Scomparsa di Mirella Gregori: le dichiarazioni dell'amica durante le indagini

Scomparsa di Mirella Gregori: le dichiarazioni dell’amica durante le indagini

La testimonianza di Simona Bernardini sulla scomparsa di Mirella Gregori rivela relazioni complesse e interrogativi sulle indagini, evidenziando la mancanza di attenzione da parte delle autorità all’epoca.
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Scomparsa di Mirella Gregori: le dichiarazioni dell'amica durante le indagini - Gaeta.it

La scomparsa di Mirella Gregori, che risale a molti anni fa, continua a suscitare domande e a richiedere chiarezza. Simona Bernardini, un’amica di Mirella, ha offerto un resoconto interessante nel corso di un’audizione della Commissione bicamerale di inchiesta. Le sue parole sono state utili per ricostruire gli eventi che hanno preceduto la scomparsa e le relazioni interpersonali coinvolte.

Le relazioni tra Mirella e Sonia De Vito

Simona Bernardini ha chiarito che non esisteva un legame immediato tra la scomparsa di Mirella e quella di Emanuela Orlandi. Durante l’audizione, ha enfatizzato che Sonia De Vito era la persona che più di tutti vedeva Mirella nella vita quotidiana, ma non si è avventurata a fare giudizi sul loro rapporto. Secondo Bernardini, non c’era nulla di preoccupante nella condotta di Mirella, anche se Fabio Massimo, un conoscente, potrebbe aver fatto qualche commento banale. Mirella non ha mai mostrato segni di preoccupazione per questi apprezzamenti.

Bernardini ha ricordato di aver visto Mirella a scuola il sabato prima della sua scomparsa, e ha confermato che non c’era nulla di strano nel loro comportamento. Erano tornate a casa tranquille e non c’erano stati segnali di allerta. Queste dichiarazioni pongono un’interrogativo sulle percezioni esterne riguardanti il benessere di Mirella prima della sua scomparsa.

Gli eventi della giornata della scomparsa

Durante l’audizione, Simona ha ricostruito i momenti cruciali della giornata in cui Mirella è scomparsa. Ha detto che Sonia, dopo essere entrate in un bar, aveva commentato che Mirella si era comportata in modo avventato, decidendo di dirigersi verso Villa Torlonia. Quel giorno, Mirella doveva incontrarsi con Giovanna, membro del loro gruppo di amici, per scambiare un regalo. La segnalazione fatta da sua madre riguardava una chiamata ricevuta alle 15:30, ma non ci sono state più notizie di Mirella da quel momento.

Bernardini ha parlato anche delle preoccupazioni di Mirella per la madre, che soffriva di problemi cardiaci e a cui spesso comunicava ogni spostamento. Questo aumenta l’ansia e il mistero riguardo alla sua scomparsa, poiché era insolito per lei non avvisare la madre. La piccola squadra di amici, composta da Bernardini, Giovanna e Cinzia, ha tentato di raccogliere informazioni sul suo conto, ponendo particolare attenzione al bar di Sonia.

I rapporti e le impressioni sulle indagini

Simona ha anche menzionato un potenziale risentimento da parte di Sonia nei confronti di Mirella, ipotizzando una gelosia, sebbene sottolineasse che le due ragazze fossero amiche e si conoscessero bene. Indicativa è stata la sua affermazione che, nei giorni successivi alla scomparsa, non ha avuto comunicazioni con Sonia, facendo emergere una certa distanza nei loro rapporti. Una riflessione importante di Bernardini è stata che Mirella potrebbe aver rifiutato le avances di qualcuno, suggerendo che ci potessero essere dinamiche più complesse dietro la sua scomparsa.

Infine, Simona ha espresso un’importante osservazione riguardo alla gestione delle indagini all’epoca, sottolineando la mancanza di attenzione e di zelo. Ha affermato che, poiché Mirella era una persona semplice, non era giusto considerare il suo allontanamento come una comune “ragazzata”. La sua testimonianza aggiunge un ulteriore layer di complessità al caso e pone interrogativi sulla risposta delle autorità, che potrebbero non essere state sufficientemente preparate ad affrontare una situazione così delicata.

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