Un’operazione dei carabinieri della Stazione di Roma Casalotti ha portato alla clamorosa scoperta di una discarica abusiva di circa 1500 metri quadrati a Casal Selce. La missione, mirata al contrasto del degrado urbano, ha evidenziato una situazione allarmante: svariati tonnellate di rifiuti abbandonati e incursioni nel terreno privato. L’indagine ha portato alla denuncia di un uomo di 65 anni, fortemente indiziato di gestire i rifiuti in modo illecito.
La situazione della discarica abusiva
I carabinieri hanno trovato nell’appezzamento di terreno del 65enne un accumulo di materiali di risulta edile che rispecchiano un chiaro abbandono e mancata gestione dei rifiuti. Questi materiali, spesso derivati da costruzioni o ristrutturazioni, non solo deturpano l’ambiente ma rappresentano anche un rischio per la salute pubblica e l’ecosistema locale. Il ritrovamento comprende, tra l’altro, circa 100 prodotti elettronici ed elettrodomestici, i cui sistemi di smaltimento sono regolati da normative specifiche. Si parla di televisioni, computer, stampanti, ma anche di elettrodomestici di maggiore dimensione come lavatrici e frigoriferi.
Il ritrovamento riguarda anche diverse tipologie di arredi, tra cui materassi e divani. Questo tipo di rifiuti è particolarmente problematico poiché, se non smaltito correttamente, può rilasciare sostanze tossiche nel terreno e nelle falde acquifere. Oltre ai mobili, sono state rinvenute circa 30 porte da interno e circa 1000 elementi in plastica, testimonianze di una pratica di accumulo e abbandono tanto irresponsabile quanto pericolosa.
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I rifiuti speciali e pericolosi
Particolarmente preoccupante è la presenza di rifiuti speciali e pericolosi all’interno della discarica. Tra i materiali sequestrati vi erano 10 batterie per auto e circa 30 pneumatici, entrambi considerati rifiuti pericolosi in quanto contengono sostanze in grado di inquinare gravemente il suolo e l’ambiente circostante. Le batterie, in particolare, possiedono acidi e metalli pesanti che possono infiltrarsi nel terreno e causare danni irreversibili all’ecosistema.
È cruciale sottolineare che, per legge, la gestione e lo smaltimento di questi rifiuti devono seguire procedure specifiche, previsti da normative ambientali molto rigide. La scoperta di tali rifiuti in un contesto di abbandono suggerisce una violazione diretta delle normative riguardanti la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Azioni legali e conseguenze
Dopo aver completato l’operazione di sequestro, le autorità competenti hanno proceduto a inviare un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica. Questo documento conterrà tutte le evidenze raccolte, con l’intento di intraprendere azioni legali nei confronti del 65enne denunciato.
Il sequestro dell’area è stato immediato e necessiterà di interventi per la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti. Le operazioni di ripristino dell’area richiederanno risorse notevoli, non solo per il trasporto e il corretto smaltimento dei rifiuti, ma anche per garantire che il terreno venga riportato a uno stato idoneo per future attività . Le operazioni saranno monitorate attentamente per prevenire nuovi atti di degrado.
L’operazione è un chiaro segnale dell’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare non solo la gestione illecita dei rifiuti, ma anche in un più ampio contesto di tutela ambientale e culturale del territorio.