Lo sciopero di quattro ore dei dipendenti tua in Abruzzo ha messo in evidenza ancora una volta problemi irrisolti che gravano sia sui lavoratori sia sul servizio ai cittadini. Il blocco è previsto dalle 9 alle 13 e interessa il personale aderente a cgil, cisl, uil e faisa cisal. La protesta nasce da una vertenza aperta a dicembre 2024 che, nonostante varie fasi di confronto con istituzioni e azienda, non ha portato a risultati concreti.
Le ragioni della protesta e le tensioni tra azienda e sindacati
La mobilitazione è esplosa dopo mesi di trattative che hanno coinvolto la prefettura di chieti e la regione abruzzo senza trovare una soluzione condivisa. I rappresentanti sindacali sottolineano che l’azienda tua resta ferma sulle posizioni legate a una gestione rigida dei costi, soprattutto quelli del personale viaggiante. Andrea mascitti, segretario della fit cisl, ha rimarcato come il continuo aumento dei turni di lavoro stia compromettendo il riposo e la sicurezza di chi conduce i mezzi. Questi cambiamenti hanno ripercussioni anche sulla qualità del servizio percepita dagli utenti.
Mascitti sui costi e manutenzione
Mascitti ha insistito sul fatto che bisognerebbe lavorare su altre voci di spesa, come la manutenzione dei mezzi, che è esternalizzata, mentre i ricavi da traffico non sembrano sufficienti a coprire i costi. Il dato più allarmante arriva dall’evasione, confermata dall’alta quantità di verbali elevati, che testimonia come la situazione sia peggiorata negli ultimi mesi senza interventi seri.
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La questione dei subappalti e la rimodulazione dei turni: le critiche sindacali
Vincenzo marcotullio, segretario della uil trasporti, ha posto l’attenzione su quattordici punti dell’accordo non rispettati che hanno portato allo sciopero. Il confronto era iniziato il 17 dicembre 2024 e la protesta è stata rinviata a causa della visita della nave vespucci ad aprile 2025. Il nodo principale riguarda i subappalti e la gestione unilaterale dei turni di servizio. L’azienda, secondo marcotullio, riformula i turni senza un confronto reale con i lavoratori, mentre le finte aperture nelle trattative non portano cambiamenti concreti.
Marcotullio sulle critiche economiche
Marcotullio ha denunciato inoltre che l’uso di servizi subappaltati crea una forma di dumping salariale. L’azienda risparmia non assumendo personale proprio, ma ricava circa tre milioni di euro che però non si riflettono in un bilancio sostenibile. Il bilancio annuale si chiude con pochi margini positivi nonostante questi risparmi, una situazione che lascia molte domande aperte sulla trasparenza e la gestione economica di tua.
Lavoro precario e condizioni salariali: le difficoltà dei part time e precari
Aurelio di eugenio, segretario della filt cgil, ha puntato l’attenzione sulle condizioni dei lavoratori in regime di part time o precariato. I turni coprono fasce orarie che vanno dalle prime ore del mattino fino a sera, un ritmo che pesa molto su chi ha già contratti instabili. La riduzione oraria imposta con l’ultima riorganizzazione ha peggiorato la situazione di chi guadagna in media meno di mille euro al mese, con tagli che superano i 200 euro mensili.
Questi lavoratori, già sotto pressione, stanno abbandonando l’azienda per cercare condizioni migliori altrove. Di Eugenio ha chiarito che tua, pur essendo un’azienda pubblica, non può trattare così chi impiega risorse per garantire il trasporto pubblico. Lo sfruttamento dei precari appare come un problema strutturale che compromette la qualità del lavoro e dei servizi offerti.
La sicurezza sui mezzi e le promesse non mantenute
Luciano lizzi della faisa cisal ha ribadito che sul fronte sicurezza non ci sono stati progressi significativi. Da tempo sono annunciati interventi per migliorare le condizioni sui mezzi e tutelare sia gli autisti che i passeggeri, ma le installazioni previste non sono mai state completate. Le mancate operazioni riguardano apparecchiature e dispositivi capaci di garantire maggiore protezione contro episodi di violenza o incidenti.
Il problema della sicurezza riguarda non solo il personale viaggiante ma tutti i cittadini che utilizzano il servizio tua. La mancanza di interventi concreti alimenta un clima di sfiducia verso l’azienda e fa crescere il senso di insicurezza nelle persone. Non solo disservizi, quindi, ma anche un ambiente di lavoro rischioso che non trova risposte adeguate dall’azienda né dalle istituzioni coinvolte.
Tensioni e richieste sindacali
Lo sciopero previsto per la mattinata conferma uno stato di tensione che persiste da mesi e che coinvolge un numero crescente di lavoratori. Le richieste delle sigle sindacali insistono sulla necessità di cambiare la gestione dei turni, porre fine ai subappalti pirata, tutelare il lavoro di chi ha contratti fragili e risolvere i problemi di sicurezza rimasti aperti da troppo tempo. Al momento, l’assenza di un accordo lascia aperto il conflitto nel trasporto pubblico abruzzese.