Scontro tra il tifo romano e la dirigenza americana: Gasparri critica i Friedkin dopo la sconfitta

Scontro tra il tifo romano e la dirigenza americana: Gasparri critica i Friedkin dopo la sconfitta

I tifosi della Roma esprimono delusione dopo la sconfitta contro il Bologna, criticando la dirigenza americana e chiedendo un cambio radicale, con Claudio Ranieri come possibile nuovo allenatore.
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Scontro tra il tifo romano e la dirigenza americana: Gasparri critica i Friedkin dopo la sconfitta - Gaeta.it

La delusione dei tifosi giallorossi si fa sentire sempre più forte, soprattutto dopo la recente sconfitta della Roma contro il Bologna. Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato e appassionato sostenitore della squadra, sottolinea l’insoddisfazione verso la proprietà americana, accusata di mancare di amore per la città e per i tifosi. In questo clima di crisi sportiva, si fa strada la richiesta di un cambiamento radicale a livello dirigenziale e tecnico.

L’amarezza dei tifosi e la critica alla dirigenza

Gasparri non si tira indietro e mette in luce la sua frustrazione verso i Friedkin, una famiglia americana che ha acquisito la Roma ma ora sembra non rispettare la passione e la cultura calcistica della città. “Abbiamo vissuto altri momenti difficili, ma quelli appartenevano a un passato remoto,” afferma Gasparri, richiamando episodi storici di tensione tra la tifoseria e gli arbitri. La recente sconfitta ha portato a un ulteriore esonero tecnico, stavolta di Ivan Juric, che ha preso le redini dell’allenamento in un periodo particolarmente turbolento. In questo contesto, l’ex ministro chiede una maggiore attenzione e responsabilità da parte della dirigenza.

La crisi della squadra, secondo Gasparri, è iniziata dopo l’uscita di scena di José Mourinho e di altri cambiamenti poco condivisi, come l’uscita di Daniele De Rossi, che aveva la potenzialità di diventare un allenatore ben accolto dai tifosi. Il passaggio di testimone a Juric è considerato una scelta sbagliata, con Gasparri che sottolinea la necessità di risposte più coerenti e rispettose nei confronti dei supporter che amano incondizionatamente la loro squadra.

La proposta di un nome noto per la panchina

In un momento di grande confusione, l’idea di richiamare Claudio Ranieri come allenatore prende piede. Gasparri elogia l’esperienza e l’amore di Ranieri per la Roma, descrivendolo come una figura capace di portare stabilità e rinnovamento morale. L’ex allenatore rappresenta una sorta di faro per la tifoseria, un simbolo di passione e competenza. Dall’altra parte, la candidatura di Roberto Mancini viene bocciata senza mezzi termini, con Gasparri che sottolinea il suo passato recente in nazionale come un segnale di poco attaccamento ai valori giallorossi.

Ranieri, secondo Gasparri, rispecchia i valori autentici della Roma, e il richiamo al suo nome non è casuale. La tifoseria sente la necessità di rimettere al centro le proprie radici e l’affetto per la squadra. Portare Ranieri sulla panchina giallorossa potrebbe essere la risposta per uscire da questa spirale negativa. Non si tratta solamente di risultati sportivi, ma di riconnettere il club con i suoi tifosi, ricreando un legame profondo e duraturo.

Il futuro della Roma e il ruolo dei tifosi

Con la crisi che non accenna a risolversi, Gasparri si interroga su quale possa essere il futuro della Roma e sul ruolo attivo che i tifosi potrebbero avere in questa transizione. In un attimo di ironia, l’esponente di Forza Italia parla della possibilità di una colletta tra i tifosi stessi per sostenere la squadra in difficoltà. Questo evidenzia non solo la frustrazione, ma anche la volontà di non lasciare che la situazione sfugga di mano.

La proposta di coinvolgere i supporter in una sorta di azione collettiva segnala un desiderio di mobilitazione e responsabilità condivisa. Gasparri si fa portavoce di un malcontento generale, invitando i Friedkin a riflettere seriamente sul loro impegno nei confronti della Roma e della sua tifoseria. La speranza di una ripartenza è ancora viva, a patto che ci siano scelte lungimiranti e rispettose del patrimonio storico e culturale del club che rappresentano.

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