Sei nuovi ristoranti entrano nell'Unione Ristoranti del Buon Ricordo per il 2025

Sei nuovi ristoranti entrano nell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo per il 2025

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo cresce con sei nuove aggiunte nel 2025, portando a 115 locali che celebrano le tradizioni culinarie italiane e promuovono l’autenticità gastronomica.
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Sei nuovi ristoranti entrano nell'Unione Ristoranti del Buon Ricordo per il 2025 - Gaeta.it

Nel panorama gastronomico italiano, l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo continua a crescere. Con sei nuove aggiunte per il 2025, l’associazione ora conta 115 locali, di cui 11 situati all’estero in paesi come Giappone, Stati Uniti e vari stati europei. Fondata nel 1964, questa associazione si impegna a preservare e promuovere le tradizioni culinarie italiane, contrastando la standardizzazione dei gusti e la diffusione della cucina internazionale, spesso a scapito della ricca varietà locale. Ogni ristorante associato rappresenta un tesoro gastronomico, con un piatto-simbolo realizzato da artigiani di Ceramica artistica Solimene, che viene regalato a chi sceglie il Menu del Buon Ricordo. Scopriamo insieme queste nuove entità gastronomiche e le loro specialità uniche.

Nuove entrée dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Le nuove entrate dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo offrono ciascuna un’esperienza culinaria che celebra le tradizioni regionali. Le sei nuove aggiunte per il 2025 sono Trattoria Taiocchi di Curno, Ristorante & Enoteca Darì di Verona, Ristorante Regina Bistecca di Firenze, Pancrazio Locanda Cilentana di Castellabate, Ostaria Pignatelli di Napoli e Ristorante Taverna del Marchese di San Giorgio La Molara.

Ogni ristorante ha un piatto che rappresenta la propria identità culinaria. Alla Trattoria Taiocchi, si possono gustare i casoncelli di nonna Alda, un piatto che rievoca la tradizione bergamasca. Il Ristorante & Enoteca Darì è noto per il suo risotto all’Amarone della Valpolicella DOCG, un omaggio alla ricca tradizione veneta. In quanto al Ristorante Regina Bistecca, la specialità è la bistecca alla fiorentina di Chianina, mentre Pancrazio Locanda Cilentana propone spaghettoni al ragù di fico, un piatto che racchiude sapori unici. L’Ostaria Pignatelli presenta una pasta mista con patate e provola, mentre il Ristorante Taverna del Marchese offre una punta di petto di vitella marchigiana su crema di patate.

Le specialità culinarie e il loro significato

Ognuno dei piatti presentati dai nuovi membri del Buon Ricordo è una celebrazione della cultura gastronomica locale. La tradizione culinaria italiana è caratterizzata da ricette tramandate di generazione in generazione e da un’attenzione particolare per gli ingredienti freschi e di stagione. Gli chef dei singoli ristoranti sono custodi delle ricette tradizionali, spesso utilizzando tecniche storiche che mettono in evidenza i sapori autentici del territorio.

La Trattoria Taiocchi, per esempio, non è solo un ristorante, ma un luogo dove la storia e la tradizione si incontrano. La scelta di portare in tavola i casoncelli di nonna Alda offre una testimonianza delle esperienze culinarie passate, creando un legame tangibile con i ricordi di famiglia. Questi sapori, che possono sembrare antichi, sono serviti con un servizio caldo e accogliente, proprio perché si tratta di un’atmosfera familiare.

D’altra parte, il Ristorante & Enoteca Darì fonde la raffinatezza della cucina veneta con un ambiente affascinante. Il risotto all’Amarone, preparato con uno dei vini più pregiati della zona, rappresenta la perfetta combinazione di eleganza e sostanza. Ogni piatto racconta una storia, unendo i sapori locali con una presentazione che celebra la cultura gastronomica unica del territorio.

Novità e cambiamenti per il 2025

Per il 2025, alcuni ristoranti hanno deciso di rinnovare le loro specialità, rispettando lo statuto dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che permette un cambiamento periodico. In quest’ottica, l’Antica Osteria del Cerreto presenta un Carnaroli “stra”mantecato al Pannerone Lodigiano Carena con pere caramellate. Un’altra novità arriva dall’Albergo del Sole, che introduce un dolce, la Sabbiosa con crema al mascarpone, mentre il Ristorante M’Ama propone gnocchetti di Margherita. Infine, il Mori Venice Bar di Parigi presenta un piatto chiamato La Carabiniera, portando un tocco internazionale al legame con le tradizioni italiane.

Questi cambiamenti confermano l’impegno dei ristoranti nel mantenere viva la cultura gastronomica italiana, proponendo al contempo nuove creazioni che stimolano il palato e l’immaginazione. La ristorazione, per questa associazione, non deve solo preservare il passato, ma anche guardare al futuro, innovando senza dimenticare le radici.

L’importanza del Piatto del Buon Ricordo d’Oro

Dal 2023, l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo ha istituito il Piatto del Buon Ricordo d’Oro, assegnato a una figura emblematica nel mondo della ristorazione che mostra un impegno simile a quello dell’associazione. Per il 2024, il premio è stato attribuito alla Famiglia Santini del Ristorante Dal Pescatore di Runate, riconoscendo il loro lavoro nel preservare e valorizzare la cucina regionale italiana. Fin dal 1981, il ristorante è stato parte integrante della tradizione culinaria, guadagnandosi un posto d’onore nel panorama gastronomico nazionale.

La Cerimonia di premiazione, che ha visto la presenza del Presidente Cesare Carbone e del Segretario Generale Operativo Luciano Spigaroli, ha sottolineato l’importanza dei valori a cui si attiene l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. Questo riconoscimento non è solo un tributo, ma anche un modo per isolare le future generazioni di chef e ristoratori a continuare su questa strada.

Collaborazioni e partner

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo è affiancata da prestigiose realtà italiane che condividono la mission della valorizzazione del patrimonio gastronomico. Partner come Bellomo, Confagricoltura e il Consorzio Parmigiano Reggiano collaborano efficacemente a questa causa, contribuendo a creare un legame più forte tra i ristoranti associati e il settore agro-alimentare. Questa rete di supporto è fondamentale per garantire la qualità dei prodotti e la promozione di un turismo gastronomico consapevole.

Il Buon Ricordo ha già superato i sessant’anni di attività, durante i quali ha assunto un ruolo chiave nel panorama della ristorazione italiana, continuando a garantirne la qualità e la tradizione. Con un occhio attento al futuro, l’associazione intende mantenere viva l’eredità culinaria nazionale, rispondendo alle esigenze moderne senza perdere di vista il legame con il passato.

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