Matteo Salvini, vicepresidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso critiche nei confronti della Commissione europea in merito all’intervento sul golden power per l’operazione su Banco BPM. Ha sottolineato l’esigenza che l’Ue indirizzi le sue risorse su questioni di maggiore rilievo, come i rapporti bilaterali con gli Stati Uniti, anziché soffermarsi su temi interni italiani come balneari, spiagge, motorini, auto elettriche e banche.
La posizione di salvini sul golden power per banco bpm
Salvini ha commentato la presa di posizione della Commissione europea riguardo l’attivazione del golden power per l’operazione su Banco BPM. Ha ricordato che la questione è affidata al ministro Giorgetti, che finora ha gestito la questione con competenza, senza creare problemi al sistema bancario italiano. Per il ministro delle Infrastrutture, il sistema bancario e creditizio rappresenta un asset strategico fondamentale per l’Italia. Per questo motivo Salvini ha ribadito che norma e regolamenta l’Italia stessa la materia bancaria a proprio giudizio. Ha inoltre fatto presente che la Commissione Europea non dovrebbe interferire in questo campo, che spetta esclusivamente alla sovranità nazionale.
Priorità europee, tra questioni interne e rapporti internazionali
Nel suo discorso Salvini ha indicato un cambio di priorità per la Commissione europea. Ritiene che Bruxelles dovrebbe abbandonare un approccio eccessivamente pignolo sulle scelte di politica economica e regolamentare italiane, per concentrarsi su temi internazionali di maggior peso. Ha come esempio prioritario menzionato la gestione delle relazioni con gli Stati Uniti, un argomento che richiede a suo giudizio più attenzione da parte dell’Unione Europea. Il riferimento è al quadro geopolitico ed economico che nel 2025 resta complesso e dove le alleanze strategiche hanno effetti rilevanti per i Paesi membri.
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Le tensioni tra ue e governi nazionali sui provvedimenti economici
Le parole di Salvini si inseriscono in un contesto più ampio dove spesso le istituzioni europee e i governi nazionali si trovano in disaccordo su alcune misure economiche e regolamentari. In particolare, la competenza sulle norme che riguardano settori sensibili come le banche è tema di costante confronto. In questo caso specifico, l’operazione su Banco BPM e la conseguente attivazione del golden power mostrano come l’Italia intenda preservare il proprio controllo su un asset decisivo. La Commissione Europea osserva ed eventualmente interviene per garantire l’adeguatezza delle misure in un’ottica comunitaria, ma il governo italiano mantiene posizioni nette sulla necessità di autonomia.
Un dibattito acceso tra sovranità nazionale e controllo comunitario
Le dichiarazioni di Salvini contribuiscono quindi ad accendere il dibattito sul rapporto tra sovranità nazionale e controllo comunitario. Temi che non si limitano al caso bancario bensì investono anche questioni ambientali e di mobilità, tanto citate nello stesso discorso. Lo stato attuale delle tensioni richiede un dialogo più puntuale tra Bruxelles e Roma per evitare un’escalation di interventi giudicati eccessivi da parte italiana.