Salerno, dal 27 al 29 maggio l’undicesima edizione del salernoir festival dedicata al true crime e ai giornalisti

Salerno, dal 27 al 29 maggio l’undicesima edizione del salernoir festival dedicata al true crime e ai giornalisti

Il SalernoNoir Festival undicesima edizione si svolge dal 27 al 29 maggio a Salerno, tra chiesa dei Morticelli e teatro Genovesi, con incontri su narrativa noir, cronaca nera e premi a Massimo Lugli.
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Il Salernoir Festival, giunto all’undicesima edizione, si svolge a Salerno dal 27 al 29 maggio, unendo letteratura noir e cronaca nera attraverso incontri con autori, giornalisti e magistrati in suggestive location storiche. - Gaeta.it

Il salernoir festival torna a Salerno con la sua undicesima edizione, proponendo un programma che intreccia il mondo del noir con la cronaca nera. L’evento si svolgerà dal 27 al 29 maggio tra la chiesa dei Morticelli e il teatro Genovesi, approfondendo il rapporto fra narrativa e fatti reali grazie a incontri con scrittori, giornalisti e magistrati. Al centro del festival, ospitato dall’associazione Porto delle Nebbie, ci saranno autori di rilievo e un riconoscimento speciale a un esponente del noir italiano.

La cornice e l’organizzazione del salernoir festival

Il festival si articola in diverse location storiche nel centro di Salerno, come la chiesa dei Morticelli di largo Plebiscito e il teatro Genovesi in via Sichelgaita. L’evento è organizzato dall’associazione Porto delle Nebbie, una realtà culturale che si occupa di letteratura noir, presieduta dalla professoressa Pina Masturzo. A dirigere il festival è la giornalista e scrittrice Piera Carlomagno, che nella brochure ufficiale ha sottolineato l’intento di celebrare non solo la fantasia degli autori, ma anche la realtà giornalistica legata alla cronaca nera. La sua definizione della manifestazione richiama l’immagine della “vita breve ma intensa” racchiusa nelle pagine di un reportage o di un racconto noir, come quella di una vittima di delitto evocata dentro un romanzo.

La scelta di spazi storici e di particolare atmosfera contribuisce a creare un clima adatto al genere noir, con la chiesa dei Morticelli che evoca mondi sotterranei e ombre, mentre il teatro Genovesi rappresenta il luogo delle narrazioni live. L’evento ha una durata di tre giorni e offre un mix di incontri letterari, aperitivi con degustazioni e momenti di confronto. Il festival vuole anche valorizzare il legame fra le città italiane, il giornalismo d’inchiesta e la letteratura di genere, creando un dialogo fra i diversi protagonisti.

Ospiti d’onore e premiati: i protagonisti del festival

Il tema conduttore di questa edizione è “l’ospite d’onore”, scelto per celebrare alcuni dei più rilevanti scrittori italiani di genere noir e true crime. In ogni serata i riflettori si accenderanno su un autore diverso: Fabiano Massimi presenterà il suo libro “Le furie di Venezia” , Gabriella Genisi proporrà “Una questione di soldi” , mentre Massimo Lugli sarà protagonista con “La banda dell’Arancia Meccanica” .

Massimo Lugli, inoltre, riceverà il Premio Attilio Veraldi alla Carriera, un riconoscimento che porta il nome di uno degli autori più noti nel panorama del noir italiano. Questo premio sottolinea l’importanza della sua opera e la sua influenza nel genere. Gli ospiti non solo presenteranno i propri lavori, ma parteciperanno a confronti e dibattiti con il pubblico, offrendo un’occasione per comprendere come si costruisce una trama noir o true crime e come la realtà si intrecci con la finzione narrativa.

Questi appuntamenti sono sviluppati in modo da arricchire la conoscenza sia del pubblico appassionato di letteratura sia degli operatori culturali e giornalisti, favorendo una riflessione sulle motivazioni e tecniche dietro le storie di cronaca nera e delitti. La presenza di tre autori così diversi per stile e percorso contribuisce a mostrare la varietà di approcci possibili all’interno del genere.

Il legame tra cronaca, giornalismo e narrativa nella programmazione

Il salernoir 11 è dedicato a mettere in luce il rapporto tra i racconti di cronaca e le opere di narrativa che da essi prendono forma. In particolare, il festival si concentra sui giornalisti originari di Salerno che hanno fatto carriera in altre redazioni italiane, sottolineando l’importanza della loro esperienza nelle storie che raccontano. Prima di ogni presentazione, è previsto un talk con la partecipazione di magistrati e accademici, che interverranno per approfondire aspetti giuridici, sociali e culturali legati al true crime e alla cronaca nera.

Questi incontri rappresentano un momento cruciale per comprendere non solo come la cronaca nera venga riportata sui media, ma anche come venga tradotta o reinterpretata nella letteratura. Vengono analizzati i confini tra fatti, finzione e report, mostrando le sfide e le responsabilità di chi racconta storie di crimini reali. L’attenzione è rivolta anche agli aspetti etici degli approfondimenti giornalistici, così come ai modi con cui questi alimentano il fascino del genere noir.

Alla programmazione serale si aggiungono momenti dedicati alla socialità, con aperitivi e distribuzione di alcuni libri in omaggio. In questo modo il festival crea un ambiente aperto dove gli spettatori possono incontrare gli autori, scambiare opinioni e scoprire nuove letture in un contesto informale ma ben strutturato. Il SalerNoir si conferma quindi non solo un evento culturale, ma anche un’occasione di confronto su temi importanti come la verità, la memoria e il racconto.

Il festival tra antico e moderno

L’XI edizione suggella la volontà di raccontare storie complesse attraverso vari mezzi espressivi. Nel cuore della città, tra antico e moderno, si intrecciano vite, racconti e cronache rispettando il dramma umano che ogni caso di cronaca nera porta con sé.

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