La città di sestri levante accoglie un progetto dedicato a celebrare la memoria dell’emigrazione italiana attraverso una targa interattiva. L’iniziativa, promossa dal Museo nazionale dell’emigrazione italiana , mira a far rivivere storie di emigranti famosi sfruttando la tecnologia dei QR code. La prima targa sarà inaugurata alla fine di maggio, raccontando la vicenda di Stefano Fortunato, un emigrante genovese divenuto punto di riferimento nel calcio argentino.
Il progetto “il civico delle radici” e la memoria dell’emigrazione
Il progetto “Il civico delle radici” si propone di trasformare le abitazioni legate agli emigranti in protagoniste del racconto storico. Attraverso una targa dotata di QR code, i visitatori possono ascoltare storie narrate in presa diretta, valorizzando le radici degli italiani lontani da casa. Questo metodo interattivo consente di mantenere viva la memoria collettiva, fornendo un accesso immediato a vicende spesso sconosciute o dimenticate.
La collaborazione tra il Mei e Italea Liguria ha dato vita a questo strumento che intende ampliare il racconto dell’emigrazione, non come un evento del passato ma come storia ancora presente nelle comunità italiane. Le abitazioni di emigranti diventano così “narratori”, proponendo un modo originale per conoscere chi ha lasciato il paese in cerca di un futuro diverso, spesso segnato da difficoltà ma anche da grandi trionfi.
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Stefan fortunato, da sestri levante al cuore del calcio argentino
A sestri levante sarà ricordato Stefano Fortunato, nato a Genova e partito per l’Argentina nel 1884. Qui divenne Esteban Fortunati, figura chiave per la fondazione del River Plate, uno dei club più prestigiosi del calcio argentino. La sua figura è legata a campioni come Alfredo Di Stefano e Gonzalo Higuain, che hanno reso famosa questa squadra nel mondo.
La targa dedicata a lui, intitolata “Il socio n. 4, Esteban Fortunati: una vita per il River”, offre una narrazione curata dal Mei in collaborazione con Italea Liguria. La voce che accompagna la storia è quella dell’attore Massimo Wertmüller, mentre i testi sono a cura di Maria Grazia Lancellotti. Questo racconto audio permette di ripercorrere le tappe della vita di Fortunati, dal suo viaggio nel piroscafo fino al ruolo fondamentale nel calcio argentino.
Cerimonia di inaugurazione e ruolo del museo nazionale dell’emigrazione italiana
L’evento di posa della targa si svolgerà presso l’atrio del MuSel, il museo di sestri levante, in concomitanza con il compleanno del River Plate, a fine maggio. Prima dell’affissione sarà organizzata una conferenza per approfondire il progetto e il significato della memoria migratoria attraverso strumenti digitali.
Paolo Masini, presidente del Mei, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa e il ruolo di sestri levante come prima città italiana a ospitare la targa. “L’obiettivo è di estendere il progetto ad altre località, consentendo a palazzi e abitazioni di raccontare storie di italiani che hanno lasciato l’Italia, contribuendo a costruire comunità e leggende altrove.”
Le targhe parlanti si inseriscono in un contesto più ampio di valorizzazione della storia e della cultura dell’emigrazione. Il museo rappresenta un punto di riferimento per chiunque voglia conoscere il legame tra il passato italiano e la diffusione degli emigranti nel mondo. Questo ricordo digitale aiuta a mantenere viva quella parte di identità spesso trascurata.
Il contributo di italea liguria e il sostegno istituzionale
Il sostegno di Italea Liguria e il finanziamento del progetto rientrano nel programma Pnrr del ministero della cultura, focalizzato sul turismo legato alle radici familiari e culturali degli italiani sparsi all’estero. L’iniziativa si estende fino al 2025, grazie anche al contributo di NextGenerationEU, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio migratorio italiano sul territorio nazionale e oltre.
Il sindaco di sestri levante, Simone Solinas, ha evidenziato il valore simbolico della targa, non solo come omaggio a un personaggio illustre ma come ricordo di tutti i migranti che hanno affrontato difficoltà lontano dalle proprie terre. Fortunati rappresenta un esempio di migrazione con un esito positivo, partito insieme a figure come lo scrittore Edmondo De Amicis e giunto a diventare protagonista nella sua nuova patria.
La collaborazione tra enti pubblici e realtà culturali come Mei e Italea Liguria mostra come si possano unire risorse e intenti per custodire la storia dell’emigrazione. La scelta di portare questa memoria nelle strade e negli spazi accessibili permette di diffondere conoscenza in modo capillare, con uno sguardo rivolto al passato e alla sua presenza nel presente.