Il 13 dicembre 2024, un’importante mobilitazione si terrà a Lanciano, coinvolgendo il personale dell’appalto CUP della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti. La decisione di scioperare segue la rottura delle trattative tra i rappresentanti sindacali e l’azienda, che si è verificata durante gli incontri ufficiali svoltisi presso la Prefettura di Chieti e in sede sindacale. La situazione, già precaria, rischia di aggravarsi ulteriormente a causa delle ultime misure proposte dal consorzio CUP Abruzzo, legato all’appalto dei servizi.
Le cause dello sciopero: trattative interrotte
Il contesto che ha portato a questa decisione è complesso e caratterizzato da un clima di crescente tensione tra le organizzazioni sindacali e la direzione della ASL. Le aperture iniziali della ASL, che includevano la riapertura degli sportelli di Orsogna e Chieti Scalo, sembravano promettere una distensione della situazione. Tuttavia, il consorzio CUP Abruzzo ha comunicato l’intenzione di ridurre le ore lavorative di ciascun operatore sanitario, un passo considerato inaccettabile dai sindacati.
In particolare, l’azienda prevede una diminuzione degli orari di lavoro di circa 2 ore e 20 minuti per i 128 lavoratori coinvolti. Questa mossa non solo contraddice l’accordo sindacale siglato lo scorso 15 febbraio, ma mette anche a rischio il già fragile equilibrio dei servizi sanitari offerti nella regione. I sindacati, tra cui Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e Uiltucs, hanno denunciato da tempo una condizione di lavoro deteriorata e un sistema sanitario che ha subito tagli significativi negli ultimi anni.
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Le richieste dei lavoratori e la situazione dei servizi sanitari
La decisione di incrociare le braccia da parte dei lavoratori del CUP non è solo una questione economica. Si tratta di una protesta contro il depotenziamento di un servizio pubblico già in difficoltà. Le organizzazioni sindacali sottolineano la criticità della situazione in cui versano i servizi della Sanità Pubblica Abruzzese. Questi, già ridotti all’osso e sottoposti a continui tagli, sono essenziali per garantire assistenza e supporto alla popolazione.
Il presidio del 13 dicembre, che avrà luogo alle 10:00 davanti all’ingresso dello sportello CUP dell’Ospedale di Chieti, rappresenta un’occasione fondamentale per i lavoratori per far sentire la propria voce. È previsto che una delegazione dei manifestanti venga ricevuta dalla Direzione della ASL per discutere le problematiche attuali e cercare risposte certe sul loro futuro professionale. La speranza è quella di trovare un terreno comune che consenta di preservare la qualità dei servizi offerti e garantire la sicurezza dei posti di lavoro.
Le reazioni della comunità locale e l’importanza del servizio CUP
La questione dello sciopero del personale CUP non coinvolge solo i lavoratori, ma ha ripercussioni dirette sulla comunità locale. La riduzione del personale e degli orari di funzionamento degli sportelli influisce sull’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie. L’incertezza riguardo ai servizi resi dal CUP apre interrogativi su come questi cambiamenti possano colpire la salute e il benessere della popolazione abruzzese.
La comunità mostra un crescente sostegno ai lavoratori, comprendendo che un servizio CUP efficace è vitale per garantire l’accesso alle cure e per snellire il carico di lavoro degli ospedali. I cittadini si trovano a fronteggiare già una situazione difficile, fatta di lunghe attese e difficoltà a ottenere appuntamenti per visite specialistiche. La protesta del 13 dicembre diventa così un’importante chiamata all’azione, non solo per i dipendenti coinvolti, ma per l’intera popolazione.
Tale mobilitazione può fungere da catalizzatore per attirare l’attenzione sulla necessità di migliorare i servizi sanitari in Abruzzo e garantire che le risorse siano adeguatamente allocate a favore di una Sanità integrata e accessibile per tutti.