La recente scoperta di una villa romana nel sud del Wiltshire segna un nuovo capitolo nella storia archeologica del Regno Unito. Questa villa, risalente al periodo imperiale, rappresenta il primo esempio di grande dimensione finora documentato nella Valle di Chalke. La scoperta è il risultato di un progetto di scavo che ha visto la collaborazione di oltre 60 volontari locali, sotto la guida del Dr. David Roberts, docente senior presso l’Università di Cardiff, e Teffont Archaeology. Il progetto ha ricevuto un sostegno finanziario dal National Heritage Lottery Fund, nell’ambito del Chase & Chalke Landscape Partnership Scheme.
La villa romana: dimensioni e caratteristiche distintive
Il sito archeologico scoperto si estende per oltre 35 metri e conserva diversi edifici, ognuno con specifiche funzionalità . Tra le strutture rivelate, una grande vasca termale emerge come evidenza del lusso romano, assieme a un fienile a più piani e una potenziale piscina all’aperto, caratterizzata da un pavimento in cemento. Questi elementi suggeriscono che la villa fosse non solo una semplice residenza, ma un vero e proprio centro di benessere e rappresentanza per la famiglia che vi abitava.
L’aspetto decorativo della villa non è da meno: sono stati rinvenuti mosaici con intricati motivi geometrici, che decoravano le stanze e riflettevano la sofisticazione culturale dei suoi abitanti. La qualità dei mosaici fa ipotizzare che i proprietari della villa appartenessero a una famiglia di alto rango sociale, tipica della nobiltà dell’epoca romana. Accanto ai mosaici, numerosi altri reperti di valore sono stati portati alla luce, come colonne in pietra e intagli in legno, che evidenziano la ricchezza della famiglia romana.
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La Dr. Denise Wilding, co-direttrice del progetto, ha rimarcato l’importanza di queste scoperte, che si presentano tra i rari esempi di siti di status elevato nella regione, la quale non era stata oggetto di scavi sistematici per decenni.
Coinvolgimento della comunità e attività di volontariato
Un aspetto distintivo di questo progetto archeologico è rappresentato dal coinvolgimento attivo della comunità locale. I volontari hanno potuto lavorare fianco a fianco con archeologi, imparando tecniche di scavo e analisi, un’opportunità che ha arricchito il loro bagaglio di conoscenze. Il manager del progetto, Rob Lloyd, ha sottolineato come questa esperienza abbia avuto effetti positivi sul benessere dei partecipanti, fornendo loro non solo una nuova prospettiva sul patrimonio storico, ma anche la possibilità di contribuire attivamente al processo di scoperta e conservazione.
Durante l’estate, sono state proposte diverse opportunità di volontariato archeologico, coinvolgendo centinaia di residenti e permettendo loro di acquisire familiarità con le tecniche di scavo. Questo approccio ha svolto un ruolo cruciale nell’aumentare la consapevolezza tra i residenti riguardo l’importanza della preservazione della storia locale.
La scoperta della villa non solo ha messo in luce un importante sito archeologico, ma ha anche evidenziato la sinergia tra professionisti e comunità nel valorizzare e proteggere il patrimonio storico. Le attività di scavo continueranno, con l’obiettivo di assicurare che questo straordinario sito venga tutelato e studiato per le future generazioni.