cui chiarisce i motivi della revisione della rosa dei candidati, dopo che un errore nella documentazione aveva modificato il numero iniziale da 5 a 14. Nonostante la spiegazione, la risoluzione proposta dalle minoranze per sospendere e rifare la selezione è stata respinta.
L’errore materiale e la revisione della rosa dei candidati
achille spinelli ha definito quanto accaduto un “errore materiale” che ha coinvolto la documentazione amministrativa inviata al presidente della provincia. Il documento, infatti, conteneva un’imprecisione che non poteva essere nota al momento della sua firma e che ha richiesto l’inserimento automatico di ulteriori candidature. Questi nuovi nominativi, ha sottolineato spinelli, rispondevano comunque agli stessi standard richiesti dal bando e ai criteri di selezione stabiliti in precedenza.
L’errore ha fatto scattare una revisione tecnica della lista dei candidati, estendendola da 5 a 14 persone. La modifica, sempre secondo spinelli, è stata indispensabile per mantenere l’equità tra le candidature e non ha alterato i parametri di merito fissati inizialmente. In sostanza, lo staff aveva selezionato una rosa ristretta, ma la correzione dell’errore ha imposto di ampliare il numero per garantire pari opportunità a chi aveva i requisiti richiesti.
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La trasparenza e i confronti con altre procedure
spinelli ha anche sottolineato che, per altre procedure come quella al mart, simili interventi non si sono resi necessari. Tutta la documentazione inerente alla selezione è stata pubblicata online sul sito della provincia, per garantire trasparenza a cittadini e addetti ai lavori.
Tensioni in consiglio provinciale e la richiesta di sospendere la selezione
Nel corso della seduta di consiglio a trento, le opposizioni si sono schierate contro la versione della giunta. alessio manica, esponente del pd, ha chiesto una pausa di venti minuti per mettere a confronto i gruppi di minoranza e discutere le azioni da intraprendere. lucia maestri, sempre tra i membri dell’opposizione, ha richiesto ufficialmente alla giunta di sospendere il procedimento di selezione e di ricominciare l’intera procedura da capo.
La loro richiesta si basava sul sospetto che l’allargamento della lista dei candidati potesse avere influenze non chiare sull’esito finale. La maggioranza, tuttavia, ha respinto la mozione con 19 voti contrari e solo 13 favorevoli. La decisione ha chiuso la fase di dibattito e ha confermato la volontà di portare avanti la selezione senza una nuova apertura del bando o una revisione più profonda.
Scontro politico e visioni diverse
Questo scontro testimonia le diverse visioni in consiglio provinciale riguardo alla gestione dei musei e, in particolare, all’importanza di garantire processi trasparenti e condivisi in ambito culturale.
Il metodo di selezione e i criteri adottati per il museo del castello del buonconsiglio
La selezione del direttore è stata affidata a un organismo indipendente, previsto dalla legge sul personale della provincia autonoma di trento. Quest’ente ha esaminato i curricula ricevuti e ha preparato per ciascun candidato un profilo di competenze, sulla base dei parametri indicati nel bando. I documenti sono stati poi passati al dipartimento competente che ha stilato una prima lista di nomi da proporre all’organo che decide l’incarico.
In questo contesto l’errore materiale nella documentazione originaria ha costretto a rivedere la rosa dei candidati, come detto, per garantire a tutti quanti avessero i requisiti di presentarsi con pari condizioni. spinelli ha evidenziato che, nonostante la modifica, non sono stati cambiati i criteri di merito. L’obiettivo è stato mantenere una competizione basata su competenze e requisiti precisi, senza favorire nessuno.
L’intero processo, come ribadito dal vice presidente, è consultabile dal pubblico sul sito della provincia autonoma di trento. Questo passo risponde alla richiesta di trasparenza, rendendo accessibile ogni fase della selezione e dei relativi documenti. È un elemento importante per comprendere come la giunta e l’apparato amministrativo gestiscano nomine fondamentali per la gestione della cultura locale, con impatto significativo sulle istituzioni museali del territorio.
Le contestazioni da parte delle minoranze hanno portato all’attenzione pubblica la delicata questione della correttezza e della trasparenza nel sistema decisionale della provincia. Evidenziano anche quanto sia seguito ogni passaggio, soprattutto se riguarda posizioni apicali in enti come il museo del castello del buonconsiglio.