Due telefoni cellulari sono stati rinvenuti all’esterno del carcere minorile di Nisida, situato a Napoli. Gli apparecchi mobili sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria dopo essere stati trovati all’interno di un pacco di biscotti. Questo episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al controllo interno della struttura, con insinuazioni sul possibile coinvolgimento di terze persone nell’introduzione illecita dei dispositivi.
Circostanze del rinvenimento
Il ritrovamento dei cellulari è avvenuto nel campetto di calcio che si trova nelle vicinanze del carcere minorile. Gli agenti addetti alla sorveglianza hanno notato il pacco di biscotti sospetto e, dopo un’accurata ispezione, hanno scoperto al suo interno i due telefoni. Questo episodio mette in evidenza il continuo problema legato all’introduzione di strumenti di comunicazione non autorizzati nelle strutture penitenziarie, un fatto che non solo infrange le regole interne, ma pone anche interrogativi sulla sicurezza generale del carcere.
La Polizia Penitenziaria sta ora indagando su come i telefoni siano stati introdotti nell’area del carcere e sta analizzando la possibilità che persone esterne possano essersi coinvolte. Le segnalazioni di simili attività illecite non sono rare, e le autorità penitenziarie devono affrontare la sfida di prevenire tali situazioni, che potrebbero compromettere la qualità della gestione e della sicurezza all’interno.
Ruolo del personale dell’istituto penale
Il personale del carcere di Nisida è stato lodato per il suo impegno nella vigilanza e nella gestione della sicurezza all’interno della struttura. Il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio, insieme a Giuseppe Moretti, presidente dell’associazione, hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai dipendenti del carcere, che operano quotidianamente per mantenere un ambiente controllato e sicuro. La loro attività non si limita a garantire l’ordine, ma si estende all’aspetto rieducativo, un principio fondamentale in un istituto penale minorile.
Tuttavia, Auricchio e Moretti hanno messo in guardia sull’urgenza di migliorare le misure di sicurezza. Hanno evidenziato la necessità di potenziare la schermatura delle sezioni, suggerendo che questa debba essere preceduta da una valutazione dei rischi. Altrettanto rilevanti sono state le loro indicazioni sull’importanza di intensificare le attività di controllo e prevenzione per evitare il ripetersi di eventi simili.
Necessità di adeguamenti organici
I due sindacalisti hanno insistito sulla necessità di un adeguamento degli organici all’interno della Polizia Penitenziaria, in conformità con le piante organiche vigenti. Questo è visto come un passo fondamentale per migliorare l’efficacia delle operazioni di controllo e per assicurare che il personale possa far fronte a situazioni complesse, come quella dell’introduzione non autorizzata di telefoni cellulari.
L’adeguamento degli organici, inoltre, richiede particolare attenzione al mix di genere nel personale, sottolineando l’importanza di avere agenti maschili nella funzione di assistenti. Questa richiesta rispecchia le preoccupazioni generali sull’idoneità della forza lavoro e sulla necessità di garantire che ogni membro del personale sia adeguatamente preparato e supportato per affrontare le sfide quotidiane che si presentano nell’ambito della sicurezza penitenziaria.
Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Sara Gatti