Sanofi e il settore farmaceutico in Italia: impatto economico e sfide future

Sanofi e il settore farmaceutico in Italia: impatto economico e sfide future

Sanofi, leader nelle scienze della vita in Europa, contribuisce significativamente all’economia italiana ed europea, affrontando sfide e promuovendo investimenti strategici per il futuro della salute pubblica.
Sanofi E Il Settore Farmaceuti Sanofi E Il Settore Farmaceuti
Sanofi e il settore farmaceutico in Italia: impatto economico e sfide future - Gaeta.it

Sanofi si distingue come leader nel settore delle scienze della vita in Europa, con una presenza consolidata in Italia che si caratterizza per tre stabilimenti strategicamente posizionati. Questi impianti non solo contribuiscono al successo dell’azienda, ma svolgono anche un ruolo significativo nell’economia nazionale. Nel recente convegno ‘Il valore del settore farmaceutico nel sistema Paese’, svoltosi a Roma, il presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia e Malta, Marcello Cattani, ha evidenziato l’importanza della compagnia e ha condiviso le sfide che il settore affronta, sottolineando gli investimenti necessari per il futuro della salute pubblica.

Sanofi: un contributo strategico all’economia europea

Durante l’incontro, è emerso in modo evidente il contributo di Sanofi all’economia europea. Secondo i dati forniti dal WifOR Institute, l’azienda ha generato un impatto economico che supera i 29 miliardi di euro, includendo effetti diretti, indiretti e indotti sul PIL europeo. Questa cifra posiziona Sanofi tra i principali attori del settore farmaceutico, con un’intensità di ricerca e sviluppo quasi quattro volte superiore all’obiettivo di investimento fissato dall’Unione Europea. Questo conferma il ruolo cruciale dell’azienda nel promuovere l’innovazione e la competitività nel mercato farmaceutico.

Per quanto riguarda l’Italia, il contributo di Sanofi al PIL nazionale è stato segnalato come pari a quasi 1,4 miliardi di euro nel 2023. Questo risultato comprende sempre gli effetti diretti, indiretti e indotti. Inoltre, il 3% del contributo diretto al PIL italiano proviene dagli investimenti in Ricerca e Sviluppo realizzati da Sanofi nel Paese. Cattani ha ribadito come questi numeri non siano solo statistiche, ma riflettano il reale impegno dell’azienda a investire nella salute e nel benessere dei cittadini.

Le prospettive futuristiche nel settore farmaceutico

Marcello Cattani ha avvertito che il contesto attuale presenta sfide significative, in particolare in relazione alla crescente tendenza al protezionismo in vari settori, specialmente dopo l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Con l’indirizzo di un’amministrazione americana più focalizzata sulla difesa dei settori strategici, ha sottolineato che l’Europa deve prendere coscienza della necessità di proteggere le proprie industrie, in particolare quelle delle scienze della vita, che rappresentano il 12% del PIL europeo.

La riflessione di Cattani si estende sull’importanza di cambiare strategia. A suo avviso, l’Europa sta affrontando difficoltà in vari ambiti, tra cui l’attrattiva per investimenti diretti, dove l’Italia sembra posizionarsi svantaggiata rispetto a competitori come Spagna, Francia e Germania. In questo quadro, il rischio è quello di rimanere indietro rispetto ad altri distretti globali, come gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita e Singapore, che offrono un ambiente favorevole agli investitori.

Riforme necessarie per rimanere competitivi

Affrontando le questioni relative alla crescita e agli investimenti, Cattani ha evidenziato che la salute e l’industria farmaceutica rappresentano investimenti cruciali per il futuro. La necessità di allocare risorse in modo proporzionato rispetto ai settori trainanti è essenziale. Secondo lui, è fondamentale mettere da parte ideologie e concentrarsi sugli interessi nazionali. Cattani ha esortato a difendere la proprietà intellettuale a livello europeo e a rimuovere la burocrazia che popolano il settore.

Un tema caldo è anche quello della regolamentazione, poiché un nuovo regolamento europeo potrebbe rappresentare un ostacolo ulteriore anziché una semplificazione dei processi. Collaborando con l’Agenzia Italiana del Farmaco , Sanofi spera di affrontare le difficoltà e di rendere la transizione meno complicata. Tuttavia, sfide come la tracciabilità dei farmaci continuano a sorgere. Cattani ha menzionato un possibile sistema di doppia bollinatura per i farmaci in Italia, comparandolo alla regolamentazione dei liquori, una proposta che ha destato preoccupazioni etiche e operative.

Il futuro dell’industria farmaceutica in Italia e in Europa appare complesso, con molteplici sfide da affrontare, ma con il potenziale di trasformarsi in un’opportunità di crescita e innovazione se si adotterà un approccio strategico e proattivo.

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