Negli ultimi mesi molti utenti vulnerabili del servizio elettrico hanno l’opportunità di cambiare regime tariffario e risparmiare centinaia di euro sulle bollette. Questa possibilità però scade il prossimo 30 giugno. Anche in vista di una riforma della bolletta, prevista per il 1° luglio, il tema delle tariffe energetiche per i cittadini più fragili torna sotto i riflettori.
Cosa cambia per gli utenti vulnerabili nel servizio a tutele graduali
Il servizio a tutele graduali è un regime introdotto per aiutare gli utenti vulnerabili dell’energia elettrica, cioè persone con più di 75 anni, chi percepisce bonus sociali o ha disabilità, o ancora chi vive in strutture abitative d’emergenza. Attualmente queste categorie comprendono circa 11,8 milioni di persone in Italia. Di questi, più di 8 milioni sono passati al mercato libero, mentre oltre 3 milioni rimangono serviti dal regime di maggior tutela.
Il passaggio alle tutele graduali conviene perché permette di ottenere tariffe più basse. Questo avviene tramite aste tra operatori, che fissano prezzi competitivi rispetto al mercato libero o maggior tutela. Secondo Assoutenti, passando a questo regime si può risparmiare in media circa 113 euro all’anno per ogni utenza.
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La scadenza per accedere a questo passaggio è fissata al 30 giugno 2025. Dopo quella data, gli utenti vulnerabili che non sono ancora migrati al servizio a tutele graduali perderanno la possibilità di ridurre i costi nelle prossime bollette. Il blocco interesserà oltre 3 milioni di clienti ancora nel regime di maggior tutela.
Rischi economici legati alla scadenza del 30 giugno
Se l’opportunità di passare al servizio a tutele graduali non verrà prorogata, si calcola che gli utenti vulnerabili perderanno un risparmio complessivo di circa 1,3 miliardi di euro l’anno. Si tratta di una cifra significativa, tenuto conto del numero di famiglie coinvolte e delle difficoltà economiche che affrontano.
Per questo motivo Assoutenti ha chiesto al governo di spostare la scadenza al marzo 2027, termine previsto per la fine del regime di tutele graduali. La richiesta arriva anche da un emendamento al Dl Bollette, promosso dal deputato Alberto Luigi Gusmeroli, che punta a tutelare meglio le fasce più fragili fino al termine naturale del sistema.
Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha sottolineato che “limitare il passaggio al 30 giugno non ha senso. Gli utenti più deboli sono quelli che più dovrebbero beneficiare delle tariffe calmierate, ma rischiano proprio di perderle per mancanza di tempo o informazioni.”
Arrivo di uno “scontrino” più chiaro dal 1° luglio per la bolletta energia
Dal 1° luglio 2025 entra in vigore una riforma importante per le bollette di luce e gas. La fattura si trasformerà in un documento più semplice e diretto, definito come “scontrino dell’energia”. Questa novità ha l’obiettivo di rendere più facile per i consumatori capire quanto pagano e per cosa.
La struttura della bolletta sarà più chiara, con indicazioni più esplicite sui consumi, costi e bonus eventualmente applicati. Questo cambiamento riguarda tutti gli utenti, ma avrà un rilievo particolare proprio per chi ha bisogno di consultare velocemente le voci della spesa energetica.
Il nuovo formato è atteso come un passo avanti per favorire maggiore trasparenza e consapevolezza nelle bollette, che negli anni passati sono state spesso criticate proprio per la complessità e la confusione.
Impatto atteso sulle famiglie e sui consumatori
L’introduzione del servizio a tutele graduali e la nuova bolletta arrivano in un momento in cui molte famiglie italiane si trovano a fare i conti con costi energetici elevati. Le possibilità di risparmio sono considerate fondamentali per chi si trova in condizioni economiche difficili o con particolari fragilità.
Assoutenti ricorda che la platea dei soggetti vulnerabili che gli operatori energetici devono tutelare è molto ampia e conta ormai quasi 12 milioni di italiani. Questi cambiamenti normativi cercano di sostenere in modo concreto questa fetta di popolazione.
Alla scadenza del 30 giugno molti anziani, persone con disabilità e beneficiari di bonus rischiano di perdere l’accesso a condizioni tariffarie più basse. Anche per questo, in queste settimane associazioni e rappresentanti degli utenti stanno alzando la voce per ottenere una proroga e per assicurare una maggiore chiarezza nella fase di passaggio ai nuovi contratti.
Il paese osserva con attenzione l’evolversi di queste misure, dato che il costo dell’energia ha incidenza diretta sulla qualità della vita e sulle spese familiari. Restare informati e saper sfruttare i cambiamenti può fare la differenza per chi ha meno risorse.