Sampdoria, primi allenamenti in c segnati da tensioni con i tifosi fuori dal centro sportivo di Bogliasco

Sampdoria, primi allenamenti in c segnati da tensioni con i tifosi fuori dal centro sportivo di Bogliasco

La Sampdoria riprende gli allenamenti a Bogliasco tra contestazioni e minacce di tifosi arrabbiati, con interventi delle forze dell’ordine per garantire sicurezza dopo la retrocessione in serie C.
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La Sampdoria ha ripreso gli allenamenti a Bogliasco tra forti contestazioni e minacce di tifosi arrabbiati dopo la retrocessione in Serie C, con interventi delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza. - Gaeta.it

La Sampdoria ha ripreso gli allenamenti nel pomeriggio a Bogliasco dopo la retrocessione in serie C. La seduta si è svolta in un clima teso, segnato dalla presenza di un gruppo di tifosi arrabbiati che hanno contestato pesantemente la squadra. Le forze dell’ordine sono intervenute con un dispositivo significativo per proteggere giocatori e staff.

Contestazioni dei tifosi fuori dal centro sportivo di bogliasco

Nel pomeriggio a Bogliasco la squadra della Sampdoria si è radunata per la prima seduta di allenamento dopo la retrocessione in serie C. Il centro sportivo è stato raggiunto da un gruppo di tifosi che hanno rivolto insulti ai giocatori e allo staff. Le parole degli ultras hanno incluso anche minacce rivolte direttamente ai calciatori, rendendo difficile la ripresa dell’attività sportiva.

Per assicurare la sicurezza, le forze dell’ordine hanno schierato un ingente numero di agenti sia all’interno che all’esterno del centro. Le camionette e mezzi blindati hanno fatto da barriera tra i tifosi e la squadra, permettendo l’allenamento sotto una certa pressione ma senza interruzioni. La tensione si è mantenuta alta per tutta la durata dell’allenamento, con i cori forti e insistenti contro la società e i calciatori.

Blitz notturno degli ultras nel quartiere di albaro

La notte precedente l’allenamento, un gruppo di tifosi blucerchiati ha effettuato un’azione dimostrativa nel quartiere residenziale di Albaro, dove abitano o hanno vissuto alcuni personaggi legati alla squadra. Un gruppo di ultras con il volto coperto ha acceso numerosi fumogeni davanti alle abitazioni di Massimo Coda e Matteo Ricci, due giocatori della squadra. L’azione ha provocato disagio ai residenti e ha causato anche danni materiali, non esclusa una vettura danneggiata.

Questa iniziativa evidenzia un clima di forte malumore e contestazione, che ha portato i tifosi a manifestare la loro insoddisfazione non solo negli spazi pubblici ma anche in zone private legate al mondo della Sampdoria. L’episodio ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine che hanno aumentato i controlli in città per evitare nuovi scontri o azioni simili.

Minacce e tensioni anche verso ex dirigenti e ultras sorvegliati a marassi

A completare la scia di contestazioni, la mattina seguente un grosso striscione carico di insulti è comparso davanti all’abitazione di Edoardo Garrone, ex presidente della Sampdoria. Anche lui è finito nel mirino dei tifosi delusi e arrabbiati per la situazione del club e la retrocessione.

Nel quartiere di Marassi la polizia ha identificato nove ultras dopo una segnalazione anonima che indicava la presenza di spranghe e bastoni, potenziali strumenti per aggressioni. Quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, le mazze erano poco distanti dal gruppo, ma i tifosi non hanno subito denunce in assenza di reati formali. La presenza di questo tipo di materiale alimenta però l’allarme sulle possibili conseguenze di una situazione già tesa.

Le autorità mantengono alta la vigilanza sulle mosse degli ultras, consapevoli della delicatezza del momento per la Sampdoria. Gli episodi recenti indicano una crescente frustrazione che scuote non solo la squadra ma tutta la città.

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